Lily Black ha 16 anni, e fa parte del branco dei Lockwood è la figlia bastarda del Alpha , nonché sorellastra del futuro erede.Essendo nata per un errore ,Lily viene strappata dalle braccia materne, per essere portata al suo branco , così sin da b...
Correvo per dimenticare le troppe cose brutte e i troppi pensieri , che mi facevano provare delle fitte al cuore, che continuavano a tormentarmi, e io non li sopportavo più.
Correvo per scappare dalla verità, che come queste lacrime sul mio viso , irrompono nonostante io cerchi di ricacciarle indietro.
Correvo per andarmene , da quella che ho sempre considerato casa mia , ma che che in realtà non lo è mai stata . Perché io sono solo e soltanto la figlia bastarda dell' Alpha.
Mentre correvo nel bosco ,ripensavo a tutta la mia vita e a come tante volte mi abbiano detto che sono solo una nullità ,un errore,che non dovevo nascere,che alla fine gli avevo pure creduto.
Come era mio solito fare quando ero triste mi rintanavo nel mio luogo preferito ...nella mia fantasia,Gia perché lì mi sentivo qualcuno ,mi sentivo indispensabile. A volte viaggiavo con la mente, e pensavo come sono fatte le grandi città.
Mi risveglio da questi pensieri andando ad una cascata lì vicino ,e un posto tranquillo e riservato proprio come piace a me.vado lì vicino per vedere il riflesso della mia lupa ,e posso dire con orgoglio che sono una bella lupa bianca con occhi gialli.La lunga corsa mi aveva messo molta sete ,così una volta dissetata mi andai ad accucciare lì vicino ,godendomi la mia tranquillità.
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Mi piaceva la natura ,almeno lei mi permetteva di essere me stessa senza criticare per la mia nascita.Stavo fuori sino a tardi apposta per staccare dall'inferno ,che sapevo dopo mi attendeva.
Notando la bella giornata ,decisi di fare un bel bagno per calmare i miei pensieri , con ancore le parole di mio fratello Adam che mi risunavano nella testa colpevolizzandomi della mia nascita,dicendomi che era stata una maledizione per tutti quanti.Feci un profondo respiro e saltai, lasciando andare tutti i miei problemi con quel salto.
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L'acqua era fresca e limpida ,ora come i miei pensieri,però tutta la magia venne interrotta da lo spezzarsi dei rami ,così mi nascono velocemente dietro la cascata. Vedendo arrivare dei grandi e grossi lupi tutti bianchi tranne l' Alpha , che ovviamente è il più grande e tutto nero.
Quando tutti presero forma umana , arrosì vistosamente , perché erano oltre che bellissimi erano anche nudi.Erano degli adoni celtici, si vedeva chiaramente che non erano da queste parti , ma che venivano dal Nord.
Ad un certo punto il mio cuore perse un battito, un profumo delizioso di muschio e menta mi invase le narici,era a dir poco virile e scioccante.Quello che doveva esser l' Alpha era il più bello di tutti, regale e autoritario ,era biondo con lunghi capelli e con una leggero accento di barba ben curata.Parlava in una lungua straniera , ma si vedeva chiaramente che stava dando ordine ai suoi uomini di perlustrare la zona ,così una volta andati tutti via. Entrò in acqua facendo quattro bracciate e rilassandosi , ma come proprio mio solito fare nei momenti meno occasionali , starnutiaco.E lui si giro di scatto già pronto all' azione.
Io:"Etchù" Lui:"Ti conviene uscire da lì dietro,inoltre mi sembra scorretto che tu mi veda e io no!Forza vieni fuori." Io:"No"dico con fare un poco bambinesco. Lui:"Ragazzina non farmi venire lì a prenderti,perché dopo te lì do' di santa ragione e me ne sbatto se sei piccola o femmina."disse leggermente irritato e arrogante. Io:"Scordatelo Scimmione"dissi anche io irritata per il suo tono autoritario, ma me ne pentì subito dopo.
Dopo neanche mezzo secondo me lo ritrovai dietro di me ,che cercava di farmi stare ferma , perché mi dimenavo come un pesce fuori d' acqua ,in confronto a lui ero davvero bassa glia arrivavo alla spalla.
Quando i nostri occhi si incontrarono lui emise un ringhio forte che mi reclama come sua *MIA*.Quei occhi azzurri , quasi glaciali si contrastavano con i miei marroni come la terra,ma quel momento venne interrotto dai suoi uomini ,che non vedendolo incominciarono a chiamarlo e a cercarlo.Lui stava per urlargli che era proprio dietro la cascata ,ma di colpo presa dal panico e dalla voglia di assaggiare quelle labbra lo baciai per zittirlo.Prima irrigidendosi, ma poi si sciolse come ghiaccio al sole d' estate.Quando il bel momento finì ,gli feci segno di rimanere zitto e poi gli mimai un mi 'dispiace ' che all'inizio non capì , perché già l' avevo buttato fuori dall'interno della cascata.Si rivolse ali suoi uomini una volta che egli si rivestì lentamente, molto lentamente, come per farli apposta per farmela pagare per il bacio, e una volta finito ero più rossa di prima.Prima che se ne andasse si volto per dare un ultima occhiata alla cascata nella mia direzione.Quello sguardo mi fece provare mille brividi che arrivano dritti nel mio monte di venere.E anche se il suo sguardo era glaciale avrei giurato di vederlo leggermente sorridere.
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