11→ why you do it?

1.8K 170 15
                                    


Jungkook continuò a ritornare in quella classe e tutte le volte era sempre più vicino a Taehyung, a volte nella sedia accanto a lui, avvolte davanti. Per la maggior parte dei giorni non parlavano, mentre per quelli rimanenti litigavano e si scambiavano frecciatine, sopratutto quando Jungkook decideva di rubare i pacchetti di sigarette al maggiore.

Era strano come Jungkook rimaneva spesso con lui. Taehyung vedeva Jungkook con il suo gruppo di amici della stessa sua età. Jungkook non dovrebbe essere in giro a causare problemi come l'adolescente che è? O almeno uscire con le persone della sua età? Invece di stare seduto in una classe con qualche sconosciuto.

"Non hai di meglio da fare?" Taehyung chiese, accendendosi una sigaretta.

Jungkook lo guardò con un espressione illeggibile, "No."

Questa risposta spiazzò Taehyung che a aveva ancora gli occhi incollati su Jungkook che si stava mettendo comodamente appoggiato al muro, chiudendo gli occhi.

Oramai il maggiore non si sorprendeva più quando Jungkook entrava e trascorreva l'intera giornata con lui, o quando si svegliava da un pisolino e trovava Jungkook a guardarlo, ormai stava iniziando a non interessarsi più quando Jungkook prendeva una sigaretta da lui o quando lasciava la scuola insieme a lui di sera.

C'erano anche dei giorni in cui Jungkook entrava fumante di rabbia, lo baciava rudemente facendo vagare le mani per tutto il il suo corpo, senza mai fermarsi.

Taehyung glielo lasciava fare, lasciava il minore pomiciare pigramente con lui per ore tutte le volte, non riusciva a resistergli, specialmente quando Jungkook gli faceva certi giochetti con la bocca.

Taehyung ormai si era abituato alla presenza di Jungkook, così decise di prenderlo come animaletto da compagnia.

Forse perchè Taehyung non vedeva cattiveria nel minore, almeno, non intenzionale, forse perché si sentiva meno solo, più calmo e pacifico con Jungkook in giro, in più, non doveva preoccuparsi di un eventuale attacco da parte di Jungkook semplicemente perché sapeva che il più giovane non l'avrebbe mai fatto.

Si, forse Taehyung stava iniziando a fidarsi del minore.

Quel giorno, non fu una sorpresa per Taehyung quando Jungkook fece il suo ingresso con lividi a decorargli il volto, non era la prima volta che lo vedeva in quello stato, ma la cosa che affascinava il maggiore era come Jungkook non sussultasse o sibilasse mai per il dolore ed era onestamente ammirevole come riusciva a sopportare tutte le volte, inoltre, lo rendevano un po' più attraente e mascolino, per lo meno, questo era quello che pensava Taehyung.

"Perché lo fai?" Taehyung gli chiese finalmente, era già da un po' che voleva chiederglielo.

Jungkook aveva un labbro spaccato, un livido viola intorno all'occhio e altri sugli zigomi e qualche graffio qua e là, ma nonostante tutto a Taehyung sembrava semplicemente perfetto.

Jungkook lo guardò con uno sguardo interrogativo.

"Intendo, combattere"

Il minore lo per un breve attimo prima di alzare le spalle e ghignare "Scarica di adrenalina"

Tipico

Un tipico, banale e scontato motivo tra tutti gli adolescenti.

Ma Taehyung lo capiva, anche fin troppo bene.

La furia che si scatena quando ti accendi di rabbia e il primo colpo assestato che ti fa sentire estremamente carico, vedere l'avversario accartocciarsi sul pavimento dà una sorta di soddisfazione.

Sadico, Taehyung pensò, tutti in questo mondo contorto.

"E invece tu?" Jungkook chiese curiosamente.

"Istinto di sopravvivenza" il maggiore rispose senza pensarci.

Jungkook annuì comprensivo.

E questo era quello che più gli piaceva di  Jungkook. Non chiedeva o si immischiava mai troppo e sembrava sempre capire quanto vivere nel ghetto fosse complicato, specialmente quando devi preoccuparti di passare una giornata senza sapere se sopravviverai a quella successiva.

Jungkook non veniva dal ghetto, tuttavia era uno dei pochi, anzi pochissimi, studenti che non lo trattavano da degradato soltanto perché veniva dal ghetto, chi non aveva paura di lui e lo sfidava finiva sempre per chiedere misericordia.

Continuava a fumare senza accorgersi del tempo passare così velocemente, infatti a farglielo notare furono le ombre posarsi sul volto addormentato di Jungkook, così rilassato e tranquillo, così dolce e tenero.

Era impensabile come fosse diventanto così negligente negli ultimi giorni, non che non l'avesse realizzato, l'aveva notato, infatti, combatteva con se stesso, tra sentimenti contrastanti di negatività e positività, non sapeva cosa fare.

Allontanarlo? O tenerlo vicino?

Era una domanda importante per lui e questo lo faceva sentire frustrato e irrequieto.

Ogni minuto che passava senza avere una risposta era sempre peggio.

Il telefono di Taehyung suonò riportandolo alla reltà, aveva appena ricevuto il "tanto" aspettato messaggio da parte del suo amico rosso.

Jimin

Domani sera a casa mia, la via già la sai, verso le 21.30/22.00, non ti presentare senza regalo come l'anno scorso.. altrimenti non esitarò a buttarti fuori.

Taehyung ridacchiò facendo svegliare anche Jungkook che piano alzò la testa stiracchiandosi.

Quella sera, i due lasciarono quell'edifico abbandonato insieme, separandosi in seguito per prendere le rispettive strade di casa.

Fight For → TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora