troppo prevedibile

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Ormai in classe c'è un casino assurdo e ancora non ho sentito il nome della morte.

Mi inquieta un pochino chiamarlo così. Anche se lui è così. È la morte.

Mi volto per guardarlo e lo trovo già intento a fissarmi. Arrosisco leggermente non distogliendo lo sguardo dal suo.

Piego leggermente la testa con fare interrogativo, ma quando non accenna a nessuna reazione mi arrabbio.

Le persone possono essere cosi stupide? Perché devono continuarti a guardare nonostante tu lo abbia scoperto.

Mi alzo dalla sedia e sbattendo le mani sul banco mi volto verso di lui.

"Ma che cazzo guardi. Vuoi una foto? Dura di più" non reagisce.

Mi guarda curioso appoggiando il gomito sul banco e successivamente mettendo il mento sulla mano.

Stavo per raggiungerlo e dargliene di Santa ragione, ma il prof mi ferma prima di commettere qualche stupidaggine.

"Laila c'è qualche problema?" il prof a quanto pare è stupido.

"Mi fissa ecco quale è il problema. Sembra un maniaco"

"Ragazzi non siamo all'asilo e tu Deaton segui la lezione"

Deaton eh.. classico. I suoi hanno molta inventiva a quanto pare.

Si può dare al dio della morte un nome del genere?

Scoppio a ridere appena pronunciato il nome.

"Deat vedo che i tuoi hanno molta fantasia in fatto di nomi"

Si volta stupito verso di me. Che credeva che sarei stata buona.
Beh ha un'idea sbagliata di me allora.

Non ribatte e si volta dalla parte opposta.

No ok.. ora per esempio credevo che mi avrebbe fatto fuori non che mi avrebbe ignorato.

Seguo la lezione per quanto noiosa sia. Pensando alla reazione precedente.

Odio i ragazzi come lui. Prima ti trattano male, poi ti guardano e poi chissà che succede, ma sicuramente niente di buono o bello.

Sono così concentrata nei miei pensieri che non mi rendo conto del cambio di ora.

Abbiamo ginnastica. Per quanto io possa essere forte e tutto, odio è odierò sempre la corsa.

A cosa ci serve? Chi vuole dimagrire va benissimo in palestra. Io voglio riposarmi mica sudare interrotamente.

Andiamo negli spogliatoi e dopo esserci cambiati ci avviamo in palestra.

Fa l'appello e dopo aver detto chi dovrà scegliere gli esercizi iniziamo la corsa.

Dura mezz'ora, la mezz'ora più lunga della mia vita. Sono inciampata, caduta e fatta male un sacco di volte.

No, decisamente non è il mio sport.

Ci fa riposare per pochi minuti prima di iniziare gli esercizi di riscaldamento.

Stretching, piegamenti, flessioni, laterali. Solo a sentirli nominare mi fanno male i muscoli.

Vorrei tanto sdraiarmi morta a terra non volendo muovermi, ma ora c'è la parte che preferisco. La lotta.

Usciti fuori dalla palestra un'arena sbuca davanti hai nostri occhi. Come noi, anche questa parte è nascosta agli umani.

Il prof sceglie il proprio sfidante in base alla forza e all'astuzia.
Sono impaziente nonostante io sia l'ultima a combattere.

Davanti a me varie lotte si creano.
Alcune belle, altre squallide, ma chi si lamenta. Basta che finisca presto.

Tocca a me fra qualche studente. Chissà con chi lotterò.

I miei pensieri sfumano sentendo qualcuno troppo vicino a me.

Mi giro velocemente trovando la morte, si perché Deaton è strano.
Lo guardo perplessa, ma lascio correre voltandomi nuovamente per guardare l'arena.

Ora tocca a Kate. Si trasforma in vampiro e con la sua velocità attacca alle spalle l'avversario.

Può sembrare esile e debole, ma credetemi fa malissimo.

L'avversario la colpisce varie volte, ma alla fine cade per terra esausto.
Kate vince come sempre.

Viene da me e mi batte il cinque.
Va ad abbeverarsi e ritorna nuovamente al mio fianco.

"Comunque Leila c'è la morte che ti guarda in modo sexy, ma non ti allarmare. Perché li trovi tutti tu? Che fortuna"

"Ma quale fortuna e fortuna. È un maniaco. Sai cosa. Spero che ci mettano insieme in arena cosi gli faccio vedere io a chi deve fissare"

"Leila sei seria? Lo vedi che gran pezzo di carne che è? Me lo sbatterei molto volentieri" da quando fa pensieri del genere?

Mi volto a guardarla con espressione incredula. So che ha già avuto le sue esperienze, ma non ha mai detto niente di cosi esplicito.

"Che c'è. Sai che mi piacciono gli uomini" non lo nego. Anche a me piacciono.

Scuoto la testa divertita e guardo l'arena. Tra non molto tocca a me e al mio sfidante.

Guardo attentamente l'ultima sfida e mi posiziono davanti al campo.
Il mio avversario arriva alle spalle e non faccio in tempo a girarmi che mi ha già colpito.

Scusami, ma l'incontro inizia dopo il suono del fischietto.

Lascio perdere questi particolari e mi volto. Vedo la morte senza maglia e le ali spalancate.

Non è un brutto spettacolo. Devo ammetterlo.

Mordo il labbro inferiore e avanzo verso di lui.

Quando sono abbastanza vicina alzo la gamba dandogli un calcio ad un fianco.

Lo colpisco, ma torna subito all'attacco.

Volano calci, pugni quasi tutti andati a buon fine.
Siamo esausti, ma nessuno dei due vuole arrendersi.

Corro nella sua direzione scivolo sulla terra per rallentare e con la gamba lo faccio cadere a terra.

Mi alzo velocemente e mi metto su di lui prima che si rialzi.

Lo blocco, ma comunque è molto forte.

Mi guarda e liberandosi una mano mi prende il mento e mi bacia.

Mi allontano subito da lui e mi pulisco le labbra

"Ma che cazzo fai?" Sono arrabbiata è dir poco.

Come ha potuto quel pennuto? Non si deve permettere.

Vado verso gli spogliagoi, ma parliamoci chiaro.

Ha delle labbra fantastiche.

°•°•°•°•

Ciao ragazzi un nuovo capitolo solo per voi. Spero che il mio nuovo libro vi piaccia.

Ci sentiamo al prossimo capitolo con una nuova avventura.

~un bacio

Dio della MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora