Capitolo 14

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Steve era già in cucina. La serata di ieri era da dimenticare. Tutto il casino con Steve e Vincent. A pensarci mi veniva da piangere. Andai a fare colazione

"Buongiorno"

"Buongiorno Steve"

"Cosa hai?" Steve si alza dalla sedia e viene verso di me

"Niente" dissi mettendomi a piangere, lo abbracciai e mi poggiai sul suo petto piangendo

"Cos'hai?"

"Quando ho troppa pressione piango"

"Per quello che è successo ieri?"

"Si"

Steve mi abbraccia sempre più forte

"Dovrei andare a parlargli a Vincent? Per dargli un ultimatum?"

"Vuoi cacciarlo da casa tua!"

"No. Non voglio che stia da solo, voglio che almeno abbia la nostra compagnia"

"James, so che l'altra sera avete dormito tutti e due insieme a me abbracciati. Quello te lo concedo, ma non voglio se superi quello. Non sono cattivo, perché da quel che vedo a Vincent serve il contatto fisico con qualcuno che lo ami"

Mi stacco da lui e mi dirigo da Vincent

"Vado a parlargli"

Vado nella camera dove dormiva e apro la porta

Lui stava steso sul letto, piangendo contro il cuscino. Non mi guardò neanche quando entrò

Io mi stendo vicino a lui e lo abbraccio, lui con la mano stringe il mio braccio

"Me lo merito" disse Vincent " mi merito tutto questo, dopo essere scomparso e creduto morto"

"Girati. Vincent girati"

Vincent si gira e io gli do un bacio

"Perché continui a baciarmi?" Mi chiese Vincent

"Ti ho amato tanto e se devo dire la verità ancora ti amo, ma ora basta. Ora sto con Steve e con lui sto bene e mi ha aiutato, mi dispiace"

"È finita quindi?"

"Si. Se vuoi possiamo farlo un ultima volta"

"No, basta. Ora stai con Steve, basta sesso con me"

Intanto io mi metto sopra di lui e comincio a spogliarmi e a baciarlo

"Solo un ultima volta" gli dissi "poi noi saremo solo amici"

"Va bene"

Farlo per l'ultima volta con Vincent è stato strano. A pensare che una settimana fa credevo fosse morto

Dopo averlo fatto

"Grazie James, non ti scorderò mai"

"Neanche io mi scorderò mai di te" gli dissi

Ci rivestimmo e uscimmo dalla camera, Steve ci stava aspettando in macchina.

Andiamo in ospedale. L'umore di Vincent era molto giù. Tutti quelli che ieri erano presenti alla festa ci guardavano. Non sapevamo quello che era successo in camera. Sapevano solo che la festa era finita

A pranzo nessuno ha parlato.

Vincent aveva un intervento da primo. Un appendicectomia. Lui l'ha voluto fare lo stesso.

Io ero in galleria, sapevo che non ce l'avrebbe fatta ma lui ha comunque provato. C'è stato un momento in cui il paziente ha avuto un emorragia, lui era rimasto lì fermo a guardare il sangue che usciva

Medical hospital 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora