Il mio ultimo mese?
Scendere in ritardo per la colazione mangiando poco e niente per non vedere Lucas, andare a scuola correndo, pranzare da sola fuori da scuola al freddo per evitare Lucas, far innervosire Summer con questa storia dell'evitare Lucas, tornare a casa un'ora in ritardo per evitarlo, starmene chiusa in camera tutto il giorno e cenare mangiando poco e male per poi tornarmene in camera.
All'inizio i miei genitori pensavano che fosse un periodo di ribellione adolescenziale, ma ora si sono stancati di questo mio atteggiamento e hanno indetto una riunione di famiglia per parlare del problema. Sapete una cosa? Andrà a finire male, già lo so.Scendo le scale come un condannato al patibolo dopo che mio padre mi ha chiamato, dal salotto posso sentire chiaramente i due adulti che fanno una serie di domande a Lucas come "è successo qualcosa a scuola?" "Le hanno fatto del male?" "Dannazione Lucas! Rispondi chiaramente" quando il ragazzo risponde a monosillabi. Smettono di parlare e torturarlo quando mi vedono sulla porta, indosso dei pantaloni della tuta, una felpa enorme e sotto una canotta, d'altronde è Domenica e mi piace stare comoda in casa. "Tesoro vieni, accomodati" mi accoglie Claire in quella che sarebbe casa mia da più tempo, evito di farglielo notare e mi siedo sulla poltrona il più lontano possibile dal ragazzo che mi sta fissando da quando sono arrivata "tesoro, in questo periodo sei distante e siamo davvero preoccupati. Sappiamo che l'adolescenza è un periodo di trasgressione, di ribellione e stai cambiando ma questo tuo comportamento ci sta facendo preoccupare, e anche molto" inizia la mia matrigna dando sfoggio alla sua professionalità mentre mio padre annuisce ad ogni sua parola e Lucas se ne frega osservando ogni mia reazione "ora, è successo qualcosa in questo mese del quale dovremmo essere messi al corrente? Del tipo prese in giro a scuola o magari qualche motivo con un compagno di classe ad esempio" continua lei con una serie di cavolate sul loro dovere di proteggermi. Rido istericamente, potrei sembrare una pazza e nello sguardo di mio papà vedo passare del terrore "dovete smetterla tutti voi di continuare a dire che mi dovete proteggere, so badare a me stessa benissimo senza bisogno di voi" "Rose lo sappiamo ma è normale, sei nostra figlia e Lucas è tuo fratello" parla papà, non riesco più a trattenermi e scoppio "lui non è mio fratello e lei non è mia madre, mettetevela bene in testa questa cosa. Loro non sono niente per me e mai lo saranno, ora me ne vado in camera" dico freddamente per poi alzarmi e lasciarli sconvolto con Claire in preda ad un attacco di pianto isterico dopo questa mia uscita e Lucas che mi lancia occhiate furenti mentre cerca di consolare sua madre.
Sbatto la porta di camera mia e mi sdraio sul letto stringendo il cuscino al petto e soffoco le urla e le lacrime in esso, sento la porta aprirsi e mi ritrovo quello che spacciano per mio fratello davanti a me "osa rivolgerti così a mia madre un'altra volta e te la vedrai con me" "pensi di farmi paura?" chiedo con l'adrenalina al massimo "dovresti, con tutto quello che lei ha fatto per te, è così che la ringrazi? Rinfacciandole che non è tua madre?" tasto sbagliato "lei non è mia madre, è solo la seconda moglie di mio padre e per quello che mi riguarda non mi interessa. La ringrazio per avermi cresciuta quando non l'ha fatto la mia ma finisce qui e ora esci da camera mia" lo guardo uscire dopo avermi l'ennesima occhiata furente e appena chiude la porta mi stendo di nuovo a guardare il soffitto.
Mi sveglio con un gran mal di testa e la prima cosa che faccio prima di andare a fare colazione è passare dal bagno per prendere una pastiglia da portare giù in cucina. Mi siedo al mio solito posto e noto che Claire sta facendo di tutto per evitare di guardarmi. Non la biasimo visto che sono stata crudele con lei ieri. La fisso ancora per un po' fino a quando non prendo il coraggio per parlarle "mi dispiace per ieri. Non era mia intenzione dire quelle cose" si ferma dandomi le spalle per poi girarsi con uno sguardo triste "lo so, però sapere che non mi consideri come tua madre e nemmeno Lucas come fratello mi addolora" sorrido leggermente "sei sicuramente stata di più una madre per me te rispetto alla mia biologica, e per quanto riguarda Lucas, be, mi ha sempre trattato male, preso in giro e non puoi pretendere che io lo veda come un fratello" chiarisco i miei pensieri e la donna si rilassa e mi regala un sorriso luminoso "bene, ora devi andare che è tardi. Sono contenta che abbiamo risolto" la abbraccio di slancio, cosa abbastanza strana da parte mia visto che non sono mai stata una persona affettiva ma quella donna mi fa una tenerezza assurda che ho deciso di lasciare stare la mia freddezza per un attimo.
Entro a scuola e vado a cercare Summer "Ehy" la saluto appena la attivo davanti ad una macchinetta della scuola, mi guarda titubante "volevo scusarmi per come mi sono comportata in questo mese, sono stata una stupida" "si in effetti lo sei stata" mi rinfaccia la ragazza, ma è per questo che le voglio bene. Mi dice sempre la verità anche se non sempre è quella che voglia sentire.
"andiamo in aula?" chiedo mentre suona la campanella della prima ora, annuisce e mi affianca nel corridoio verso la lezione di storia.NOTA D'AUTRICE:
Salveeeee sono tornata con un nuovo capitolo!
Volevo scusarmi ancora per non aver aggiornato in queste settimane e quindi ecco un piccolo regalo per voi, so che non è niente di speciale e che è più corto ma si sentivo in dovere di farlo. Detto questo spero davvero di non metterci troppo con gli altri, alla prossima volta ragazzi 😘
-Ale-
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My Story
RomanceRose Walker. Una ragazza dai capelli del colore del tramonto, occhi verdi luminosi e un'irresistibile ossessione per tutto ciò che profuma alla rosa, si sta preparando per l'ultimo anno di scuola e vuole frequentarlo nel modo più anonimo possibile m...