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"Buongiorno, Seokjin-hyung." la voce melodiosa che sento è quella del figlio di quello stronzo stratosferico.
Namjoon
"So che mio padre è stato qui. Lo so, è una persona noiosa e antipatica, oltre che terribilmente offensiva. Riduce l'ego altrui per alzare il proprio, penso che ognuno di noi conosca qualcuno così, no?" aggiunge.
Quella bastarda di... no, non voglio dire il suo nome, fa male.
"Aish, Seokjin, ti sembrerò pazzo perchè non mi puoi rispondere, vero?"
Ma cosa dici... mi fai compagnia!》 Vorrei replicare, mentre lui armeggia con il macchinario dei battiti cardiaci.
"Oh cazzo." impreca. "Sono di nuovo caduto inciampando nei fili, e ho rovesciato tutta la roba nel comodino."
Nella stanza entra qualcun'altro, un suo collega probabilmente.
"Nam-ssi, che succede?" chiede, curioso.
"Hobi, non commentare la situazione. Aiutami e basta, ti prego." risponde ridendo Namjoon, e l'altro ragazzo probabilmente lo aiuta, perchè riceve dei ringraziamenti.
"Hoseok, lui è Seokjin. Indovina un po'? Quello stronzo di mio padre è venuto a tormentarlo, me lo ha detto Park, il ragazzo specializzando in infermieristica che è sotto la mia tutela." dice Namjoon, ironico.
"Povero hyung, tuo padre è una persona veramente cinica." commenta Hoseok, e non posso fare a meno di sperare che quello stronzo non venga più.
"Se ora sei a posto, Nam, io torno dai miei specializzandi in infermieristica, a più tardi."
I due si salutano, ed io e Namjoon rimaniamo soli nella stanza.
La sua presenza è tremendamente rassicurante e trovarmi a pensare queste cose, mi fa pensare al fatto che in passato devo averlo incontrato per forza da qualche parte, magari quando eravamo bambini, o che so io.
Quando si avvicina per finire di sistemare una flebo nel mio braccio sinistro, sento il suo profumo dolce.
Fiori di ciliegio
Un profumo che in questo periodo va tanto, soprattutto tra gli uomini, e che costa pure un rene.
Io non me lo sono mai potuto permettere, ma una delle mie passioni è sempre stata quella di andare con la mia sorellina nei negozi a provare i campioncini di profumo, e questo è il mio preferito.
"Seokjin-hyung, mi domando come sia essere in coma, sai?" dice, posando la sua mano calda sulla mia, gelida.
"Sembri così distante, eppure sei così vicino. Devi essere una bella persona, quando ti sveglierai... possiamo essere amici?"
È la cosa più tenera che mi abbiano mai chiesto, dio mio...
"Lo so, ho 22 anni e sono un universitario, ma non ho molti amici.
Hoseok è come un fratello, Tae è stato adottato ed è mio fratello a tutti gli effetti, mentre Dora e Alaine sono conoscenti..." spiega, nominando persone che non conosco, a parte Hoseok, l'altro stagista medico. "Sai hyung, crescere in una campana di vetro fa fottutamente schifo, con un padre tirchio e stronzo, che ti lascia senza vita sociale". Vorrei dirgli che lo capisco, magari abbracciarlo o semplicemente mettergli una mano sulla spalla, e promettergli che prima o poi tutto si sistemerà.
"Ah, tua sorella mi ha lasciato un quadernino. Ti dispiace se ci guardo?"
Come faccio a risponderti?! Sarà il mio diario, comunque sì, guardaci.
"Mi ha detto di leggertelo, e così farò."
Mi scappa quasi da ridere, ma non mi può sentire.
"E allora cosa chiedi, piccolo impiccione che già mi sta simpatico?"

𝐀𝐰𝐚𝐤𝐞-𝐍𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora