• Cap 16 - THE HEART'S TOMB •

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Athena's Pov

"Ma che ti è preso, Athena? Ti ha dato di volta il cervello?"

Con questo primo interrogativo il mio maledetto inconscio, sempre con un pessimo tempismo, mi dà di nuovo il buongiorno.

Non riesco a definire come mi sento adesso. Tra le braccia di Aiden mi sento bene, pervasa da un calore che va ben oltre il semplice istinto passionale del momento. È come se fossi nel posto giusto al momento giusto ma per qualche strano motivo il mio subconscio non vuole accettare questa condizione.

Cercando di non svegliare Aiden, con una mano gli sfioro ancora una volta i capelli, il viso spigoloso, le labbra, lasciandovi un altro dolce bacio. È come se lui fosse il mio magnete. Mormorando nel sonno, delicatamente mi avvolge la vita con un braccio avvicinandomi a sé.

"Che elettricità..."

Una scossa, un brivido mi attraversa il corpo dal capo alla punta dei piedi.

"Dovremmo tornare alla luce del sole..."

"Fammi almeno godere del tuo sapore per un altro giro di lancette..."

Le sue labbra scorrono di nuovo lungo il mio corpo fino ai seni, che afferra con forza e passione, trascinandomi su di sé. La mia mente, di nuovo in tilt, si perde sotto il suo tocco e le sue spinte decise e profonde. I nostri corpi bruciano e risuonano ansimanti nel silenzio della stanza.

D'improvviso lo squillo appena udibile di una chiamata proveniente dal mio cellulare risuona nell'atmosfera rompendo la bolla magica in cui la mia mente si è persa nelle ultime ore. Allungo una mano per spegnere la suoneria, quando in men che non si dica riprende a squillare.

"Aiden..."

Non riuscendo a tollerare l'insistenza di quell'aggeggio elettronico che si illumina e vibra, mi distendo al suo fianco. Visualizzate le notifiche, d'improvviso il mio sguardo si immobilizza sulla data e sull'orario; mi è proprio passato di mente che oggi sia quel giorno.

"Oddio, Matt..."

"Athena, va tutto bene? Sei impallidita di botto"

Mi accarezza la guancia con il dorso della mano. Potrei apprezzare ancora di più quel gesto se solo non avessi la mente da un'altra parte. Lo guardo con gli occhi di chi vorrebbe continuare a godere della sua energia e del suo calore corporeo ma non può trattenersi oltre.

"Devo andare, perdonami"

"Athena, sei sicura che sia tutto apposto?"

Aspetto qualche istante di più nel rispondergli, ma in compenso gli lascio un ultimo bacio a stampo sulle labbra.

"Torno presto, te lo prometto"

Salgo in fretta e furia le scale, prendo le chiavi di casa e dell'auto. Non riesco ancora a comprendere per quale astruso motivo io avverta tutta questa empatia con Aiden. È qualcosa di veramente trascendentale, quasi come se lo conoscessi da una vita a tal punto da fidarmi ciecamente di ogni sua mossa o parola. Al contrario, se rifletto razionalmente, fino a poco tempo fa è stato un volto sconosciuto per me e credo a dirla tutta di non averlo mai intravisto aggirarsi per le strade della città.

"Dannazione, Athena, come puoi avere questo genere di dubbi? Come puoi perdere la testa per qualcun altro dopo tanti anni che conosci Matt?" ripeto a me stessa, sbattendo le mani sullo sterzo con aria sconfortata e disperata.

Arrivata di fronte all'ingresso dell'Highgate di Londra, il famoso cimitero maledetto, parcheggio nel primo posto libero utile, chiudo l'auto e corro da Matt nell'unico posto dove Matt si possa mai trovare.

TOUCH ME AS YOU CAN DODove le storie prendono vita. Scoprilo ora