Non le piaceva farsi notare, se ne stava da sola per comodità. La classe 1-C stava affrontando il primo intervallo nel primo giorno di scuola alla Nekoma. Si erano già formati i gruppetti di amici, tra i casinisti, i secchioni, le ragazze popolari e i semplici. Ma tra tutti quei gruppi solo una non ne faceva parte. Degli occhi color del mare più limpido erano fissi fuori la finestra, ciuffi di capelli rossi sgargianti le ricadevano sul viso da lineamenti morbidi. Katzumi Yoshino si alzò silenziosamente dal suo posto, mostrando inevitabilmente la sua figura praticamente perfetta. Uscì tranquillamente dalla classe con la sua solita espressione disinteressata, cosa che la caratterizzava facendola più enigmatica. Era difficile decifrarla, non era la solita ragazza sempre sorridente che faceva amicizia in un batter d'occhio, interessata alla moda e al gossip. Lei era molto diversa. Non si fidava di nessuno di cui non fosse davvero sicura di conoscerlo, colpa del fatto che da piccola i suoi genitori divorziarono lasciando la bambina dai nonni insieme al suo fratellino. Lui era 'normale' rispetto alla sorella, ma non fisicamente. Quando lei iniziò le medie e lui era primo anno d'asilo ebbe un incidente mentre giocava con i suoi amici, ora era costretto ad essere limitato dalla sedia a rotelle. Ne aveva passate di tutti i colori ma c'era uno spiraglio di luce in quel tunnel buio che era la sua vita, la pallavolo. Amava davvero tanto questo sport che faceva parte della squadra femminile di quartiere, era stata la stessa motivazione per cui aveva scelto di andare alla nekoma. Sperava in un club di pallavolo femminile ma a quanto pare non ne era stato mai creato uno. Passeggiava tra i corridoi per esplorare quella nuova struttura finché non passò davanti ad una uscita di sicurezza che portava al giardino. Appena fuori notò un'altra struttura grande quasi quanto la scuola, ci si avvicinò e si affacciò oltre la porta aperta per metà. Era una palestra stranamente vuota, c'erano dei palloni da pallavolo sparsi a terra e si avvicinò cautamente a quelli. Ne prese uno iniziando a fare delle battute da fondo campo. Dietro la palestra di pallavolo, c'erano dei lavandini e sotto il getto d'acqua di uno di questi spuntò una testa nera che era il capitano della Nekoma. Kuroo si asciugò di fretta i capelli con l'asciuga mani che si era portato dietro, era curioso di capire chi fosse a provocare quel baccano da dentro la palestra. Entrò vedendo la ragazza sollevarsi in aria per una nuova battuta e non accorgendosi del ragazzo davanti la porta d'ingresso.
《Non sei male》 si complimentò lui
《Hm?》la ragazza non disse nulla guardando il corvino dagli occhi gialli
《Tu sei nuova?》 Chiese avvicinandosi con ancora il sorriso stampato in faccia
《Si》 rispose secca e atonaIl suono della campanella fece cessare quella conversazione sul nascere e bloccando il ragazzo che stava sovrastando la protagonista con la sua altezza. Lei lasciò cadere a terra il pallone che aveva tra le mani e superando il ragazzo per dirigersi verso il corridoio. Lui la guardò andare via lasciando una scia di profumo dolce, fu ipnotizzato da quei occhi così celesti... prese quello stesso pallone che poco prima era tra le mani della rossa fissandolo per un periodo che non sembrava voler finire ma che alla fine fu interrotto da Lev e Kenma.
《Capitano!》 Lo richiamò il più alto
《Sapevo che eri quì ad allenarti, kuroo》commentò il biondino concentrato sul suo videogioco
《Ci aspettano dal preside》 gli ricordò l'alpino.
《Giusto, le solite congratulazioni che ci deve fare》 sospirò
《Dobbiamo passare prima dal vice preside, a quanto pare ci accompagnerà lui》 aggiunse il piccoletto
《E dov'è adesso?》 Domandò più interessato kuroo
《Cadi sempre dalle nuvole, Capitano!》 Lo riproverò di nuovo Lev
《Come ogni anno sta facendo il giro tra i primini per fare il solito discorso》 sbuffò l'alzatore guardando per la prima volta dall'inizio della conversazione l'amicoKatzumi si stava di nuovo annoiando, il vice preside si stava dileguando un po' troppo nello spiegare cosa ci si aspetti da loro. Quando una serie di schiamazzi attirarono l'attenzione di tutti, la porta si spalancò mostrando tre ragazzi con una felpa rossa firmata Nekoma. Iniziarono a parlare e la rossa non poté fare a meno di guardare con il suo sguardo distaccato i tre e soffermandosi sul corvino.
《Guarda, quello più basso è Kenma Kozume. Dicono che sia il cervello della squadra》 sentì tra i bisbigli generali
《Lev Aiba é quello con i capelli bianchi. Mette molta soggezione con quello sguardo da serpente》 commentò un'altra.
《Di sicuro il più interessante di tutti é il loro Capitano, Kuroo Testurō. 1 e 87 di pura figaggine》 commentò una ragazza 《Giá é proprio figo, chissà che tipo gli piace?》 Commentò l'altra.Mentre i tre fecero per andarsene, seguiti dal vice preside, il corvino riconobbe la figura della ragazza che aveva incontrato prima.
《Che coincidenza!》 Disse avviandosi in direzione della ragazza.
《Diamine》 commentò capendo la situazione che si stava per formare
《Prima non ci siamo presentati, sono Kuroo Testurō》 si presentò fermandosi davanti a lei
《Via》 lo rifiutò acida
《Come?》 Chiese incredulo
《Stai attirando troppa attenzione》spiegóSalve, questo é il primo capitolo e spero che vi piaccia. Mettete tante belle stelline mi raccomando! Ciauu😘
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La Gatta della Nekoma
FanfictionUn nuovo anno inizia per la Nekoma, famosa per la sua squadra di Pallavolo. E proprio questo club verrà a conoscenza della novità che movimenterà tutto l'anno scolastico. L'entrata in scena della nuova Manager, Katzumi Yoshino, metterà a dura prova...