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Fa freddo, fa buio.
Il mio cuore batte così piano che mi fa quasi paura, sono così spaventato.
Sento... sento che è arrivato il momento decisivo.
"Dottore, operazione di emergenza."
avvisa uno dei medici, avvicinandosi al lettino su cui sono sdraiato.
"Codice rosso. Massima cautela." dice una voce di mia conoscenza: il dottor Kim, il padre di Namjoon.
"Signore, lo specializzando Jung Hoseok è arrivato." informa lo stesso medico di prima. Ah, Hoseok... me lo ricordo, è un amico di Namjoon.
"Va bene, operiamo. Mio figlio mi sentirà più tardi."
Una voce di donna lo interrompe. "Dottor Kim, si tratta di un'operazione delicata, davvero. È sicuro?"
Il padre di Namjoon non ci pensa due volte. "O tentiamo, o rischierà il coma vegetativo. Sua madre ha firmato per ogni evenienza alcuni fogli." ribatte.
"D'accordo, allora pronti."
"Partiamo." afferma il primario.
Ho così paura... così paura, e se andasse male? E se io morissi?
"Piccolo, sei spaventato?"
La voce di mio padre.
"Papà, io voglio vivere. Perchè ho provato a togliermi la vita?" una lacrima scende sul mio viso, poi una seconda, una terza.
"Ti è stata data un'altra possibilità, bambino mio. Mio adorato Jin, devi avere tanto coraggio."
Comincio a piangere sempre di più, non riesco a controllare la mia paura.
"Jin, calmati. Se non ti calmi perderai il controllo sulla tua vita. E tu non vuoi questo, non è vero?"
Respiro profondamente.
"Io ci riuscirò... papà, io vorrei vedere di nuovo la mamma e Lyna. E guardare negli occhi l'unica persona che dall'altra parte mi ha tenuto compagnia, Namjoon. Gli ho promesso che sarei diventato suo amico." confesso, asciugandomi le lacrime.
"Ma lui non è qui." aggiungo, mordendomi il labbro per l'agitazione.
"Piccolo mio, se non è in questa stanza ora avrà i suoi motivi, non credi? Lui ha quasi più paura di te, o almeno questo è quello che, da padre, posso cercare di comprendere. L'animo umano è fragile, complicato, è fatto di emozioni: così tante che facciamo quasi fatica a riconoscerle, Seokjin."
Le parole di papà mi rilassano, mentre i medici continuano il loro lavoro.
"Condizioni del paziente?"
"Stabili, dottor Kim."
Passa ancora del tempo, mentre sento i medici commentare la mia situazione.
"Dovrà fare i conti con tante cose una volta che si sveglierà." dice una delle infermiere.
"E mio figlio dovrà fare i conti con me. Sono sicuro che è scappato a gambe levate una volta vista la gravità della situazione." sentenzia il padre di Namjoon, con tono acido. "Dottor Kim, suo figlio non si è sentito bene a livello psicologico, non era sua intenzione mancarle di rispetto, gli porge le sue scuse." lo difende Hoseok, e so che in questo momento sta cercando di rimanere tranquillo.
"Faremo comunque una chiacchierata dopo. Staccate tutto, abbiamo finito. Riportatelo in camera, avvisate la madre." ordina severo il signor Kim.
Fuori dalla sala operatoria c'è il solito viavai, ed io mi chiedo solamente dove sia adesso lui.
Hoseok ha detto che è stato male... Namjoon, torna da me, dimmi che stai bene ora, ti prego.
Devo suonare e cantare Awake solo per te.
È una promessa.

𝐀𝐰𝐚𝐤𝐞-𝐍𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora