12. Malinconia

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Greta's pov

Che bello il Natale. Le vacanze Natalizie, la bellezza dello stare in famiglia, con gli amici, rivedere parenti lontani, scartare regali.. la neve, le decorazioni Natalizie..
Ah, a proposito. Sono sempre morta. Bello.
Non potrò mai più vivere cose del genere. O meglio posso, ma non con la mia famiglia che per fortuna direi, è ancora laggiù.
Esco dalla mi piccola casetta, per dirigermi in un posto poco affollato, almeno spero di trovare pochi angeli che controllano il proprio mortale.
Raggiungo velocemente la mia destinazione, è come una specie di grande nuvola e se ti affacci riesci a vedere tutti.
Mi siedo a terra e mi affaccio, vedo la mia mamma che cucina svogliatamente qualcosa ma non riesco a capirlo finchè non sforna il pollo, il mio piatto preferito.
La vedo asciugarsi la fronte e gli occhi con il guanto che usa per non scottarsi. Poco dopo vedo arrivare Mattia che con qualche pallina di Natale appesa alle orecchie le fa qualche faccia buffa per farla sorridere.
Ridacchio chiedendomi come abbia fatto ad appenderle alle orecchie.

Chissà come sta Fili.. penso tra me e me.
E cosi, dopo pochi secondi lo vedo, lo guardo ogni sera.. lo controllo nonostante abbia già il suo Angelo. Ha delle occhiaie che fanno paura.
Con uno schiocco di dita faccio nevicare. Me lo ha insegnato Ethan, è un modo per "comunicare" con i nostri. Si spesso se piove o nevica è un fatto semplicemente metereologico, ma non sempre.
Dopo di che, sta al mortale capire il segnale.

"Grazie" sento provenire la sua voce da giù.

Buona Vigilia Filippo.

«Che ci fai qui?» dice una voce alle mie spalle.

«Ciao Ethan» mi volto sorridendo, per poi tornare a guardare giù.

«Ti mancano vero?» si siede accanto a me.

«Molto..» sospiro.

«Cosa potrei fare per farti stare meglio?»

Lo guardo sorridendo innocentemente, sa cosa voglio.

«No Gre, lo sai che non posso!»

«Ti prego! Eri o non eri il mio Angelo Custode?» dico mettendo le mani come se stessi pregando.

«Si lo ero, ma se ci scoprono finiamo nei casini» mi rimprovera. Gliel'avrò chiesto mille volte da quando sono arrivata.

«Eddai! Tra pochissimo mi nomineranno Angelo Custode, che vuoi che ci dicano!»

Per mia fortuna, il corso non durava come la scuola vera giù sulla Terra, e bastavano solo 6 mesi.

«Non c'entra!» esclama.

«Va bene, va bene..»

«Metti che andiamo giù sulla Terra..» dice attirando la mia completa attenzione «a che ti serve? Puoi vedere i tuoi parenti anche da qui!» fa spallucce.

«È Natale.. vorrei stare anche solo 5 minuti con loro, tu li ha qui i tuoi io no..» dico con un velo di tristezza.

Per carità sono felice del fatto che loro siano ancora la giù sulla Terra, ma non averli con me qui tutti i giorni non è facile.
I genitori di Ethan ovviamente sono qui, e possono vedersi sempre nonostante loro non siano Angeli Custodi come lui.

«Andiamo» dice sicuro alzandosi.

«Cosa?» dico alzandomi a mia volta.

«Andiamo sulla Terra.»

«Ma.. non è pericoloso?»

«Si però domani diventi Angelo Custode e oggi non hai fatto pratica per cui usiamola come scusa no?»

«Ohw, grazie grazie grazie!» esclamo abbracciandolo.

«Chi ci assegna i mortali?» chiedo mentre percorriamo per la prima volta la via che ci porta verso casa, questo non ce lo hanno mai detto fa solo parte della cerimonia.

«Dio ovviamente» dice «rendiamoci invisibili»

Faccio come dice e poi aumento il passo, vedendo in lontananza la mia piccola casa.
Attraversiamo il muro, e subito un buon odore di pollo ci invade le narici.

«Che buon odorino» commenta Ethan.

«Lo so, l'ha fatto mia madre!» ridacchio facendomi strada verso la cucina.

E finalmente, dopo quasi sei mesi la rivedo.

«Mamma..» sussurro con un flebile sorriso sul volto.

«Mamma! È pronto?» sento dire da Mattia, che fa capolino in cucina.

«Si tesoro» tira su col naso.

«Che fai? Piangi?» le chiede, ma non risponde.

«Dai mamma lo sai, è sempre con noi. Sempre.» sorride, lo sento trattenere le lacrime.

«Lo so, ma è il primo Natale senza di lei..»

Gli occhi mi si appannano, le mie guance iniziano a bagnarsi di lacrime amare.

«Hai ragione, dai ceniamo adesso.» dice la mamma, scacciando le lacrime con i palmi delle mani tornando a sorridere.

«Andiamo Greta, prima che ci scoprano.. ho un brutto presentimento.»

L'istinto di Ethan non sbaglia mai, quindi annuisco e usciamo dalla casa.

In love with an angel ➳ Irama Plume [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora