Capitolo quattro

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"Va bene, allora ho capito che non provate felicità" si arrese "La tristezza?" domandò e io e Camila lo guardammo con un sopracciglio alzato non sapendo realmente cosa significasse quella parola che il dizionario non spiegava abbastanza bene da farmi venire un pensiero vago della sensazione "Vi cade una banana a terra, come vi sentite?" cercò di semplificare le cose e io e lei gli rivolsimo l'attenzione.
"Ne compro un'altra" dicemmo contemporaneamente io e Camila e quest'ultima mi guardò con un sopracciglio alzato come se fosse l'unica specie del mondo e aveva trovato un suo simile.
Lo psicologo sospirò.
"Quindi non provate la felicità e nemmeno la tristezza ma provate la rabbia?" domandò.
"Solo per la razionalità" dissi.
"Perché ti porta rabbia la razionalità?"
"Perché voi umani non la capite e mi fate arrabbiare" dissi.
"Anche per me" disse Camila.
"Bene... quindi provate emozioni solo per la razionalità" prese appunti "Vi siete mai sentite emozionate per qualcosa?"
"La razionalità" dicemmo io e Camila contemporaneamente.
"Adoro quando riesco a risolvere diversi problemi di Geometria di livello difficile" dissi "Mi sento emozi... emozionata(?)" mi sentivo strana a comprendere il vero significato di quella emozione.
"Oh, quindi provate l'emozione e la rabbia!" era euforico.
"Solo per la razionalità" precisammo io e Camila e lo psicologo sospirò.
"La tristezza e la felicità non la provate?" domandò.
"No" rispondemmo.
"Nemmeno per la razionalità?"
"No"
"Avete mai provato l'amore?" domandò.
Perchè tutti gli psicologi mi fanno questa stupida domanda?
Il mio sguardo incuriosito cadde sulla mora che mi guardò a sua volta.
"Tu lo hai mai provato?" domandò. Forse sperava che anche in questo io fossi davvero simile a lei, no, ma che dico, la speranza non la provano le bambole.
"No, tu lo hai provato?" eppure visti speranza in me, si dice così, vero? Oppure mi sto confondendo con qualche altra emozione?
"Nemmeno"
"Credete nella speranza?" domandò.
"È come credere che qualcuno che sia morto possa resuscitare" disse Camila.
"Intendi dire che sia una cosa impossibile?" domandò lo psicologo continuando a prendere appunti.
"Sì" disse Camila.
"Allora perché le hai domandato se avesse provato l'amore?" il suo sguardo sembrava investigatore.
"Volevo vedere se fosse davvero simile a me" disse seccamente.
"Tu ci speravi, vero? Eppure non è stata una speranza inutile perché anche lei non ha provato quell'emozione. La razionalità non ha sempre ragione"
"La razionalità ha sempre ragione invece" disse.
Per un attimo mi sentì confusa.
Quella discussuone mi stava fottendo il cervello.
"Non ho davvero motivo di aggrapparmi nella speranza di una persona simile a me" disse freddamente e in quel momento sentì qualcosa di strano al petto. Qualcosa mai sentito. Cos'era esattamente? Non riuscì a spiegarmelo.
"Tristezza?" domandò l'uomo, puntando il suo sguardo sul mio.
"Indifferenza" risposi.
Mentì. Non era indifferenza.
Quella fu la prima volta in cui mentì.
Lui mi sorrise, come se avesse compreso abbastanza, ma cosa avrebbe dovuto capire?
Il mio sguardo cadde accidentaente sul pavimento e sentì gli occhi di Camila puntati su di me.
"Sensi di colpa?" domandò a Camila.
"No" rispose seccamente.
Alzai il viso e Camila mi guardò per qualche secondo, sembrava che mi stesse sfidando ad una guerra sottintesa dove vinceva solo chi fosse la più razionale.
In quel momento, quando i nostri sguardi di sfida si incontrarono giurai di sentire un'altra emozione : odio.
Io non avevo mai provato l'odio, perché in questo momento sì?
Perché sto provando odio? Forse perché ho trovato qualcuno intelligente quanto me? Forse perché ho paura? No aspettate, cos'è la paura? Perché sto usando quell'aggettivo? Non so cos'è la paura.
L'odio è quando senti una strana sensazone che ti dice che quella persona dovrebbe sparire dalla tua vista? Perché forse lo sto provando anch'io.
"Avete mai provato l'odio?" domandò lo psicologo e l'espressione di Camila si ammorbidì.
"Mai" disse Camila.
Errato.
Bugiarda.
"Nemmeno io"
Quel giorno fu la prima volta in cuì mentì, in cui provai odio e forse tristezza ma ero ancora troppo inesperta su quelle cose per comprendere davvero ciò che stessi provando.
Ma ero convinta che Camila avesse sentito le mie stesse emozioni.
Io avevo provato l'odio, la menzogna, la paura, la speranza, la confusione e la tristezza.
Camila cosa aveva provato? Scommetterei che lei avesse provato un'altra emozione in più : i sensi di colpa.
Camila si era sentita in colpa? Secondo me sì e secondo me... provò anche lei per la prima volta tutte le emozioni che provai io quel giorno.

The doll ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora