18→ monday

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Era lunedì, questo significava che erano passati due giorni dalla fatidica festa di Jimin, che per precisare, Taehyung non ricordava assolutamente.

Erano passati due giorni da quando si era svegliato in casa altrui, più precisamente nel letto di qualcun'altro, con vestiti non suoi, che poi aveva scoperto essere di Jeon Jungkook.

Il ragazzo infatti ricordava bene come si era sentito stretto al cuore appena aveva visto il minore appallottolato su se stesso sul divano, senza neanche una coperta, mentre lui era bello comodo su un letto pieno di cuscini e coperte che non erano sue.

Preso dal panico il maggiore si era affrettato a rimettersi i suoi vestiti e a lasciare la casa il più in fretta possibile, però, non prima di aver coperto il corpo del minore, ormai freddo, con due coperte prese da sopra il letto.

Aveva ancora molte domande senza risposta che gli riempivano i pensieri, per esempio, come c'era finito a casa di Jeon Jungkook, oppure, perché aveva un grosso livido sulla natica destra e un livido sulla parte sinistra della fronte, entrambi notati mentre si stava rimettendo i suoi vestiti.

"Yah! Mi stai ascoltando?" Fu la frase che lo tirò fuori dai suoi pensieri, riportandolo alla realtà.

"Si.." sospirerò titubante Taehyung, tirando il busto avanti per appoggiare la testa alla superficie lisca del tavolo da pranzo.

"Ah! Ora dovrò ricominciare" si lamentò il suo amico

"Scusami Jimin" si scusò Taehyung, senza però alzare la testa.

"Non importa, mi stavo solo lamentando di questo succo schifoso" disse tranquillo Jimin "Piuttosto, tu cos'hai?"

"Che intendi" Taehyung si rimise composto poggiando di nuovo il busto solo chienale della sedia

"Sei strano, c'è qualcosa che non va?" chiese premuroso Jimin guardando attentamente l'amico.

"No, solo stanco" disse tranquillo Taehyung.

"Vado al bagno" lentamente si alzò dal suo posto, prese lo zaino da terra e se lo mise in spalla, iniziando ad incamminarsi verso l'uscita della mensa.

"Vuoi che ti accompagni?" chiese Jimin non tutto sicuro sulle condizioni del suo amico.

"Tranquillo sopravviverò" ridacchiò senza fermarsi.

Il bagno era vuoto quando entrò dirigendosi verso i lavandini, aprì l'acqua per bagnarsi i polsi e la fronte.

Cercava di rilassarsi, ma il tentativo fu invano, non si sentiva per niente meglio, anzi, la situazione peggiorò quando dallo specchio riuscì ad intravedere una figura fin troppo conosciuta entrare nel bagno.

Questa non ci voleva.

Fight For → TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora