Silence ➳ Camren

Epilogo

Bevvi dalla mia bottiglietta d'acqua, con agitazione, mentre Lauren era vicino a me, nel backstage, mentre mi teneva per mano.
"Camz, tranquilla. Ti sei preparata così tanto per arrivare fino a qui. Oggi è il tuo primo concerto. Il tuo nuovo inizio" mi diede un bacio sulla fronte e io sorrisi.
"Il mio inizio sei tu" dissi, rubandole un bacio.
Avevo combattuto con la casa discografica per convincere che la mia relazione con Lauren non avesse rovinato la mia fama e loro alla fine cedettero. In fondo, in pochi mesi ero riuscita ad accumulare così tante iscrizioni, commenti e like che avevano fatto invidia chiunque.
In quei mesi grazie a Sofì, Lauren e i miei fan ero riuscita a credere più in me stessa e nelle mie capacità. La voce non mi tremò più, se non qualche volta, circa una volta a settimana. Era davvero raro che la voce andasse via.
Le mie ex amiche invece provarono a scrivermi dopo i miei primi video musicali ma io non risposi mai. Perché dovevano cercarmi solo quando ero ritornata normale?
"Ho paura che la mia voce vada via" dissi con agitazione e Lauren mi diede un altro bacio in fronte.
"Tranquilla piccola Camz"
Io sorrisi.
"Mija, buona fortuna" mi girai e vidi Sofì sdraiata sul divanetto e io risi pensando che stesse facendo la bella vita.
"Il concerto inizierà fra due minuti" avvisò il mio manager e io annuì, usando quei due minuti per riscaldare la voce.
"In questo palco... oggi... sentiremo... Camila Cabello!" sentì dire e io uscì dal backstage.
Il pubblico urlò, fischiò, applaudì e alzò cartelloni.
Finalmente avrei potuto leggere quei cartelloni perché stavolta le lacrime non erano scese sul mio viso come i miei ultimi concerti con le Fifth Harmony.
"Heylà Los Angeles!" urlai con felicità, scatenando delle urla da parte del pubblico.
Ero cambiata in quei mesi. Avevo trovato la felicità. Avevo trovato la vera me stessa.
La prima canzone partì.
Era intitolata She Loves Control.
In quei mesi avevo anche migliorato nel ballo, così non evitai a mostrarmi quel giorno.
Usai le mie curve, le mie espressioni, i miei movimenti e le mie parole per catturare il cuore di ogni persona di fronte a me, che mi seguirono cantando.
Fu così anche con il resto dell'album e soprattutto con Havana, la canzone che aveva spopolato in quei mesi in modo assurdo. Le mie canzoni ormai risuonavano ovunque andassi. Ero felice. Ero felice a sentir la mia voce cantare ogni giorno in radio o in TV, ripagava il silenzio dei mesi che avevo passato da muta.
Quando finì di cantare Havana mi soffermai a leggere qualche cartellone e quello che mi attirò di più fu uno in particolare, nelle prime file, dove c'era scritto "You're voice is my silence" e io sorrisi.
"Voi siete la mia voce, io esprimo il vostro silenzio" risposi al cartellone, quando la base musicale sparì.
Le ragazze sgranarono gli occhi non credendo che avessi davvero risposto a loro e giurai che il mio cuore stava per sciogliersi quando le visti piangere.
Il pubblico applaudì, urlò e fischiò, lasciandomi senza parole.
Aspettai che le voci si calmarono per parlare.
"Io... uao, siete fantastici" dissi quasi tra le lacrime "Siete così dolci con me, davvero" le lacrime erano già scese sulle mie guance e le persone si commossero vedendomi in quello stato.
"Grazie per tutto. Grazie per le persone che mi hanno seguita fino a qui. Grazie, sul serio. Vorrei conoscervi tutti perché siete delle perosone fantastiche" dissi, ancora piangendo "Ci vediamo, Los Angeles" e dopo ciò uscì dal palco, commossa.
Mi fiondai su Lauren che mi accolse a braccia aperte e con le lacrime agli occhi.
"Sei stata bravissima, Camz! I tuoi acuti... sono stati... stupendi!" disse con orgoglio e poi sentì delle piccole braccia abbracciarmi alla vita e io capì che fosse Sofì. La presi in braccio e la baciai sulla fronte.
"Voglio imparare a cantare anch'io!" disse con felicità Sofì, abbandonando tutti i sogni di cui mi aveva parlato in quei mesi.
Io risi.
Piansi.
Urlai dalla gioia.
Ero finalmente felice.
Il silenzio ormai non esisteva più. La mia voce sarebbe echeggiata in ogni radio fino alla mia morte, me l'ero promesso.