• Cap 14 - MORENO'S ESSENCE •

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Andres' Pov

Fino ad ora nessuno ha mai messo piede in casa Moreno. Adesso non avrei immaginato che un giorno avrei mai avuto modo di varcare la soglia assieme a una donna. È passato così tanto tempo da quando un'anima così pura ha fatto vibrare le corde del mio cuore. E, come se non bastasse, la donna in questione è Athena...

Mentre lei riposa sul divano in legno di ciliegio del salotto sotto una calda coperta, mista lana e cotone, e tra fumi di aloe vera e areca palmata, essenze naturali utili a regalare sonni tranquilli.

"Mi mancavi, Elyssa".

Io mi trovo al lato opposto della stanza, di fronte a una cassettiera color mogano. Tengo una mano nella tasca dei pantaloni e con l'altra reggo una cornice con motivi ornamentali floreali.

"Ancora a pensare al passato, fratello?"

"Aiden". La mia voce viene fuori in un tono serio.

Mi giro verso di lui, riponendo la cornice di nuovo al suo posto, capovolta per evitare problemi eventuali. Osservo Aiden, prima appoggiato con una spalla allo stipite della porta, camminare verso Athena. Si piega sulle gambe, allungando una mano verso di lei, per spostare dal suo occhio destro la ciocca di capelli che ne oscura la bellezza.

"Sembra così tanto lei..."

Aiden le stringe delicatamente la mano, chiudendo gli occhi per qualche istante.

Appoggio una mano sulla spalla di mio fratello e in men che non si dica mi connetto ai suoi pensieri, o meglio ai suoi ricordi.

È una nevosa giornata d'autunno di fine 1200. Io e mio fratello Aiden ci sfidiamo in un campo di alte spighe a duello con spade corte.

Non molto lontano da lì, dietro una rupe, una bellissima fanciulla dalle goti sempre rosse, con lunghi capelli biondi e ondulati fa un bagno nel fiume.

Le sue forme ogni tanto vengono a galla, mentre la sua pelle rosa pallido si imperla di gocce d'acqua e i suoi occhi azzurri punteggiati d'oro rubano l'anima di qualsiasi uomo.

Osservarla è una delle cose che più dona serenità e senso di reciproca protezione e ammirazione a tutti e tre e, inoltre, alimenta nel nostro animo la fiducia in un futuro radioso per la nostra famiglia.

Allontano la mano da mio fratello e mi avvicino al tavolino alle spalle. Verso in due bicchieri di cristallo un po' di whisky allungato con lemon soda. Aiden subito mi raggiunge. Benché solitamente lui abbia un carattere più rude, da sempre Elyssa ha saputo tirar fuori il buono che risiede, nascosto, in lui. Così, ci scambiamo sguardi che valgono più si mille parole, mentre sorseggiamo quel drink con la fiducia e la speranza di secoli or sono.

"Non possiamo rovinare la sua vita così. L'abbiamo persa da tempi umanamente inimmaginabili..." Picchiettando con un dito sulla superficie esterna del bicchiere, giro attorno alla scrivania e osservo il panorama esterno dalla mia finestra.

"Lei ci appartiene, fratello. Non lascerò che dei sudicio sconosciuti umani ce la portiamo via". Le sopracciglia di Aiden si corrucciano, prima di arcuarsi in un'espressione di rimorso, come se d'improvviso lo avesse investito un treno. "Non posso permetterlo. Non dopo che...". Indietreggiare di qualche passo, sbattendo lievemente sulla libreria alle sue spalle.

Mio fratello fa per uscire da quel salotto; non ha mai accettato certi eventi del nostro passato. Forse preferisce andare a controllare che l'accompagnatore di Athena non si sia ancora risvegliato, pur di non respirare più quell'aria.

TOUCH ME AS YOU CAN DODove le storie prendono vita. Scoprilo ora