STORIA 6

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"Caro diario,
mi chiamo Julie, ho 8 anni e faccio le elementari.
Siamo quasi a Natale, e vorrei tanto quel giocattolo che papà ha sempre detto che mi avrebbe regalato.
È tutto così bello in questo periodo, e io sono felice.

Caro diario,
Natale è passato e papà mi ha comprato quello che volevo.
Ho una migliore amica, il suo nome é Elena, abbiamo tante cose in comune e io sono felice.

Caro diario,
Faccio la terza media, sono grande ormai anche per i diari.
Non mi piacciono più i giocattoli e quest'anno, per Natale vorrei che mio padre tornasse, lui è la mamma si sono separati qualche anno fa e mi manca tanto...
Ora ha una nuova famiglia ma voglio che ritorni ad essere mio padre e basta.
Non tornerà, ma sarò felice lo stesso quest'anno.

Caro diario,
Sto portando Elena sulla cattiva strada, ma non è colpa mia...
Il suo ragazzo l'ha lasciata e ora fuma più di prima e ha cominciato a ubriacarsi.
Ho paura per quello che potrebbe fare, anche i suoi genitori si sono separati, ha trovato suo padre a letto con un'altra. L'ha traumatizzata.
Quel ragazzo che mi piaceva mi ha spezzato il cuore, ho qualche cicatrice sui polsi e sul cuore per non dimenticarmi del mio sbaglio...Mi fa schifo tutto.

Caro diario,
Ho finito le superiori.
Elena è morta, eravamo ad una festa, si era ubriacata, è salita in macchina e precipitata in mare. Tutti dicono che sia stato un incidente, ma Elena reggeva troppo bene l'alcool. Elena voleva farla finita. Amava il mare.
Ricordo un giorno d'estate in cui andammo al mare. Era tutto così bello. Il sole baciava la nostra pelle, era così caldo. Ridevamo, ridevamo come pazze, e come eravamo felici... Era il mio paradiso. Ora la mia dolce Elena è in paradiso, mi guarda da lassù. È sempre stata il mio angelo custode e continuerà ad esserlo.
Come era bella, il suo dolce sorriso mi illuminava le giornate e i suoi sguardi non li dimenticherò mai. Sto piangendo, sto bagnando la tua pagina delle mie lacrime. Mi manca tanto.

Caro diario,
Sono 2 mesi che è morta Elena.
Io non ce la faccio più.
Le mie giornate sono sempre buie senza i suoi sorrisi, il mio cuore sempre più duro senza i suoi abbracci. Ricordo i suoi abbracci...
Non era un semplice intreccio di corpi, era arte, corpi che coincidevano, che non avevano paura di toccarsi. C'era tanta emozione e sentimento in quegli abbracci, tutto scompariva, le persone, il tempo. Rimaneva solo il momento, gli attimi, i movimenti lenti, quasi fermi. Rimanevamo io e lei, qualche lacrima a volte altre invece sorrisi, ma era tutto così felice, tutto così meraviglioso.
Ma forse era lei quella meravigliosa, lei era la mia arte, la mia luna e tutte le stelle. Era il mio cielo e il sole, era la mia aria e le mie parole.
Elena era il mio tutto.
Io non ce la faccio più.
Scrivo qui le mie ultime parole, caro diario, ho una quarantina di pillole in mano, la mia morte sarà dolce e indolore, mi addormenterò e non mi sveglierò più. Anche mia mamma si è suicidata, si è impiccata, ha fatto tanto male... ma prima c'era Elena. Ora non c'è più nessuno. La mia pelle è fredda, le manca il sapore dell'affetto, dell'amore.
Mi mancano da morire.
Ma ora vado a trovarle, è questione di minuti.
Ora sarò felice.
Ora potrò di nuovo sentirmi tranquilla.
Ora starò meglio.
È arrivato il momento, ora devo andare."

Non mollate mai, siate forti.

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