For Me

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ATTENZIONE: questa storia non è mia, ma di un'autrice molto brava si Efp che mi ha dato il permesso di pubblicarla qui.

nota: per chi non lo sapesse, quì c'è il trailer della storia: https://www.youtube.com/watch?v=MYiP9psSf6Y

Darcy's POV

"Darcy? Andiamo Darcy, non puoi stare sul divano tutto il giorno".

La voce di Niall mi richiamò. Sarà stata almeno la ventesima volta che mi chiedeva di far qualcosa, pur di farmi alzare da quel maledetto divano, su cui era seduta.

Guardavo fuori dalla finestra.

Il silenzio era spezzato dal rumore della pioggia. Un sottofondo che aveva sempre amato, perché mi trasmetteva tranquillità.

Aveva iniziato a piovere da un po'. Io ho sempre amato la pioggia: amavo starci sotto e sentire l'odore. In quei momenti potevo piangere liberamente, potevo sfogarmi per ogni singola cosa, tanto nessuno avrebbe notato le mie lacrime, in mezzo alla pioggia.

Dopo che avevo chiamato Niall, avevo riportato il cellulare e lui, che si stava baciando animatamente con quel clown. Non mi aveva neanche guardata mentre gli restituivo il cellulare, e non ha nemmeno detto qualcosa.

Se ne era subito andato con quella, lasciandomi da sola ad aspettare Niall.

Quando è arrivato mi aveva subito chiesto cosa fosse successo e cosa ci facessi tutta sola nel centro commerciale, ma io mi ero limitata ad dire un 'non ho voglia di parlarne'.

Lui sembrava aver capito che il mio stato d'animo non era adatto per conversare e, per tutto il tragitto da lì fino a casa sua, era rimasto in silenzio, lasciando che la musica invadesse l'intera auto.

Appena arrivati a casa io mi ero seduta sul divano: ero rannicchiata con le ginocchia contro il petto e le braccia che le stringevano forte.

All'inizio aveva lasciato passare, anche quando gli dissi che non volevo niente da mangiare. Ma quando furono passate quattro ore, ed io ero ancora lì in quella posizione, aveva iniziato a chiedermi cosa fosse successo.

Ormai era da due ore che m'implorava di alzarmi da lì e di fare qualcosa, anche solo di alzarmi per andare a bere e per andare in bagno, ma io rimanevo lì immobile.

In queste sei ore, oltre ad essermi subita le lamentele di Niall sul fatto che non facessi niente, ho anche pensato e ripensato a ciò che era successo.

Lui mi aveva promesso che avrebbe passato l'intera giornata con me. Che avremmo passato la giornata padre e figlia, ed invece ora era con quel clown del circo.

Lui l'aveva promesso, ed una volta mi aveva detto che lui manteneva sempre le promesse. Ora come dovrei reagire? Lui non aveva mantenuto una promessa.

Il ricordi di quella notte...

Una mano si pocciò sulla mia spalla, facendomi sobbalzare. Spostai lo sguardo e mi imbattei in quello di Niall, che mi guardava con uno sguardo triste.

Sapevo che lui soffriva a vedermi così, e che non meritava di soffrire... ma non potevo farci niente. La tristezza si era impossessata di me, portando via tutte le altre emozioni.

Finalmente mi ero fidata veramente di lui, e lui in meno di dieci minuti era riuscito a deludermi come non mai.

Diceva sempre di amarmi e di volermi molto bene, ed io come una stupida ci credevo. Infondo non si è mai interessato a me: per lui ero la figlia nata da un errore.

"Darcy, cosa succede? Non puoi essere così triste per qualcosa da nulla", mi stava implorando con la sua voce angelica.

Sentivo tutta la preoccupazione nella sua voce.

Born from a mistakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora