Capitolo 5

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Mi sveglio di colpo.
È una settimana che faccio gli incubi e non so da cosa possono essere dovuti. Vado a farmi una rapida doccia fredda per poi scendere in cucina con un libro e prendere un bicchiere d'acqua. La porta di casa di apre e subito sbianco, sono le tre del mattino chi cavolo può essere?
"Come mai sveglia?" salto in aria lanciando il bicchiere che fortunatamente viene preso da Lucas prima che vada sul pavimento "mi hai fatto spaventare, dovete togliervi questa mania di arrivare alle spalle senza fare rumore. Comunque niente di che, ho avuto solo un incubo, tu?" "oh niente di che, sono stato ad una festa ma mi stavo annoiando così eccomi qui. Vuoi parlare dell'incubo? Magari ti senti meglio" "no stai tranquillo, vado a leggere un po' in terrazza. A dopo" dico lasciandolo solo in cucina. Tutta questa sua gentilezza improvvisa mi fa venire qualche dubbio. È sempre stato crudele con me, è colpa sua se ho passato molto tempo nel reparto di psicologia dell'ospedale. Vado in giardino e mi siedo sul divano posto sotto il piccolo gazebo e inizio a leggere sotto un venticello leggero fino a quando non mi addormento.

Mi sveglio a causa di una mano che mi scuote leggermente "Rose, tutto bene?" fisso una Claire preoccupata e mi accorgo di essere avvolta in una coperta che fino a questa notte non c'era "te l'ha messa Lucas quando ha notato che ti eri addormentata, era quasi l'alba e ha pensato fosse meglio così invece di svegliarti" risponde la donna alla mia domanda interna "oh, grazie mille. Comunque si sto bene" dico sorridendole e mettendomi a sedere "hai avuto un altro incubo?" annuisco "si ma non ti preoccupare, è che ieri prima di dormire ho visto un horror e quindi l'ho sognato" "capisco, ti ho portato delle brioche e un cappuccino, se vuoi altro devi solo dirmelo okay?" e si alza con il rumore dei tacchi che la segue. Fisso la colazione e poi inizio a bere il caffè caldo "posso?" annuisco a Lucas e si siede vicino a me per mangiare i suoi pancake. Questo silenzio è quasi deprimente. "Grazie per la coperta" sorride "non c'è di che, non volevo che morissi assiderata" mi scappa una risata, devo dire che questa versione gentile di Lucas mi piace molto. "Senti c'è un'altra partita domani sera e so che poi ci sarà scuola il giorno dopo ma ti va di venire?" "Certo! Mi farebbe piacere, posso portare anche Summer?" annuisce e dopo avermi scompigliato i capelli si alza per portare il piatto vuoto in cucina.

Certo che ha un bel culo
Stupida coscienza stai zitta.
Sono impazzita, ora parlo pure con la mia coscienza. *sumsum siamo invitate alla partita di domani* due secondi e ottengo già la sua risposta *shopping?* rido, per lei qualsiasi cosa è un'ottima occasione per fare del sano shopping "Rose! Vieni in casa che sta per arrivare il temporale, noi andiamo al lavoro e Lucas esce. A stasera tesoro" urla papà dalla finestra "a dopo papà" urlo io salutandolo con la mano e raccogliendo tutte le cose qui fuori.
Dopo aver depositato i piatti sporchi nel lavandino e piegato la coperta vado a sistemare camera mia e a cambiarmi. La stanza è, si più dire la più soleggiata della casa, ho una piccola cabina armadio e un bagno personale. Le pareti sono lilla chiaro e i mobili bianchi, ho anche una terrazza per quanto possa essere stupido averne una a New York. Mamma voleva tanto avere una villa in questa città e papà, non so come, è riuscito a farsi dare il permesso per costruirla. Rifaccio il letto, accendo una candela profumata alla rosa e chiudo le finestre per evitare che l'acqua entri, mi metto una vecchia maglia di papà che mi sta enorme, dei leggings e delle calze per poter stare al caldo nonostante l'aria frizzante del temporale, scendo le scale e mi posiziono sul divano in sala e accendo la mia ultra tecnologica televisione. Cerco Netflix tra i programmi installati e schiaccio un film comico a caso per farlo partire. Mi annoio quasi subito, e non posso nemmeno far venire qui Summer visto che è impegnata tutto il giorno con i suoi genitori *Rose tra poco arrivo, ci sono anche un paio di miei amici* sospiro sapendo già che il 'paio di amici' di cui parla Lucas in realtà è l'intera squadra di football.

Stavo finendo un disegno quando sento la porta d'ingresso aprirsi e una confusione infernale entrare in casa, bene gli scimmioni sono arrivati.
"Ehy Walker come va?" Mi chiede uno del branco di babbei "Ehy Clarke tutto bene te?" "Stupendamente ora che ti ho visto" faccio il dito medio "Coglione finiscila, Rose stanno qui a mangiare ti aggiungi a noi?" annuisco distrattamente mentre coloro in modo impeccabile "che pizza vuoi?" "Solita" vi dirò fuori dalla scuola questo insieme di incapaci non è male, un po' chiassoso ma si sa come sono gli adolescenti. Sono gentili con me tranne dentro quel carcere che la gente continua a spacciarla per scuola, li fanno i cafoni e i senza cervello e mi prendono in giro come tutti gli altri "ma Jason dov'è?" chiedo a mio fratello "non lo so, sarà con Ashley" e continua a giocare alla play station, meglio così almeno non devo sorbirmi le sue battute.

"Di un po' amico, alla fine te la sei fatta la Shelley?" chiede uno dei gorilla a Lucas, io prendo il bicchiere con la Coca Cola Zero e bevo fissandolo per saperne di più, lui inizia a ghignare e capisco che la risposta è affermativa "la Shelley? Fratellone mi sei caduto in basso così" dico appoggiando il bicchiere sul tavolo, un coro di 'oooooh' e fischi si alza tra di loro "sorellina, ti devo forse ricordare che uscivi con  James due anni fa?" dice lui con un sorriso malefico "te la facevi con il nerd?" alzo gli occhi al cielo "per la miseria certo che no! Ci sono solo uscita un paio di volte, poi quel miserabile che avete come capitano della squadra l'ha fatto scappare a gambe levate, pensate che non mi saluta neanche più" battono il cinque a Lucas mentre io alzo un sopracciglio "be Rosie posie mi dispiace ma non potevo lasciare che quel ragazzo attentasse alla tua virtù" "qui se c'è qualcuno che attenta a qualcosa di mio sei tu, ed è la mia sanità mentale ad essere in pericolo e non chiamarmi Rosie posie" lo minaccio puntandogli un dito al petto, anche se è più marmo che carne "sai Walker non ti facevo così simpatica" commenta Clarke "già dovresti uscire più spesso con noi, sei uno spasso ragazza" querelo tutti dicendo "si lo so che sono fantastica ragazzi, non ho bisogno che me lo diciate ed ora pulite tutto, se avete di me sono in giardino" e li lascio lì a bocca aperta. Sta mattina mi sono svegliata con una grande dose di egocentrismo.

NOTA D'AUTRICE:
Ehy Ehy Ehy! Scusate se non mi sono fatta sentire in questi giorni, sono stata impegnata ma ora sono qui!
Non è niente di che come capitolo, lo so ma spera davvero tanto che vi piaccia così come spero che la storia inizi a interessarvi maggiormente.
Beeee continuate a leggere, a mettere stelline se vi va e commentate, datemi dei consigli o fatemi domande sono a vostra completa disposizione.
Buona lettura ragazze 😘
-Ale-

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