"Fate largo!!!" la voce di Andrea seguita da un fragoroso tonfo fece girare di scatto le nostre teste nel su direzione.
"A chi arriva primo alla boa?" Propose Nick. "Non sai chi stato sfidando." Disse Andrea infine. "Sembra una cosa fra ragazzi. Io esco." Aggiunsi infine. " Ma no! Rimani. Non sai accettare di perdere?" "E che non vorrei umiliarvi." Risposi rompendo il contatto visivo che si era creato fra di noi e dirigendomi verso l'imbarcazione.
"Coccodè! Coccodè! Coccodè!" "Se proprio infantile." Urlai io ridacchiando.
Mi asciugai leggermente e raggiunsi Amber intenta a fare il tifo per il suo innamorato. "Ti comporti già da fidanzatina?" "Sono nata per questo." Rispose lei senza smettere di battere le mani sopra la testa e ricominciando a fare degli urletti di incoraggiamento. "Se non hai più alta aspirazione dissi io sorridendole."
Mi guardo storto per un attimo ma dopodiché torno alla sfida.
Andrea gli stava proprio facendo un culo.
"Ti ho fatto vincere perché c'erano testimoni." Disse Nick salendo sulla barca e dirigendosi verso un telo mare. "Se ti fa sentire meglio pensarla così..." Disse Andrea che invece stava fermo con un braccio attorno al fianco Amber. Erano proprio una bella coppia.
Dopo poco Andrea sussurrò qualcosa ad Amber, al che lei fece un risolino e insieme si diressero verso il divanetto sul quale erano stati anche prima.
Decidendo di lasciargli la giusta privacy mi diressi verso il divanetto opposto r mi sdraiai.
Sentivo il sole che picchiava sulla pelle, le piccole onde infrangersi sulla barca e il lento oscillare di questa.
Era tutto così perfetto. "Ehy!"
Troppo perfetto.
"Ehy. Qualche problema?" Chiesi a nick mettendomi a sedere.
"Nessuno, ma ci hanno interrotto mentre parlavamo." Disse prendendo posto accanto a me. "E poi non mi va di stare con i piccioncini." Aggiunse infine.
"Bhe, di cosa volevi parlare?" Domandai spostando gli occhiali sopra la testa e trovando una posizione più comoda in cui mettermi.
"Magari del fatto che potremmo uscire insieme uno di questi giorni."
Rimasi per un attimo senza parole. Poi scuotendo leggermente la testa aggiunsi: "No grazie."
"Perché?" Chiese lui ridendo e, di conseguenza, facendosi spuntare una simpatica fossetta.
Era semplicemente meraviglioso.
Riacquistai la mia concentrazione e gli risposi.
"Senza offesa ma non so nulla di te, e per quel poco che ti conosco sembri un tipo con secondi scopi." "Primo: mi sono offeso. E secondo: cosa vorresti sapere di me che ti dimostri che ragazzo sono?" Lo guardai per un po' e capii che la domanda non era retorica. Voleva davvero che gli chiedessi qualcosa. "Bhe non so cosa chiederti così su due piedi."
"Bene allora comincio io con le domande." Rispose Nick appena termiai la frase. "Hai detto che fai danza. Di che tipo?" Mi sorprese il tono quasi serio in cui me lo chiese. "Contemporanea di coppia." "Anche mio fratello la fa." Aggiunse lui sorridendomi. "Quanti anni ha tuo fratello?" "18, un in meno di me." Pensai a quanto fosse bello avere un fratello e quale fosse il legame unico che li univa. "Devi avere un bellissimo rapporto con lui, soprattutto considerando la poca differenza d'età."
Le mie parole provocarono una grande risata da parte di Nick, cosa che mi confuse. "Proprio no." Mi rispose fra una risata e l'altra. "Non parlo con quello stronzetto da quasi tre anni." Rimasi a bocca aperta. "Come puoi non parlare più con tuo fratello?!" Replicai ancora scioccata. "Come fai a parlare ancora con tuo fratello dopo che ti ha rubato la ragazza che amavi." Disse continuando a sorridere nonostante un velo di tristezza gli fosse calato sul volto.
Non sapendo cosa rispondere alla sua ultima affermazione cercai di cambiare argomento.
"Allora... hai diciannove anni quindi devi andare all'università, quale hai scelto?" "Devo fare ancora un anno di liceo perché quest'anno l'ho passato viaggiando in giro per il mondo. Sono stato in Thailandia e Giappone per alcuni e poi ho girato quasi tutta l'Africa." "Quindi mentre io stavo a scuola a sgobbare tu ti sei fatto un bel giretto." Disse facendo la finta arrabbiata. "La prossima volta giuro che ti porterò con me." Disse sorridendo. "Sarà meglio." Risposi sorridendo a mia volta.
Alle mie parole Nick si avvicino un po' troppo alla mia faccia cominciando in seguito ad accarezzarmi il labbro inferiore. Mi trovai completamente paralizzata da quel gesto. "Comunque pensavo di andare alla upenn." Disse senza abbandonare la posizione che aveva preso. "In Pennsylvania." "È lì che abito." "Anche io." Dissi con un filo di voce. "Lo so." Non feci in tempo a chiedere come facesse a saperlo perché le sue labbra adesso si trovavano a due centimetri dalle mie e la cosa mi mandò completamente in tilt.
Il suo respiro passò dalle sue labbra alle mie.
Ci volle un attimo perché mi perdessi in quegli occhi così freddi e in contemporanea così caldi.
'Concentrazione, concentrazione, concentrazione.'
"Wow! Sono già le 5! Dovremmo tornare indietro!" Dissi voltandomi a guardare l'orologio completamente rossa in faccia.
Nick a quel punto si alzò ridacchiando e allontanadosi.
Pochi minuti dopo la barca era di nuovo al porto ma la mia faccia aveva ancora il colore di un pomodoro.
"Eccoci arrivati." Disse Nick porgendomi una mano per aiutarmi a scendere. "Contenta?" Mi sussurrò all'orecchio facendo aumentare l'intesita del rosso sulla mia faccia.
Angolo dell'autrice:
Scusate se ci ho messo tanto a pubblicare questa volta ma non ho trovato molto tempo. Mi scuso molto anche perché non è molto lungo. Adesso proverò a pubblicare più spesso.
Se vi è piaciuto lasciate una ★ e tanti commenti.
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That Summer
RomanceIvy Jackson, americana neo diciottenne, decide di partire per l'estate prima del suo ultimo anno come liceale in compagnia della sua migliore amica nonché coinquilina Amber Collins. La metà del loro viaggio è la splendida e vivace isola di Capri. Qu...