Partenze

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E' sabato e come tutti i weekend possiamo alzarci più tardi.

Alle 8 ci alziamo e alle 9 andiamo a fare colazione. Ci dicono che verrà a prenderci un pulmino alle 15 che ci porterà direttamente in aeroporto. Il pranzo è alle 12.30 e le camere devono essere vuote per le 14.

La mattinata la passiamo a sistemare le ultime cose e alle 12.30 puntuali andiamo a mensa.

Incontro tutti i miei ex compagni di classe, incluse le amiche di David che saluto; incontro tutti eccezion fatta per David.

"Lui non c'è ?" mi chiede Giada

"A quanto pare no" rispondo io

"Tutto bene?"

"Sì Giada, avevi ragione tu mi dovevo svegliare prima".

Dopo mangiato rientriamo in camera, alle 14 usciamo con le nostre valigie e lasciamo le chiavi in ufficio.

Alle 15 precise arriva l'autista che ci porta al JFK.

Il viaggio dura più di un'ora durante la quale io guardo per un'ultima volta New York.

Una volta in aeroporto, fatto il check in e i controlli ci lasciano liberi di girare dicendoci che il ritrovo è fissato alle 19.30 al gate 2 dove sarebbe arrivato il nostro aereo.

Io Chiara e Giada andiamo a cercare un posto dove poter mangiare un panino e quando ne troviamo uno di nostro gradimento ci mettiamo in fila per ordinare. Ad un certo punto mentre siamo in fila dietro di me sento"Ehi Ceci guarda ci sono i nostri amici georgiani"era Chiara, mi volto e non credo ai miei occhi.

Pago il mio panino e mi rigiro verso il tavolo dove prima erano seduti David e i suoi ma non c'era più nessuno, Giada mi vede e mi dice "Sono andati via, dall'altra parte".

Mangio il mio panino in men che non si dica e inventandomi una scusa chiedo a Chiara e Giada di andare nella stessa direzione in cui erano andati i georgiani. Non vedendoli in nessun negozio l'unico posto in cui potevano essere era al gate , quindi dico alle mie amiche "Dai ragazze andiamo al gate che è quasi ora di trovarci e poi mi fanno male i piedi"

Arriviamo nella zona dei gate 1,2,3 che è unica e inizio a guardare tra le facce dei passeggeri quando vedo David. Era seduto con le cuffie come al solito, quindi mi siedo in una fila poco distante quando sento "I passeggeri del volo delle 20.40 diretto a Milano Malpensa si imbarcheranno al gate 9, non al 2".

"Ceci hai sentito, dobbiamo cambiare gate" dice Chiara

Ogni mattina hai due possibilità: continuare a dormire con i tuoi sogni o alzarti e inseguirli

E' arrivato il momento di inseguire i miei sogni.

"Ragazze vado un secondo in bagno potete tenere d'occhio voi le mie cose?"dico io

"Ma Ceci dobbiamo cambiare gate" ribatte Chiara

"C'è ancora tempo, tranquilla ci metto un attimo"rispondo io

Mi alzo e guardo nella direzione di David, lui mi vede, gli faccio cenno di venire con me e si alza.

Andiamo in un posto isolato e ci mettiamo uno di fronte all'altro

"David ti devo parlare"

"Prima io" dice lui "io ti amo" dice in italiano con una voce molto simile a quella di google traduttore

Mi lancio tra le sue braccia e rido, sì rido perchè sono felice, talmente felice che non so cosa fare.

"Anche io" gli dico.

I nostri volti si avvicinano fino a sfiorarsi, le sue labbra sulle mie, poi chiudo gli occhi e non vedo più niente fino a "I passeggeri del volo diretto ad Istanbul sono pregati di andare al gate 2 per l'imbarco"

"Ma come facciamo, io devo andare" dice lui

"Ci separano solo 3.666km, non sono tanti" rispondo io

Torniamo ai nostri amici felici, con un'aria diversa dal solito tanto che Giada mi dice "Ce l'hai fatta finalmente"

Sorrido perchè sì, ce l'ho fatta.

"A fare cosa?" si intromette Chiara

Così le spiego che anche a me piace David e che ci siamo scambiati il numero e la sua reazione è migliore del previsto.

"Sono contenta che sia tu quella che gli piace, perché so che sei una brava persona".

Alle 20.40 precise il nostro volo parte da New York ed io ho il sorriso stampato sulla faccia.

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