Non voleva uscire di casa, continuava a stare rannicchiata a terra accanto al suo letto ancora in ordine. Si era fidata di lui e in cambio aveva ricevuto solo dolore. In verità c'erano stati molti, troppi bei momenti ma ora venivano oscurati da quelli tristi che ha passato nell'ultimo periodo. Il cellulare continuava a squillare, sempre i stessi nomi... Kenma le era stato accanto e per questo gli era riconoscente ma in quel momento era una delle ultime persone che voleva vedere. L'anziana Fusae ed il piccolo Aki continuavano a lasciare pranzo e cena fuori dalla stanza. Li aveva chiusi letteralmente fuori dalla sua vita, perchè nella sta stanza c'era tutta se stessa e ciò che la riguardava. I trofei, le divise, i cd, i libri, il pallone da pallavolo...
Si alzò da terra per sedersi ad indiano sulla sedia girevole della scrivania, sbloccò il computer e iniziò a cercare su internet delle scuole che rispettavano le sue richiese, ormai aveva combinato solo casini alla Nekoma e di sicuro se sarebbe ritornata a frequentarla si sarebbe sentita sotto i riflettori. Il suo sguardo venne catturato da dei fogli accanto il computer mentre aspettava che un sito di scuole si stava aprendo. Buttò i fogli dietro di sé che naturalmente si sparsero un dappertutto.《Sorellona..》 la voce flebile di Aki spezzò il silenzio da attraverso la porta
《Per favore, apri》 disse supplichevole
《Qui c'è qualcuno che vuole parlarti》 introdusse prima che dei semplici rumori metallici non fecero capire alla ragazza che se ne era andato, si decise ad alzarsi per spostarsi davanti la finestra che mostrava un cielo scuro pieno di stelle e la luce della luna che bastava per illuminare la stanza.
《Kat...》 il tono basso e fermo di Kuroo sorprese la ragazza
《Possiamo parlare?》 Chiese senza ricevere risposta dato che la rossa non voleva parlare se non necessariamente
《Mi spiace per non averti chiesto se quella era la verità ma, capiscimi... nell'ultimo periodo non ci siamo parlati, e poi stavi sempre con Kenma!》 Si scusò a modo suo
《Potresti aprirmi?》 Disse dopo un momento di silenzio
《Ho bisogno di vederti》 continuò
《Ho fatto un errore madornale,lo so ma perfavore dammi la possibilità di farmi perdonare》 Disse ormai allo stremo.Katzumi stava per cambiare idea quando delle voci iniziarono a sentirsi di sottofondo, sembrava che qualcuno stesse litigando alla stanza accanto.
《Non ti devi più avvicinare a lei!》 La voce grave dell'anziano Yoshino Akyhiko arrivò fredda alle orecchie di tutti
《Caro, smettila》 provò a mettersi in mezzo Fusae
《È colpa sua che fa stare male nostra nipote, non me ne starò con le mani in mano!》 Urlò contro la donna
《Tu! Vi avevo affidato Katzumi sicuro che potevate farla felice ma a quanto pare mi sbagliavo!》 Sbraitò questa volta al ragazzo
《Le posso spiegare-》 provò a parlare il corvino
《Non me ne faccio nulla delle tue spiegazioni!》 Continuò il Yoshino.Stavano continuando ad urlare e questo proprio non lo sopportava la Katzumi, le ricordava quando i suoi litigavano dicendosi cattiverie a più non posso. Non voleva questo. Non aveva chiesto lei tutto questo. Non poteva sopportarlo.
《Basta!》 Gridò mentre delle lacrime iniziarono a rigarle il viso e tirando un pugno istintivamente al vetro davanti a lei. Il vetro della porta a finestra si ruppe in mille schegge.
《Cos'è stato?》 Urlò il nonno concentrandosi sulla nipote
《Apri la porta!》 Disse la nonna
《Kat! Kat!》 Urlò il Testūro sbattendo ripetutamente la mano sull'asse di legno che divideva la ragazza dagli altri
《Vado a prendere qualcosa per sfondare la porta》 disse il vecchio.Il sangue che gocciava a terra era l'unico suono che si sentiva, le urla di tutti erano ovattate. Forse qualche scheggia le aveva fatto dei tagli sulla mani per questo era tutta rossa. Con l'altra mano si teneva la fronte, continuava a barcollare al centro della camera quando due mani si posizionarono sulle sue spalle. Erano riusciti ad entrare. Fusae andò a prendere il kit medico mentre Akyhiko si occupava di Aki che era davanti la porta ormai aperta. Kuroo era di fronte a lei, le stava parlando ma non riusciva a capirlo. Sgranò più volte gli occhi scrutando ogni punto del suo viso in quel momento tirato dalla preoccupazione. Le gambe furono le prima cedere ma perfortuna c'era il corvino che la riprese in tempo. Era confusa, si sentiva estranea e disorientata in quel momento. La nonna continuava a far si che il sangue smettesse di uscire. Aki ed il vecchio erano forse andati a chiamare un ambulanza.
Poi ad un certo punto il buio più totale, non riuscì a vedere o a muovere niente. Sentì solo la voce dei suoi problemi chiamarla.
《Kat! Katzumi! Per favore...rimani con me...》
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La Gatta della Nekoma
FanfictionUn nuovo anno inizia per la Nekoma, famosa per la sua squadra di Pallavolo. E proprio questo club verrà a conoscenza della novità che movimenterà tutto l'anno scolastico. L'entrata in scena della nuova Manager, Katzumi Yoshino, metterà a dura prova...