Dopo quel bacio e lo schiaffo datogli, ho sorriso e sono entrata in classe senza aspettarlo.
Ho intenzione di giocare al suo stesso gioco e non mi fermerà nessuno.
Sono passate ormai due ore da quando è iniziata la lezione e sto parlando interrotamente con Kate.
L'ho appena aggiornata su ciò che succede a casa mia e ciò che succederà. Inutile dire che è più che d'accordo con me.
Me lo aspettavo. Lei è la perversione fatta a persona, anche se non sembra dal suo viso ancora innocente.
Non degno neanche di uno sguardo la morte. Non sono il suo giocattolo e deve capirlo.
La campanella della ricreazione suona e insieme a Kate usciamo fuori.
Sorpasso la morte, vedendolo fermo davanti a me, ma blocca nuovamente il mio braccio.Ma è una fissazione la sua?
Cerco di evitare il suo sguardo. Non voglio cadere di nuovo nella sua trappola. I suoi occhi sono così magnetici. Sembra che ti attirano a se.
Con tutta la forza che ho in corpo, cerco di liberare il mio braccio come meglio posso, ma inutilmente.
Mi arrendo, lo fisso negli occhi e sta volta, farò io il primo passo. Non aspetterò lui.
Mi alzo sulle punte e socchiudendo gli occhi mi avvicino al suo viso. Sento che allenta la presa sul mio braccio e ne approfitto. Porto una mia mano nei suoi capelli e un'altra sul suo viso.
Lo sento trattenere il sorriso e mordendomi il labbro inferiore, avvicino le mi labbra alle sue.
Ci dividono solo qualche centimetro, vedo che chiude gli occhi e socchiusa le labbra. Cerca di avvicinarsi alle mie, ma non glielo lascio fare.
Sorriso a qualche millimetro dalle sue labbra e vedo i suoi occhi aprirsi.
"Sai Deat, si gioca sempre in due. Giocare da solo è noioso" lo sussurro sulle labbra prima di allontanarmi.
Ho sentito il suo respiro bloccarsi e un sorriso è nato sul mio viso. Sono brava. Il mio piano incomincia ad avere una forma.
Mi allontano sculettando leggermente, mentre ballo trionfante mentalmente.
Probabilmente la gente si sconvolgerebbe se entrasse dentro la mia testa. Ci sono così tanti casini e problemi. Non lo augurerei a nessuno.
Prendo sottobraccio Kate e ci sediamo sul prato della scuola. Siamo sotto ad un salice che ci ripara dal sole e aspettiamo l'arrivo di Matthew.
Fa la nostra stessa scuola e anche tramite il bar, lo abbiamo conosciuto meglio. È una bellissima persona, ma peccato che ci prova con tutte.
È il suo unico difetto, ma lo accettiamo così com'è. Vediamo una figura davanti a noi. Ci copre dal sole e quindi non riusciamo a vederlo. Si siede di peso affianco a noi e lo riconosciamo.
Il ragazzo è sempre in ritardo. Gli do un piccolo pugno sulla spalla e lui fa una faccia disperata. Geme dal dolore e si stringe la spalla colpita.
"Matthew, neanche se tu stessi morendo. Come sei drammatico" non mi trattengo nel dirlo.
Alzo gli occhi al cielo quando fa spallucce e ci cinge le spalle con le sue braccia.
"Allora bellezze, com'è andato il vostro secondo giorno?" c'è lo chiede sul serio? Non sa quanti problemi abbiamo quest'anno.
"In base, vuoi la verità o una risposta del cazzo?"
"Fammele sentire entrambe. Non ci perdo nulla" lo odio quando se ne esce con queste risposte. Perché non scegliere? No giusto, lui deve trovare sempre una via di mezzo.
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Dio della Morte
FantasyL'autunno era quasi alle porte, cosi come l'arrivo della scuola. Mi sarei aspettata di tutto. Non certo che il Dio della morte volesse me, una semplice ragazza che si trasforma in un drago.