Ed ogni tanto mi ricordo di questo posto, questo luogo dove mi è possibile dare libero sfogo alle mie sensazioni, ai miei pensieri. Un luogo dove tutto ciò riesce a prendere forma. Da diverso tempo a questa parte inizio a percepire in modo differente le cose che mi circondano, finendo inevitabilmente per aver idee che vanno spesso e volentieri contro a quelle dei più. Ma ciò non mi tange: sono fatto così. Solitamente si vive una vita regolare, senza imprevisti di un certo calibro. Fino a quando non si verificano determinati eventi che te la scombussolano definitivamente, che ti rendono impossibile essere come un tempo. E quindi apri gli occhi, ed inizi a vedere le cose da una prospettiva differente. Riesci finalmente a visualizzare le cose per come sono realmente, ed a qual punto cambia tutto. Riesci a percepire ogni singola variazione di tono di voce, ogni frase non detta o gesto non fatto. A quel punto ti ritrovi a dover fare i conti con te stesso, a porti dei paletti ed agire di conseguenza. Nel bene o nel male. Ma è così che va. Però ogni tanto sarebbe bello se fosse possibile potersi permettere il lusso di non dover più stare a pensare continuamente a tutto, grande mio difetto. E stare lì a goderti appieno il momento. Cosa che ahimè non mi riesce da non so più nemmeno quanto. Vorrei solo trovare quello che si potrebbe definire "il mio rifugio", un porto sicuro dove potermi riposare dalla tempesta della vita, e dove io possa esprimere il mio "io" al cento per cento, sapendo di essere apprezzato. Null'altro. Perché alla fine della giornata, un abbraccio racconta più di un fiume di parole.
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Pagine di un diario mai scritto
Short StoryCosa succede quando le emozioni ti colpiscono nel profondo? La mente sbriglia i suoi pensieri e lascia che la mano traduca il tutto, in modo approssimativo, in parole