Dopo quello scontro ravvicinato, Jungkook ne aveva avuto abbastanza del maggiore e delle sue stronzate per quella sera.Infondo era una festa, era andato lì per festeggiare, non certo per fare da babysitter all'altro mezzo ubriaco, ma per quanto volesse lasciarlo perdere e tornare a divertirsi, non riusciva a smettere di pensare che il maggiore avrebbe potuto farsi male o che, peggio ancora, qualcuno avrebbe potuto fargli male.
Fu così che, dopo numerose lagne da parte del maggiore, Jungkook riuscì a caricarselo in spalla e a tirarlo fuori da quella casa, ritrovandosi alle 2 di notte a fargli d'autista senza neanche avere una meta.
"WHAT IS LOVE BABY DON'T HURT ME! DON'T HURT ME! NO MORE" Erano più di 10 minuti che il maggiore continuava a cantare, per non dire urlare.
"BABY DON'T HURT ME! DON'T HURT ME! NO MORE" Ormai le orecchie del più piccolo imploravano sanguinanti pietà, non ce la faceva più.
"WHAT IS LOVE"
"YEAH"
"I DON'T KNOW WHY YOU'RE NOT FAIR" Taehyung si girò bruscamente verso il guidatore per poi allungare il braccio e puntargli il dito contro.
"I GIVE YOU MY LOVE" Il maggiore gli saltò addosso, mettendogli un braccio al collo e strizzandogli con la mano le guance, a detta sua, così carine, facendo rischiare a Jungkook di sbandare
"BUT YOU DON'T CARE" Gli urlò nell'orecchio per poi tirargli uno spintone e allontanarsi.
"SO WHAT IS RIGHT AND WHAT IS WRONG?" Continuò a squarciagola.
"WHAT IS LOVE" Taehyung sferrò un'acuto che fece impallidire le orecchie del minore che a quel punto, inchiodò senza preavviso, facendo partire in avanti il maggiore, che tirò una testata micidiale al cruscotto.
"Cazzo puttana!" Il maggiore indietreggiò tenendosi la fronte con le mani per il dolore allucinante che lo aveva colpito.
"Hai fottutamente finito?!" Gli urlò contro il minore, ormai incazzato nero.
"Mi hai stancato" urlò.
"Sono le tre di notte, cristo!"
"Mi hai fatto venire un mal di testa assurdo! E mi hai quasi fatto sbandare! Per Dio Taehyung!" Diede un pugno al volante.
Dopo la sfuriata di Jungkook nella macchina regnò il silenzio più assoluto per il resto del viaggio.
Se bene Taehyung volesse fargli molte domande, decise che forse mantenere il silenzio in quel momento sarebbe stato meglio, così, non disse neanche una parola.
Dopo una decina di minuti in cui nessuno aveva fiatato, il maggiore prese coraggio
"Jungkook" pronunciò il nome dell'altro così piano che per un momento credette di non essersi neanche fatto sentire.
"Hm?"
"Dove stiamo andando?" gli chiese annoiato
"A casa mia"
"Ah va ben— Cosa?!" Si tirò su di scatto realizzando cosa aveva appena detto il minore "Io non voglio venire a casa tua!"
"Ah perché tu credi che io ti ci porti volentieri a casa mia" sboffò stizzito.
"Bé non ti ho chiesto io di portarmici!" Taehyung incrociò le braccia al petto, imbronciandosi.
"Almeno posso accendermi una cazzo di sigaretta?" chiese il maggiore, avendo però come risposta soltanto un cenno negativo con la testa.
Dopo quello la macchina venne di nuovo inghiottita da un silenzio straziante.
Il maggiore non ce la faceva più a stare chiuso lì dentro, voleva assolutamente scendere.
Per fortuna, Taehyung, riuscì ad intravedere infondo alla strada, molti palazzi e grattacieli, più si avvicinavano più il maggiore si sentiva l'ansia.
Jungkook accostò al marciapiede parcheggiando proprio davanti all'entrata di un palazzo enorme, si slacciò la cintura.
"Scendi" disse al maggiore prima di aprire lo sportello e scendere richiudendolo con molta grazie, sapete, ci teneva molto alla sua macchina.
Dopo essersi accertato che il maggiore fosse sceso dalla macchina la chiuse con il telecomando, incamminandosi verso la grande porta vetrata dell'edificio, ad un certo punto sentì un urlo dietro di lui.
"ENTRO PRIMA IO!!" venne superato dalla figura di Taehyung in corsa verso la porta.
"Aspetta stai attent—" cercò di afferrargli la maglietta e fermarlo ma ormai era tardi, Taehyung era andato dritto contro la porta vetrata, sbattendoci la faccia sopra cadendo poi con il culo a terra.
Jungkook cercò di metterci tutta la sua volontà per non ridere, ma era umano anche lui, e con una scena del genere, specialmente con protagonista Taehyung, non poteva resistere, infatti lasciò andare una di quelle risate di gusto con un pizzico di soddisfazione.
"Ma cosa ridi?! Aiutami piuttosto!" Cercò di rialzarsi slittando però sul pavimento e cadendo di nuovo, facendo soltanto aumentare di più le risate del minore "Stupido dongsang" borbottò tra se e se il maggiore, incrociando le braccia al petto.
"Dai aspetta, ti aiuto" Il minore, con ancora un ghigno disegnato sul volto, si avvicinò piano all'altro, chinandosi con il busto in avanti, lo prese da sotto le braccia e lo tirò a se, alzandolo e facendolo finire stretto fra le sue braccia, che non avevano intenzione di lasciarlo.
"Tutto bene?" Chiese il minore, ridacchiando ancora un po', a pochi centimetri dal volto del maggiore.
"Uhm s-si" Taehyung si allontanò subito dall'altro abbassando poi la testa per l'imbarazzo, aveva fatto proprio una bella figura di merda.
Il minore vedendolo a disagio, molto delicatamente allungò la mano verso quella del maggiore, afferrandola dolcemente.
"Andiamo a casa" disse cercando di sembrare il più confortevole possibile, la cosa non gli si addiceva, ma ci avrebbe provato comunque.
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Fight For → Taekook
FanfictionTaehyung ha sempre saputo tenere alta la guardia, ma questo era prima di conoscere Jungkook. "Se fossi stato in te, non l'avrei lasciato andare. L'avrei finito invece di minacciarlo" "Questa è la differenza tra te e me, non è così?" ⓒ codeking