11. How to tell friend from foe

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Mi svegliai di soprassalto, con il nome di Stiles ancora incastrato fra la lingua e le labbra e il cuore a mille; la testa piena di pensieri, il fiato corto e la vista appannata.

Se era solo frutto della mia stessa immaginazione, come poteva farmi questo effetto?

«Lydia?» mi chiamò Malia, alla guida accanto a me, una punta di preoccupazione nella sua voce. «Stai bene?»

Non la guardai neanche, continuando a tenere lo sguardo puntato sulla macchina nera di fronte a noi.

«Sì.»

Mi guardò di sottecchi, facendo una smorfia.
«Non sembra.»

Stavo respirando affannosamente e sentivo di avere la fronte e il collo sudati, ma ciò non le dava comunque il diritto di impicciarsi, pensai. Lei non era nessuno, per me.

«Sto bene.»

«Da quel che ho sentito stai raramente bene, tu.»

«E chi te l'ha detto?»

Scrollò le spalle, facendo una curva a destra, imitando l'auto di Derek ancora davanti a noi.
«Scott.»

Restai in silenzio, lanciando un'occhiata allo specchietto retrovisore per osservare Isaac, sui sedili posteriori, cercando uno sguardo amico. Ma lui era addormentato, e così anche l'unico supporto che avevo nella mia lotta contro quella nuova ragazza di cui — pensavo — non mi sarei mai fidata era momentaneamente perso. Sbuffai, alzando gli occhi al cielo e appoggiando la testa contro il sedile.

Era stata un'idea proprio di Scott, quella di far andare me e il riccio in macchina con Malia.
Per le prime tre ore di viaggio si era lamentato del comportamento che avevamo avuto con lei da quando si era unita a noi; e noi avevamo soltanto risposto che la decisione di fidarsi della coyote l'aveva presa lui, non noi, e quindi non ci riguardava.

Sia l'Alpha che Kira avevano quindi sospirato un milione di volte, cercando con i loro soliti modi pacati di farci cambiare, almeno parzialmente, idea. Ma noi, testardi com'eravamo, non gli avevamo dato quella soddisfazione.

Dopo aver guidato, senza meta, per qualche ora, quindi, Scott si era fermato e aveva dichiarato di essere stanco, e la macchina nera al nostro seguito aveva fatto lo stesso. Sia io che l'altro lupo ci eravamo offerti immediatamente di prendere il suo posto, ma lui aveva risposto che no, voleva andare da Derek perché non sopportava più il nostro pessimismo. Quindi era uscito dall'auto grigia e l'avevamo guardato allontanarsi con Kira, soltanto per vedere Malia arrivare da noi neanche un minuto dopo.

«Sono con voi, adesso» aveva detto tranquillamente, venendoci incontro, mentre noi la fissavamo in silenzio, appoggiati alla fiancata della macchina. «E guido io.»

«Sei capace?» chiese il biondo, incrociando le braccia al petto.

«Sì» rispose, aprendo lo sportello. «Salite e basta.»

Io e Isaac avevamo talmente poca voglia di parlarle che non le avevamo detto più nulla; ci eravamo limitati a rivolgerci un'occhiata seccata e ci eravamo seduti di nuovo, addormentandoci poco dopo.

E adesso eccoci qui.
E se Scott pensava che obbligandoci a stare soli con Malia per qualche ora avremmo iniziato a fidarci ciecamente di lei, si sbagliava di grosso.

Bloodshed | Teen Wolf - Stydia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora