Cap.9

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Tre fischi decretarono la fine dei tre set di cui 1 vinto dalla Karasuno mentre 2 dalla Nekoma. Un grido di gioia si propase per tutta la palestra, inutile dire che il match era stato uno dei più combattuti delle due squadre. Dopo un festeggiamento generale i ragazzi ringraziarono i padroni di casa dopodiché i propri allenatori. Kuroo si avvicinò a Katzumi.

《È anche merito tuo se abbiamo vinto, Kat!》 Disse sorridendole
《Io ho buttato giù teorie, voi le avete messe in pratica》disse la ragazza lasciandosi andare alle emozioni e sorridendogli a sua volta. Il corvino rimase di nuovo shockato da quell'aprirsi improvvisamente della ragazza.
《Anche durante la partita ti massaggiavi il collo, ti sei fatto male?》 Disse ritornando piano piano con la solita espressione
《Forse mi sono stirato un muscolo》ci scherzò il ragazzo
《Aspetta ti metto uno di questi cerotti》 disse aprendo la sua borsa e tirandone fuori uno. Dopo averlo "medicato" il ragazzo balzò in piedi.
《Ti senti meglio?》 Chiese lei prima di lasciarlo andare.
《Kat, io sono una roccia!》 Disse ridendo e fermandosi a guardala mentre mise la mano sul cerotto.

L'allenatore Nekomata veniva scortato da Katzumi mentre si dirigevano dal preside per firmare fogli di documenti e altre cose burocratiche che non interessavano particolarmente

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L'allenatore Nekomata veniva scortato da Katzumi mentre si dirigevano dal preside per firmare fogli di documenti e altre cose burocratiche che non interessavano particolarmente. Per il corridoio, nel tornare, incontrarono Keishin Ukai, l'allenatore della Karasuno nonché figlio del legendario allenatore Ukai, accopagnato dal nonno della protagonista.

《Ukai, non è male questa Karasuno. È cresciuta dall'ultima volta ma non è ancora abbastanza per affrontare i miei ragazzi》 disse fiero e atteggiandosi
《Questa volta vi siete superati, ma specialmente li ho visti molto più motivati. Scommetto che è anche grazie a lei che avete vinto》 commentò a sua volta prima di puntare la ragazza che osservava la scena non interferendo
《È un gene di famiglia》 disse intervenendo il vecchio Yoshino.
La ragazza lo guardò sorridente cosa che portò uno sbigottimento dell'uomo.
《Grazie》 disse solamente prima di ritornare a camminare per uscire dall'edificio.

Davanti il cancello d'uscita ritrovò, oltre la Nekoma, anche la Karasuno intenti a parlare.
《Kat! Puoi venire un attimo qui?》 Kuroo la richiamò a se. Appena si avvicinò distinse bene che l'altra persona con cui stava parlando era Daichi e Asahi.
《Noi ci andiamo a fare un giro prima di prendere il treno, ti va di venire con noi?》 Chiese gentilmente il ragazzo
《Si》 rispose secca
《Bene allora voi andate a rilassarvi, rinfrescarvi e cambiarvi, faremo la stessa cosa noi. C'incontreremo qui verso le 6》 disse il capitano della Karasuno.

In Hotel c'era un silenzio assordante, specialmente quando i ragazzi erano nelle vicinanze ma naturalmente con la partita che avevano fatto quello stesso giorno tanti stavano dormendo e alcuni si tenevano occupati con della musica, leggendo qualcosa, giocando o semplicemente parlando.
L'ultimo caso era infatti quello della rossa e del corvino che parlavano del più o del meno.
《Oggi mi hai sorpreso...》 commentò il ragazzo guardandola
《Uhm?》 Lo incalzò la ragazza rannicchiata con le ginocchia al petto e le braccia che legava tutto insieme
《Non ti avevo visto mai sorridere e poi durante la partita ci suggerivi schemi all'ultimo che ci sbloccavano dalle situazioni》 la elogiò
《Dall'esterno è più facile trovare la soluzione, e comunque sorridere non è tutta questa grancosa》 smentì lei mettendosi ad indiano
《Allora perché non siorridi più spesso?》 Chiese ingenuamente il ragazzo
《È che non mi va》 rispose semplicemente, alla fine della frase ne seguì una piccola risata del capitano della Nekoma che fece imbronciare la ragazza.
《È la prima volta che sento che di qualcuno a cui non va di sorridere》 fece una piccola pausa in cui guardò la ragazza tutto il tempo
《Ora ho sonno》 disse prima di alzarsi e posizionarsi difronte alla rossa che guardava curiosa i suoi movimenti.
Per un attimo le diede le spalle ma solo per scendere con la schiena. Appoggiò la sua testa sulle gambe di lei.
《Spostati》 ringhiò un po' imbarazzata lei.
《Un pochino, solo finchè non mi addormento. Poi ti potrai anche alzare》 disse con già un tono abbastanza assonnato. La ragazza sbuffò ma alla fine glielo concese, infondo avevano vinto...

Salve, volevo lasciare un po' in sospeso per fare meglio il prossimo capitolo e anche quelli a seguire, quindi scusatemi ancora per il capitolo breve ma lo volevo far anche venire abbastanza comodo da leggere. Ciauu😘

La Gatta della NekomaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora