serata frizzante

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Sono ritornata a casa e sono sdraiata sul letto. Mi aiuta a pensare.

Sono ritornata da sola, senza la morte. Non voglio averlo vicino. Mi sento strana e ho una costante sensazione di beatitudine nel corpo.

Mi giro su un fianco e mi ritrovo la morte a qualche millimetro dal mio viso.

Apro la bocca per urlare dalla sorpresa, ma una sua mano si appoggia sulle mie labbra, per zittirmi.

Mi riprendo e lo guardo male. Che ci fa in camera mia? E sopratutto, perchè si trova sul mio letto?

Quante volte gli avrò detto, in questi tre giorni, di stare lontano da me e dalla mia camera? Infinite volte, ma sembra non capire.

Cerco di alzarmi dal letto per allontanarmi, ma un suo braccio intorno al mio fianco, mi fa rimettere nuovamente sdraiata.

Si ritrova sopra di me, cerco di spostarlo inutilmente, ma aprendo le sue ali, mille piume mi avvolgono insieme a lui.

La morbidezza mi circonda e prontamente, mi sento al sicuro. Sento le braccia della morte stringersi intorno ai miei fianchi con un abbraccio letale per il mio povero cuore.

Sento il suo respiro sul mio collo, ma subito dopo sostituito da una scia fredda e bagnata.

Il corpo ammorbidisce sotto alle sue attenzioni, sotto ai suoi delicati baci. Circondo il suo collo con le braccia per avvicinarlo al mio corpo. Sento la presa sui miei fianchi farsi più debole e inevitabilmente le mie mani finiscono tra i suoi capelli.

Li tiro leggermente, quando lascia dei piccoli morsi sul mio collo, facendogli sfuggire ogni qualvolta dei piccoli gemiti. Il corpo si incendia di un innaturale calore e lunghi brividi partano dalla mia schiena.

Le sue labbra si spostano verso l'alto, ricopreno di attenzioni la mascella e il mento. Allontanando una mano dal mio fianco traccia il profilo del mio corpo, fermandosi in alcuni punti cruciali.

Sono in estasi.

Una mia gamba finisce sul suo bacino, trasportata dalla sua mano che al momento accarezzava possessivamente la mia coscia, con movimenti lenti risaliva e scendeva fino al ginocchio, facendomi sentire la necessità di molto più contatto.

Le mie mani finiscono sul suo viso, avvicinandolo ancora di più verso di me. Un gemito fuoriesce dalle mie labbra mentre le piume delle ali iniziano a vibrare formando delle piccole onde.

Resto incantata a guardarle fin quando la sua mano non sposta il mio viso verso il suo. Chiudo gli occhi per assaporare il momento, ma viene interrotto dallo sbattere della porta.

Spingo con forza la morte da sopra di me, facendolo cadere dal letto. Mi alzo velocemente e mettendo a posto i capelli, guardo verso la porta. Sono nei guai e nel panico. Mio fratello, Dio... mio fratello.

Cerco di alzarmi dal letto, ma lo sguardo che mi rivolge mi fa gelare sul posto. Sposta lo sguardo verso la morte. È furioso. Si avvicina al corpo a terra, che intanto si stava grattando la testa confuso, e senza sforzo riesce ad alzarlo da terra con una sola mano.

Lo sbatte sul muro e la rabbia lo invade. Adesso lo uccide. Sono più che sicura che la stessa Morte avrà morte certa.

Mi alzo dal letto lentamente e appoggio una mano sulla schiena del mio adorato fratello. Lo accarezzo lentamente e dopo averlo visto rilassarsi, allontano la sua mano dal collo della morte.

Lo giro verso la mia direzione e lo abbraccio. Piccole lacrime scendono dai miei occhi, fino a scontrarsi sulla sua mano. Mi è mancato così tanto.

Le sue braccia si avvolgono attorno alla mia vita con infinita dolcezza e non posso far a meno di appoggiare la mia guancia sul suo petto.

Si allontana leggermente da me e con una mano accarezza il mio viso.

"Sei cresciuta così tanto principessa" la sua voce sottile e le sue lacrime mi spezzano il cuore.

"Tu sei diventato più alto principe" sorride sulla mia guancia dove lascia un piccolo bacio.

Mi stringe a se non badando a niente. La morte dietro di lui ha uno sguardo furente, ma dopo essersi composto si avvicina a noi, com calma, troppa calma.

Sposto il mio viso dal suo petto e guardo sospettosa la morte.
Alek vedendo il mio sguardo si gira verso di lui e con sguardo indifferente si posiziona dietro di me circondandomi la pancia con le sue braccia e appoggiando il suo viso nell'incavo del mio collo.

Che stronzo.. lo sta facendo di proposito.

Cerco di scappare da questa situazione assurda, ma le sue braccia non mi lasciano via di scampo.

Dio, come sono finita in una situazione simile?

La morte ferma la sua avanzata essendo davanti a noi e spalancando le sue ali, mi tira a se con forza.
Un gemito di dolore abbandona la mia bocca. La sua presa stringe, fino a far diventare le sue nocche bianche e la mia mano viola.

Strattono con forza il braccio e dopo innumerevoli tentativi ci riesco. Mi allontano dalla camera sentendo formarsi una leggera tensione tra i due. Sono sicura, che mi renderanno la vita un inferno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16, 2019 ⏰

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