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*Jimin's pov

Appena tornai al dormitorio trovai Tae disteso sul letto e Jungkook specchiandosi e Jin cantando. Certo che ho dei amici molto produttivi.
Ad un certo punto vedevo Kookie parlarmi ma non sentivo cosa stesse dicendo, stavo pensando a quella frase di Sara.

"Non mi farai del male?"

Non capivo perché me lo avesse chiesto. Intanto Jungkook mi urlava qualcosa ma non sentivo, sentivo solo quella dannata frase che mi tormentava. Uscì di corsa e rimasi sotto la pioggia. Mi faceva bene stare lì, fuori, a pensare. Intanto gli altri alunni correvano per rientrare e io che camminavo controvento. Ero stanco di nascondere i miei sentimenti, dovevo dirle quello che provavo per lei. Rientrai in camera.
-Ma sei coglione?- mi disse Jungkook venendomi incontro. Questa volta non lo ascoltai proprio. Presi le chiavi della macchina e andai verso la casa di Sara.
Aveva iniziato a piovere più forte, ma ero stanco di aspettare.
-Sara tra poco sono da te, ti devo parlare- e le attaccai subito il telefono.
Accellerai e arrivai da lei in cinque minuti.
Suonai il campanello e mi aprì sua madre.
-Fa freddo entra- mi disse passandomi un'asciugamano. - Ti preparo un tè caldo.-
Qualcuno stava scendendo le scale ma era il padre di Sara.
-Ciao- mi disse in modo strano.
-Salve, sia figlia è in casa- gli chiesi diretto.
-Si, vado a chiamarla così potrete parlare, davanti a me- mi disse guardandomi male.
-Vorrei parlargli da solo- dissi sicuro.
-Finché sei sotto il mio tetto le decido io le regole, oppure te ne vai- mi disse indicando la porta.
-Tolgo il disturbo- dissi alzandomi.
Mentre stavo raggiungendo la macchina sentì urlare il mio nome.

*Sara's pov

Scesi le scale e vidi mio padre davanti alla porta aperta. Mi misi affianco a lui per vedere cosa stesse succedendo e vidi la macchina di Jimin così decisi di andare da lui. Corsi velocemente e lo chiamai.
Lui si girò e sorrise. Pioveva.
-Dimmi- gli dissi avvicinandomi ancora di più a lui.
-Ti amo- mi disse con una faccia seria. Non sapevo come reagire, come dirglielo. Anche io lo amavo e tanto. Ma non riuscivo a dirglielo. Rimanemmo un po' in silenzio finché non riprese a parlare.
-Per favore dimmi qualcosa.- mi chiese sul punto di piangere.
-J-jimin devo andare- mi limitai a dire.
-Non ci posso credere- mi disse lui.
Rientrai in casa e mio padre si alzò ma io corsi in bagno e mi rinchiusi dentro.

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