• Cap 7 - «HI,LITTLE PRINCESS!» •

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Jason's Pov

"Mi dispiace così tanto per tua nonna, Athena" dico nella mia mente.

Mentre la stringo in un abbraccio consolatorio da amico, sempre che lei mi consideri così, sento il suo piccolo cuore dalle mille emozioni rallentare e ricominciare a tamburellare normalmente.

La vedo togliere una mano da sopra la sua gamba, in modo tale da asciugarsi il viso da quelle poche lacrime che ancora scendono imperterrite.

Rimango imbambolato ad osservare i suoi movimenti delicati ancora per qualche minuto, quando il "drin" del campanello della porta della camera che condivido con Athena mi fa uscire dal mio stato di trans repentinamente.

Mi alzo dal materasso e mi avvio a piedi scalzi verso la porta. Sorrido alla mia compagna e, subito dopo, metto la mano sulla maniglia e apro la porta.

"Ma chi è questo?" penso tra me e me.

"Jason, chi è che ha suonato?" mi dice Athena, che ora si trova ferma ai piedi del letto. 

"Aspetta un secondo" alzo la voce per farmi sentire bene.

Torno a posare i miei occhi sul ragazzo che ho di fronte, che a sua insaputa mi fa sentire, come dire, superiore. Infatti, rispetto a me è basso approssimativamente sette centimetri, e ciò mi fa sentire più imponente.

"Ehm, scusami, hai sbagliato stanza?" chiedo senza capire la presenza di costui qui.

"Se questa è la stanza 365, allora no, non ho sbagliato" fa un sorriso ironico.

"Beh, sicuro?" chiude gli occhi in due fessure, facendo una faccia dubbiosa.

Mi avvicino al volto di questo estraneo quanto basta per studiarlo ancora più a fondo. Così facendo, noto un'altra caratteristica di questo tizio che non fa che inorgoglirmi di più: ha gli occhi marroni, mentre i miei, modestamente, sono azzurri. Chi è che si metterebbe con un tizio del genere?

"Sì, sono sicuro al cento per cento" fa una piccola smorfia, seguita da un cenno di assenso.

Come mi sarei aspettato, una mano tocca le mie spalle: è Athena. Mentre mi sorride, mette l'altra mano sulla porta, per aprirla ancora di più e capire con chi io stia conversando da più di dieci minuti.

Vedo Athena spostare i suoi occhi da me al ragazzo lì davanti a noi. All'inizio ho pensato che lei gli avrebbe fatto un interrogatorio, così come io ho appena finito di fare, ma i miei pensieri di punto in bianco si rivelano errati.

Ad un certo punto, i miei occhi e la mia bocca rimangono in uno stato di paralisi di fronte allo scatto improvviso di Athena: lei aspetta qualche secondo, probabilmente per pensare a cosa fare, poi sorride all'estraneo e corre verso di lui. Lo abbraccia, mettendogli le mani attorno alla vita, mentre le braccia di lui la stringono dolcemente.

"Hi, little princess!" le dice, mentre la coccola per quei pochi minuti, paragonabili ad un tempo infinito.

Disgustato da questa scena troppo smielata, mi schiarisco la voce e li guardo. I due si separano dall'abbraccio e tutti e tre, a mio malincuore, torniamo nuovamente dentro.

Athena's Pov

Ci sediamo sul letto rispettivamente lui, io e Jason. Guardo prima alla mia destra, poi alla mia sinistra e avverto un po' di tensione tra i ragazzi, così mi affretto a proferire qualcosa.

"Facciamo bene le presentazioni" guardo verso Jason e con la mano indico l'altro ragazzo al mio fianco "Lui è il mio carissimo amico Ryan"

"Piacere di conoscerti, Ryan" dice Jason quasi a denti stretti, come se quella frase gli avesse provocato il mal di stomaco.

TOUCH ME AS YOU CAN DODove le storie prendono vita. Scoprilo ora