Restammo tutti fermi, immobili, bloccandoci a qualche metro dalla ragazza e osservandola attentamente, cercando di capire cosa stesse facendo lì.
Ci aveva seguito?Il primo a parlare fu Scott.
«Malia?» chiese cautamente, facendo un passo nella sua direzione.
L'accenno di un sorriso si fece spazio sulle labbra rovinate dal freddo della ragazza, mentre si portava le mani in grembo, iniziando a torturarsele.«È successo qualcosa?» continuò l'Alpha, spaventato; se ci fossero stati altri problemi da risolvere, in quel momento, saremmo impazziti tutti.
La mora scosse la testa per una frazione di secondo, asciugandosi una lacrima sulla guancia rosea.
«Voglio aiutarvi» rispose soltanto, guardandoci, uno alla volta, tutti.«Aiutarci?» fece Derek, portandosi al fianco di Scott.
Malia annuì. «Ho saputo di Stiles.»«Stiles?» sussurrai, incredula, cercando di farmi sentire soltanto da Isaac accanto a me.
Come diavolo faceva a conoscerlo, lei, Stiles?*
Scott, però, mi sentì ugualmente. «Era con lui a Eichen House» disse, senza interrompere il contatto visivo con la coyote; quella, per un attimo, spostò lo sguardo su di me, studiandomi velocemente.
«Come l'hai scoperto?» domandò allora Lara, intromettendosi nella conversazione.
Malia giocherellò un attimo con la zip della sua felpa.
«Le voci corrono, qui» replicò. «L'ho scoperto dopo neanche due settimane, anche se ho cercato di ignorare la faccenda. Ma adesso non ce la faccio più.»Tutti quanti le rivolgemmo uno sguardo interrogatorio, perciò lei continuò: «Ho conosciuto Stiles, so che tipo di persona è... era. So che non se lo merita, tutto questo. E restare con le mani in mano mentre voi rischiate la vita per salvarlo non mi farà di certo passare i sensi di colpa.»
«Tre giorni fa sono andata dallo sceriffo a chiedere informazioni. Mi ha detto che eravate partiti per seguire qualche nuova pista, ma che adesso eravate tornati, finalmente. Mi ha assicurato che sareste stati a casa di Scott, e mi ha dato il suo indirizzo.»
Riprese fiato, fermandosi per un istante. «Mi ci è voluto un po' per decidere se fosse la cosa giusta da fare o no; Stilinski era distrutto, e non sapevo in che condizioni foste voi. Ma stasera ho scelto di venire a cercarvi.»
«Come sapevi che saremmo stati qui?» chiese, ancora una volta, Derek.
Malia si strinse nelle spalle. «Non lo sapevo. Quando sono arrivata davanti a casa di Scott vi ho visto salire nell'auto e andare via di fretta, perciò vi ho seguito.»«Ci hai seguiti?»
«Sembrava importante» tagliò corto, riportando l'attenzione sull'Alpha. L'espressione di sicurezza che aveva sempre dipinta sul viso si sciolse letteralmente sulla sua pelle.
«Voglio soltanto aiutarvi a riportarlo indietro, Scott» proseguì, implorandolo quasi, avvicinandosi appena a lui. Poi abbassò di nuovo la testa, sconsolata. «E ho bisogno che qualcuno aiuti me.»
L'Alpha si fece a sua volta più vicino. «Aiutarti? Per cosa?»
«A controllarmi» ammise. «Non posso permettermi di ferire qualcun altro. Ho già abbastanza morti sulla coscienza.»Nessuno fiatò per una decina di secondi, mentre i cinque ragazzi si guardavano tra di loro, indecisi. Malia, impaziente e agitata, annullò definitivamente la distanza con il gruppo.
Guardò Scott negli occhi.
«Ci tenevo a Stiles» disse, seria. «Perciò, per favore, ti prego, lasciate che venga con voi.»Scott stava per risponderle, sorridendole quasi, quando io lo precedetti.
«No.»
Cinque paia di occhi si puntarono istantaneamente su di me.
«No?» mi fecero in coro Scott e Derek, perplessi. «Lydia, ma che-»«Non mi fido» li bloccai, secca. «Per quanto ne sappiamo potrebbe essere anche lei col Nogitsune. Anzi, potrebbe essere stata proprio lei a prendere tutte le armi prima di noi. Perché sarebbe qui, altrimenti?»
«Ve l'ho detto» replicò l'altra ragazza, scaldandosi. «Vi ho visti venire qui e vi ho seguiti; volevo soltanto parlarvi.»
«E non potevi aspettare che tornassimo a casa? Perché avevi così bisogno di sapere dove stessimo andando?»
«Temevo non sareste ritornati» replicò, ovvia.
Mi girai verso Scott, che mi stava ancora fissando in silenzio, severo e confuso allo stesso tempo.
Scossi impercettibilmente la testa. «Non mi fido, Scott.»«Non ha senso» mi rispose Derek, venendo di fronte a me. Indicò Malia con un gesto della mano. «Conosciamo questa ragazza; siete stati voi stessi a salvarla. E tu vieni a dirmi che non puoi fidarti di lei, che potrebbe tradirci?»
La osservai con la coda dell'occhio, e la vidi stringere i pugni con forza. Alzai la testa, osservando con sicurezza il lupo che col suo metro e ottanta di altezza mi sovrastava. «È stata un coyote per gran parte della sua vita, Derek. Non so che concetto di fedeltà abbia.»
«Sono d'accordo con Lydia» mi assecondò Isaac, ancora al mio fianco. «Non possiamo rischiare di rovinarci da soli così. Perderemmo in partenza.»
Scott lo fulminò con lo sguardo.
«Stiamo già perdendo» bisbigliò con voce rauca, glaciale e con gli occhi vuoti. «Devo ricordarti in che condizioni è Kira, adesso?»
Strinse anche lui le mani a pugno, irrigidendosi. «Peggio di così non potrebbe andare» disse.«Può sempre andare peggio, Scott» gli ricordai, guardandolo negli occhi. Lui sembrò non sentirmi nemmeno.
«Non m'importa» dichiarò, asciutto. «Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto che riusciamo a trovare. E tu dovresti saperlo meglio di chiunque altro.»Poi si rivolse ancora a Malia, squadrandola velocemente. Lei raddrizzò le spalle e lui rilassò le mani.
«Abbiamo molto da raccontarti.»*Nella serie Malia si è unita al branco grazie a Stiles una volta sconfitto il Nogitsune. Essendo lui morto lei è rimasta per conto suo e, per lo stesso motivo, soltanto Scott sa del tempo che hanno passato insieme a Eichen House.
Spazio autrice
Primo nuovo capitolo di Bloodshed!
Come avevo anticipato nell'avviso su Haunted, Malia è stata eliminata dal primo libro per poterla introdurre meglio nel secondo, dato che così ha molto più senso confrontando il tutto con la serie TV.
È abbastanza corto come capitolo, ma penso che non sia male. Spero piaccia anche a voi!
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Bloodshed | Teen Wolf - Stydia
Fanfiction- Haunted Trilogy, Second - ❝Hell is empty and all the devils are here.❞ Prima le voci calarono pian piano d'intensità, fino a ridursi ad un flebile sussurro; le lacrime smisero di scorrere sulle mie guance. Dopo i brividi scomparvero; le mie mani n...