"Sì, Lauren?" domandò ed io mi alzai con furia dal lettino, buttando il dizionario sul letto.
"Lauren?" mi richiamò Camila, forse per preoccupazione ma io non risposi ed uscì dalla stanza sbattendo la porta.Camila pov's
Feci per alzarmi ma lo psicologo mi fece segno di sedermi.
"Stai ferma" disse "Lasciala da sola" continuò "Le passerà" mi sorrise ed io fissai la porta che pochi secondi fa era stata chiusa da Lauren con furia. Mi morsi il labbro inferiore con agitazione e sospirai.
"Sei preoccupata?" domandò ed io poggiai la mia attenzione su di lui.
"No" dissi frettolosamente.
"Allora perché vuoi andare da lei?" domandò ed io sbuffai rumorosamente.
"Smettila di fare queste domande" dissi seccamente. Io riuscivo a trattenere la calma, non come Lauren.
"Ti portano fastidio? Ho per caso detto qualcosa che possa toccarti in qualche modo?" il suo tono ero tranquillo mentre scriveva qualcosa sul suo block note e ciò mi fece arrabbiare di più ma cercai di non darlo a capire.
"No" dissi.
"Perché volevi seguirla?" domandò.
"Smettila!" urlai ma lui non si scompose.
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"Ho detto di smetterla!" mi alzai e lo stesso fece lui, solo che mi bloccò l'uscita.
Sentivo il cuore accellerare e la vista appannarsi.
"Fammi uscire" pregai "Ti prego"
Lui sgranò gli occhi per la sorpresa, forse per avermi vista in quello stato.
"Che hai?" domandò.
Iniziai a sentire caldo mentre vedevo doppio e sentivo allo stesso modo.
"Ho bisogno di uscire" dissi con furia.
Lui aprì la porta, lasciandomi campo libero e giurai di averlo visto sorridere con soddisfazione.
Uscì dalla stanza con difficoltà a causa del giramento di testa.
Vidi Lauren in lontananza che parlava con una persona che presumì fosse mia madre.
La donna disse qualcosa a Lauren e quest'ultima corse verso di me.
"Camila?" domandò "Che hai? Sembri confusa"
Io non riuscì a rispondere e lei mi spinse contro le sue braccia, forse per farmi sentire meglio.
Mi sta abbracciando?
Mi accarezzò i capelli e sfiorò il mio collo con le sue morbide dita.
Sentì il mio cuore accellerare notevolmente ma in qualche modo non volevo staccarmi dal suo corpo, ma mi consolai pensando che fossi troppo debole per farlo.
"Va tutto bene?" domandò.
"Ti odio" dissi, come se quella frase rispondesse alla sua domanda, ma in qualche modo le due frasi avevano senso insieme.
La mia vista si appannò così tanto da non farmi più vedere nulla.*
"Sembra che i suoi sintomi siano gli stessi che siano capitati a te" sentì una voce familiare parlare ed io aprì gli occhi, anche se con difficoltà, e vidi Lauren parlare col dottore dell'altra volta.
"Si riprenderà, vero?" domandò Lauren con agitazione.
"Sì, senza dubbio" disse il dottore con un sorriso "Hai paura per lei?"
"Non ho paura" lessi nei suoi occhi la menzogna.
"Hey" dissi e Lauren e il dottore si voltarono.
Gli occhi di Lauren si illuminarono e non tardò ad avvicinarsi, mentre il dottore lasciò la stanza
"Dov'è mia madre?" domandai e lei si accomodò sulla sedia vicino al lettino.
"È con mia madre che si è ritirata circa due ore fa. Sembra che abbiamo deciso di fare a... amicizia" pronunciò quella parola come se finalmente avesse compreso la differenza dalle due parole e io sperai di sì, così magari lo avevbe spiegato anche a me un giorno, ma non in quel momento, non era il momento giusto.
"Meglio così" sorrisi e lei fece lo stesso.
"Come ti senti?" domandò.
"Bene" risposi sinceramente "Ho sete. Potresti prendermi una bottiglia d'acqua?"
Lei annuì e si alzò dalla sedia, uscendo dalla porta per andare sicuramente alle macchinette.
Arrivò qualche minuto dopo con ciò che le avevo chiesto.
"Grazie" dissi e lei sorrise.
"Prego" rispose.
STAI LEGGENDO
The doll ➳ Camren
Fanfiction"Lauren fin dalla nascita non ha alcun sentimento verso nessuno, non ride, non piange, non sorride ma parla. All'inizio potrebbe sembrare che sia una persona come le altre ma non ha alcun sentimento e nessun interesse se non per la razionalità. la...