Dopo circa una decina di minuti decisi di uscire dala mia stanza ed in quel momento mia madre mi notò e mi fermò.
"Come stai?" mi domandò.
"Una merda" risposi, continuando a camminare per prendere un sacco nero di immondizia vuoto.
Non mi preoccupai di capire cosa esprimesse la sua espressione e andai in camera mia.
Sembravi frettolosa e sinceramente non capì appieno quel mio improvviso cambiamento ma sapevo che avrebbe fatto bene a me.
"Che fai?" domandò, vedendomi aprire l'armadio.
"Butto" dissi semplicemente, scendendo tutte le scatole di puzzle e mia madre mi fermò.
"Stai scherzando?" era stupita.
La guardai per un attimo con serietà e lei sospirò.
"Va bene"
Mi lasciò il permesso di buttare tutto ciò che volevo buttare, cioè tutto ciò che riguardava la razionalità.
Buttai i libri di algebra, geometria, aritmetica e chimica. Buttai tutte le scatole di puzzle e i giochi che si occupavano di aumentare il mio senso di logica e memoria. Buttai tutti i soprammobili
Quando misi tutto nel sacco uscì da casa e andai a buttare il sacco d'immondizia in un bidone della spazzatura.
Mentre camminai verso casa vidi il mio vicino, come si chiamava... Shawn, ecco. Mia madre mi aveva detto varie volte che voleva uscire con me ma ovviamente io non provando nulla per nessuno rifiutai ogni suo regalo e suo invito.
Quando mi vide sorrise. Era sul cortile con un pallone da calcio. Io ripagai il suo sorriso e vidi che i suoi occhi luccicarono per la felicità.
Ritornai a casa e controllai il mio portafoglio.
"Camila, non capisco, cosa stai facendo?" io non l'ascoltai e uscì da casa verso un negozio a pochi passi.
Ero stupita di me stessa per quanto fossi frettolosa quel pomeriggio.
"Avete carta adesiva per mobili?" domandai e la ragazza annuì.
"Che colore? Abbiamo nero, rosso-"
"Voglio l'arcobaleno" dissi e lei alzò le sopracciglia.
"Non so se l'abbiamo..." controllò gli scaffali finchè non trovò la carta adesiva che cercavo.
"Esattamente questa" confutai "Me ne dia la quantità necessaria pe decorare la stanza"
Lei annuì e pagai alla cassa.
Me ne andai salutandola con un sorriso e andai verso un altro negozio di fronte che vendeva articoli per la casa che erano molto carini.
Presi vari soprammobili colorati e pagai prima di ritornare a casa.
"Camila cosa stai facendo?" mia madre provò a chiedere spiegazioni ed io decisi di dargliele quando entrai in camera.
"Voglio cambiare vita" dissi "Mi sono stancata" ero fredda "Fanculo alla razionalità. Mi sono stancata".
Dopo ciò posizionai i soprammobili, tra cui uno di quelli era un arcobaleno che si accendeva e mi faceva luce di notte.
"È tutto così..." provò a spiegarsi ma non trovò le parole.
"Colorato" dissi al suo posto e lei annuì.
"Mamma, mi aiuti, per favore?" domandai con così tanta cortesia e confidenza che lei sorrise vedendo il mio cambiamento.
"Cosa devo fare?" si avvicinò alle buste a terra con dentro ciòp che avevo comprato.
"Mi devi aiutare con la carta adesiva"
Lauren mi aveva dato la spinta per cambiarmi. Mi aveva fatto innamorare della sua irrazionalità, dei suoi occhi verdi, del modo in cui mi guardava e delle poche volte che era irrazionale, ma dovevo cambiare del tutto. Volevo riiniziare senza avere la logica attorno a me. Volevo riiniziare senza pensare all'irrazionalità di Lauren.
Fanculo alle sue labbra.
Era impossibile pensare ai suoi baci ma dovevo riiniziare.
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The doll ➳ Camren
Fanfic"Lauren fin dalla nascita non ha alcun sentimento verso nessuno, non ride, non piange, non sorride ma parla. All'inizio potrebbe sembrare che sia una persona come le altre ma non ha alcun sentimento e nessun interesse se non per la razionalità. la...