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Questa mattina, Namjoon è venuto a trovarmi.
Mi piace quando mette la sua mano sopra la mia e la stringe, perchè in questo momento ho proprio bisogno di un aiuto per uscire da qui.
È il momento di terminare il mio spettacolo qui, la mia chitarra mi sta aspettando. Appena la prendo in mano, la prima corda si stacca dallo strumento, e rimbalza lontano, costringendomi ad alzarmi per recuperarla. Una porta di legno si apre davanti a me, illuminata dal fiore: che sia la mia via d'uscita?
La apro piano, trovandomi davanti ad un burrone.
Non vedo esattamente cosa mi stia aspettando dall'altra parte, ma sono più che sicuro che ci sarà la vita.
"Sei pronto, piccolo?"
Mio padre mi appare davanti.
"Papà, ho molta paura..." prendo la sua mano, non voglio camminare da solo verso l'ignoto. Cadrò?
"Jin, non puoi cadere. Ricordi? Devi sbocciare con impeto, mio piccolo fiorellino." mi accarezza la guancia.
"Il tuo papà ti guarderà sempre. So per certo che dall'altra parte una persona ti sta aspettando, ma ora devi raccogliere tutto il tuo coraggio. Saluta la mamma e tua sorella, e ora vai."
Mi spinge verso il filo, e non posso fare a meno di camminare mettendo un piede davanti all'altro.
Non devo guardare giù: la vita in fondo al filo mi sta aspettando.
Il sorriso di mia madre.
Ho bisogno di sfruttare la seconda possibilità che mi è stata data dal destino.
Mia sorella ha bisogno di vedermi.
Namjoon mi sta aspettando, lo ha confessato lui stesso.
Diventerà davvero mio amico come mi ha promesso in precedenza?
Il fiore nel mio petto brucia, scotta la mia fragile anima in cerca di salvezza.
Un passo, poi un altro.
Il filo trema, e tremo anche io: non posso cadere, non posso lasciare andare tutti i sogni che mi porto dentro. No.
Devo lottare, devo vivere, resistere. Papà è ormai una sagoma lontana, davanti a me c'è il futuro.
"Io ci riuscirò." continuo a ripetere, come se tre parole potessero convincere il mio corpo ad andare avanti, a non mollare, a lottare, a vivere.  Rinascerò una seconda volta, sarò come la fenice, l'animale preferito di mia sorella minore Lyna.
Sento la voce di Namjoon che continua a parlarmi, con la solita dolcezza e delicatezza.
"Allora, Seokjin-hyung, hai intenzione di rispondermi, prima o poi? Sembro uno scemo, sai, a parlare da solo." il suo tono divertito mi fa sentire come una scarica elettrica lungo la colonna vertebrale, e mi ricorda che ho sempre una seconda possibilità.
Sono ormai a più di metà del filo, la luce davanti a me è sempre più vicina, non manca molto.
"Jin-hyung, vorrei vedere di nuovo un tuo piccolo movimento, come quella volta, ricordi? Mio padre non mi credette, ma io sì... io credo a ciò che vedo, Seokjin, dimostramelo, ti prego. Dimostra a mio padre che avevo ragione io, aiutami."
Tendo il braccio verso la luce, sono praticamente arrivato.
"Papà, grazie di tutto!"
Urlo, mettendo piede sulla roccia.
Ecco la luce...
Vedo le tende bianche della stanza d'ospedale dove sono io, muoversi.
Ci sono riuscito.

𝐀𝐰𝐚𝐤𝐞-𝐍𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora