Attesa

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E' una fredda notte d'inverno. Tardi:probabilmente è già l'una. La stazione a quest'ora è ormaideserta. Le uniche cose che si odono sono i fischi dei treni chehanno finito la loro giornata ed in lontananza aerei che,sorvolandola, verso ignote mete si dirigono. L'attesa ormai mi stalogorando dentro. Erano ore che non avevo più notizie: probabilmentesi era scaricato il cellulare. Mi sto quasi per addormentare sullabanchina quando, finalmente, intravedo delle luci avvicinarsirapidamente alla stazione. Qualche minuto dopo, una volta fermatosiil treno, una figura femminile fa la sua comparsa fuori dallacarrozza: sei tu. Non ho esitato un solo istante a correrti incontro,per poter lasciare parlare i sentimenti. E così, l'estenuante attesadi te viene adesso dolcemente ripagata: le labbra si posanodelicatamente e gli arti avvolgono i nostri corpi, lasciando spazioall'impetuoso amore che ci unisce.

Pagine di un diario mai scrittoWhere stories live. Discover now