capitolo 6

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Dopo quel bacio, tutto è cambiato radicalmente.

Al mattino mi sveglio con la voglia di vivere, che avevo perso per il genio con la macrocefala - mi chiedo come stiano adesso insieme, probabilmente se la spassano - ogni giorno è migliore con lui al mio fianco.

Mancano due giorni alla fine della settimana, dunque alla fine della vacanza. Ho paura, non lo nego. Non so cosa sarà di noi una volta arrivati a Las Vegas. Vorrei poter essere sicura e dire che tutto andrà bene, ma non ne ho la certezza purtroppo. Abbiamo deciso che oggi discuteremo delle eventuali problematiche una volta tornati a casa.

Sono nel letto, con la pancia in su e sopra le mani incrociate, con un piede fuori dal letto che cerca freschezza e la testa piena di pensieri.

Scendo, ed è già lì. Comincio a sospettare che stia in spiaggia a dormire, per il semplice fatto che a qualunque ora io arrivi, lui è già sotto l'ombrellone.

<<Jack!>>

Questa volta, sono io che mi faccio coraggio con la prima parola.

<<Diana, già qui?>>

<<Sono venuta presto, oggi è la giornata delle problematiche-post-mare ricordi?>>

Momento di silenzio. E' logico che non se lo ricorda, è un maschio.

<<Si, certo, inizia tu.>>

Ecco bene, questa non  ci voleva.Mi prendo dieci secondi per riflettere con la scusa della sabbia che scotta, dunque il tempo in cui tolgo i piedi, li pulisco e li metto sul telo, mi deve bastare per introdurre una conversazione seria.

<<Ok, allora: importantissima è l'età. Tu stai per finire gli studi, mentre io sono a metà. Ho paura che questi anni possano essere un ostacolo tra noi, capisci?>>

Lo guardo e percepisco che non sta capendo.

<<Ok, mi spiego meglio. Tu puoi pretendere una famiglia, perchè sei già un adulto, io sono ancora una ragazzina, so che dentro è come se non lo fossi, ma a tutti gli effetti l'anagrafe dice così. Tocca a te>>

Lui mi ha fissato per tutto il tempo, con un sorrisetto da adolescente idiota, che decisamente non sopporto.

<<Allora, per quanto riguarda me, di problematiche non ce ne sono.>>

<<Come fai a dirlo? Ce ne sono mille>>

<<No, Diana, non ce ne sono. Viviamo nella stessa città, la tua strada è parallela alla mia, potremo vivere una vita stupenda, insieme. Ti prometto che staremo insieme fino alla morte. Io da te non me ne vado. Aspetteremo i tuoi diciotto anni e con calma penseremo a crearci una famiglia. Voglio passare il resto della mia vita con te, Diana, amo te>>

Dopo questo suo discorso. Mi sento di tacere. Tacere e sorridere. Perchè in fondo è vero, vere problematiche non ci sono.

<<Jack>>

<<Dimmi>>

<<Ti amo>>

Urla il nostro nome sopra le ondeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora