Quella mattina, non appena aprii gli occhi, capii che sarebbe stato il giorno perfetto - o quasi. Era il 24 Dicembre che portava con sé due eventi importanti: la Vigilia di Natale e il compleanno di Rosa.
Ero più emozionata di quando toccava a me compiere gli anni, forse, proprio perché sapevo quanto importante fosse per lei.
La sera prima l'avevo trascorsa con tutti gli altri. C'eravamo divertiti, soprattutto durante i battibecchi infantili tra Rosa e Greta o le litigate tra Finn e Dominic.
Io e Damian avevamo il sospetto che ci fosse qualcosa sotto.C'era una cosa positiva, però: Greta era entrata a far parte del gruppo.
Insieme ai ragazzi avevo deciso di non dire ancora nulla riguardo le nostre ricerche, anche perché dovevo ancora capire l'implicazione di Dominic e Greta in quella storia.
Erano miei amici e mi fidavo di loro, ma il sospetto che nascondessero qualcosa c'era, soprattutto dopo le ultime notizie. Con un sospiro, annotai mentalmente di far controllare il numero rubato da Greta.
Mi sollevai con la schiena, rimanendo a guardare la porta aperta davanti a me. Greta dormiva al mio fianco: non riusciva ancora a stare da sola.
«Finalmente sei sveglia», strabuzzai gli occhi, voltando il capo verso destra, dove si trovava la sedia che utilizzavo per dipingere. Rosa mi stava fissando.
«Come sei entrata?». Dopo essermi assicurata di non svegliare la mia amica, spostai le coperte e poggiai i piedi sul pavimento ghiacciato. Evitai di rabbrividire.
«Dalla finestra», rispose, alludendo a quella in cucina. «Dovresti stare più attenta, non si può mai sapere chi può entrare».
Sgranchendomi la schiena, mi alzai. «Per ora ci sei tu e sei inquietante. Perché ci guardavi dormire?».
Scrollò le spalle. «Così, non avevo molto da fare e volevo assicurarmi che non ritirassi il tuo invito a ubriacarci». Misi su una smorfia, vedendola alzarsi.
Poggiando un braccio sulle mie spalle, ammiccò: «perché tu non ti stai rimangiando la parola, vero?» Nonostante il suo tono ironico, nei suoi occhi lessi un'ombra di paura.
Se pensava che potessi lasciarla quel giorno, si sbagliava di grosso.
Allacciai un braccio attorno alla sua vita e ricambiai il sorriso. «Assolutamente no e ti dirò di più: Finn e Dominic vengono con noi, ma ho dimenticato di avvertire Greta».
Rosa spalancò gli occhi, arretrando. «Viene pure la strega?» La indicò con una mano, mostrando tutta la sua sorpresa.
«Pensavo fosse Barbie», commentai, infilando le pantofole e dirigendomi verso l'armadio.
«È una Barbie indemoniata», affermò, prima di lanciarle un'occhiata. «So di non poterti convincere a lasciarla qui, ma almeno dammi l'onore di svegliarla».
Cambiai velocemente il pigiama con un pantalone della tuta e una felpa. Fino a prova contraria, dovevo restare a casa per tutto il giorno: c'era tempo per l'uscita serale.
«Se ti permettessi di farlo, significherebbe darti campo libero per tormentarla». Di là da quanto buona fosse, Rosa sapeva essere molto vendicativa con chi non gli andava a genio.
«E non sarebbe divertente?», allargò energicamente le braccia. Mi sorprendeva che Greta non si fosse ancora alzata, dal momento che non tenevamo sotto controllo le nostre voci.
«Ho capito», alzò le mani in segno di difesa. «Mi limiterò ad architettare qualcosa senza il tuo consenso, così non ti potrà incolpare di nulla e la tua coscienza resterà limpida».
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Suspended ( #1 Trilogia: La scelta )
RomanceTRILOGIA "LA SCELTA": LIBRO 1 [COMPLETO - Da revisionare] «Perché fai tutto questo? Mi conosci appena...» «Forse perché sei l'unica che lo merita». Miriam Bassi si è diplomata da circa due anni in Psicologia e lavora in un'osteria per mantenersi. Or...