ATTENZIONE: questa storia non è mia, ma di un'autrice molto brava di Efp che mi ha dato il permesso di pubblicarla qui.
Harry's POV
Mi raggelai.
Si era svegliata? Ti prego no. Se mi avesse visto lì sarebbe finita male questa volta. L'ultima volta che ci avevo provato mi aveva urlato contro, e di sicuro l'avrebbe fatto anche adesso.
Forse la differenza e che questa volta si sarebbe davvero arrabbiata.
"Non andartene", la sentì sussurrare.
Cosa? Non andartene? Ma di che cosa sta parlando? Non voleva che me ne andassi?
Alzai la testa per chiederle il significato della frase, ma subito capì: stava dormendo.
Era agitata. Il suo respiro era agitato. Si muoveva per il letto scalciando e non fermandosi.
Non sapevo cosa fare. La dovevo svegliare? Forse era meglio. Ma mi avrebbe chiesto cosa ci facessi lì, e di sicuro si sarebbe arrabbiata.
"Lui non può capire... lui mi prenderà in giro... lui non mi proteggerà", continuava a ripere.
Continuò a ripetere la frase per sei volte, fino a quando non si fermò, e piano piano il suo respiro tornò normale.
Io non posso capire? Cosa non posso capire? Di che parlava? Perché la dovrei prendere in giro? Sono sicuro che centra la valigia. Ovvio, qualcosa nella valigia. Ne sono sicuro.
Bene.
Feci per aprire la valigia, ma in mente mi venne l'ultima parte della frase 'lui non mi proteggerà'. Ma da cosa la dovrei proteggere?
Anche l'agente, il giorno in cui arrivò lei, mi disse che la dovevo proteggere. Ma, da che cosa? Da cosa la devo proteggere non capisco.
Se apro la valigia, forse capirò tutto. Capirò cosa mi nasconde da quando è arrivata. Capirò da cosa la dovrò proteggere. Capirò tutto.
Però lei non se lo merita. Lei non vuole che io apra questa maledettissima valigia. Ho questa grande voglia di aprirla, ma allo stesso tempo so che farlo è sbagliato.
E' una cosa sua, una osa privata.
Io non ho il diritto di farmi gli affari suoi. Infondo non ci sono mai stato, non mi sono mai interessato veramente a lei, quindi le ragioni per cui non dovrei aprire la valigia ci sono.
Non ho nessun diritto. Non ho il diritto di fare niente.
Sospirando frustrato, chiusi la valigia per poi rimetterla a posto, sotto il letto.
Lei si agitò di nuovo, e si mise a pancia in su.
Notai delle lacrime scendere dai suoi occhi chiusi. Piangeva nel sonno.
Mi sedetti accanto a lei sul letto indeciso sul cosa fare. Piano mi abbassai su di lei, facendo si che il mio viso fosse a pochi centimetri dal suo. Le asciugai le lacrime per poi darle un bacio sulla guancia.
"Ti proteggerò, Darcy. Questa è una promessa", sussurrai vicino al suo orecchio.
Notai che lei si rilassò, fino a cadere in un sonno pesante.
Lentamente mi alzai dal letto, cercando di fare meno rumore, e mi avviai alla porta per uscire dalla stanza ma, non prima di voltarmi ancora una volta verso di lei...
Un mese dopo...
Era passato un mese da quando Darcy era venuta a vivere da me, e mi aveva radicalmente cambiato il modo di vivere.
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Born from a mistake
FanficAvrei voluto che papà fosse stato più presente, anzi fosse stato presente. Tutti mi hanno sempre presa in giro, chiamandomi ‘nata per errore’ ‘hei Brandon, oh scusa! Volevo dire EHI ERRORE’. Sempre è sempre. Dei ragazzi più grandi hanno iniziato a p...