Un caffè dal gusto amaro.

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"Vieni, fermiamoci in questo bar bimba" disse Manuel con un sorriso spontaneo.
"Va bene" dissi io accennando un piccolo sorriso.
Con lui non ce la facevo ad essere arrabbiata, non ci riuscivo. Ripensavo ai 4 anni in cui mi era stato vicino vedendomi stare con ragazzi che mi facevano stare male e chiamandomi alle 3 del mattino per farmi smettere di piangere. Le videochiamate nel mio appartamento e lui che mi mostrava Roma e quanto era bella. I messaggi dolci e lunghi che ci eravamo scambiati.

Non volevo perdere tutto questo...

"Luna sei qui con me?" Disse Manuel preoccupato.
"Si scusa, stavo pensando alle cose da fare a lavoro" Stavo mentendo... Poi aggiunsi : "Senti se vuoi una mia compagna universitaria di Bologna tornava a casa oggi ed ha lasciato l'appartamento libero, se vuoi dormire lì..."
"Luna si grazie, ma tu dove dormirai? A che ora inizi a lavorare oggi?" Mi disse lui mescolando il caffè.
"Alle 18.00 e finisco alle 4 di mattina".Sapeva benissimo che il weekend per pagarmi le spese universitarie lavoravo in un bar lì a Firenze e prendevo il treno delle 6.18 per tornare a casa.
"Senti, dato che già non mi piace che tu torni a casa da sola di solito, questo weekend ti aspetto io fuori lavoro ok?"
"Manu non serve davvero! Grazie mille ma non è necessario" dissi io toccandomi i capelli.
"Senti ho deciso, verrò a prenderti, ok? Sono o non sono il tuo migliore amico?"

Si, era stato il mio migliore amico ma ora non più...

"Va bene così poi ti riaccompagno in appartamento" dissi io con un'aria sconfitta.
"Senti ma riguardo a quella sera.."
Iniziò lui guardando la tazzina del caffè.
"Volevo parlarti proprio di questo, è successo e abbiamo sbagliato. Ora però facciamo finta di nulla e torniamo ad essere buoni amici scemo?" Dissi io con un sorriso sforzato.
"Certo bimba, come preferisci tu! Mi sei mancata scema!" Mi disse lui ridendo.
"Anche tu!" Dissi io con la consapevolezza che nemmeno in quell'occasione ero riuscita a dirgli che
LO AMAVO.

Finito il caffè pranzammo insieme, lo accompagnai nell'appartamento della mia amica e lo salutai con una "pacca" sulla spalla.

Come facevano gli amici
Come se non fosse successo nulla...

Le cose che non ci siamo mai detti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora