𝑪𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 𝒔𝒆𝒗𝒆𝒏

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Siamo appena arrivati nella casa in cui vive Renjun, anzi direi che sia una vera e propria villa. E' letteralmente enorme, ha un giardino colmo di fiori variopinti, dai più semplici ai più affascinanti, dai tulipani alle ortensie. Ci sono diversi alberi dal fusto robusto, le cui foglie sono di un verde vivo, ancora splendente e speranzoso. C'è un'altalena appesa ad un ciliegio, e sto immaginando di essere ancora un bambino, di essere trasportato dal vento ad ogni spinta di mia madre, giovane e piena di vita. Vorrei davvero tornare bambino, quando tutto sembrava essere così meraviglioso e semplice, mia madre sarebbe ancora con me poi. Mi ascolterebbe come ha sempre fatto, mi aiuterebbe se mi trovassi in difficoltà e mi amerebbe come nessun altro. Mi manca infinitamente tanto. Dopo la sua scomparsa, ho smesso di credere ad ogni cosa: alle persone, alle amicizie, all'amore, alla vita. Vorrei averle teso non solo una mano, ma tutto il braccio, per salvarla. Ero solo un bambino, in fin dei conti; cosa avrei mai potuto fare? Non si può aiutare qualcuno che non si capisce nel profondo, ma in ogni caso non me lo perdonerò mai.
" Hey hyung entriamo! " - sono troppo distratto dai miei pensieri per rispondere, continuo a pensare alla mia amata madre.
" Taeyong! Ci sei?? "
" Mh? Oh, sì, ci sono. " - Renjun sta aprendo la porta d'ingresso che è di un legno molto chiaro, la spalanca completamente lasciandomi modo di entrare e poter ammirare quell'abitazione in tutta la sua bellezza; appena varcata quella soglia vedo una grande scalinata in marmo con delle ringhiere che si attorcigliano le une alle altre creando dei fiori, ricordano il giardino per il quale sono appena passato. Sulla destra c'è un grande divano in finta pelle di un rosso scarlatto ed un grande televisore sicuramente costosissimo è stato fissato alla parete. Dal lato opposto c'è un appendi abiti che raffigura una donna, mette un pò di soggezione ma mi piace proprio per la sua particolarità. Appesi ai muri ci sono tanti quadri, copie di alcuni molto famosi, altri invece non so chi li abbia fatti; sono davvero bellissimi, i colori sono vivaci e risvegliano dentro di me qualcosa che non so spiegare.
" Questo quadro di chi è? "
" Questo? L'ho dipinto io, in verità, ma non mi piace tanto! Mia madre è fissata ed appende quelli che realizzo io, uff. " - non sembra essere convinto del risultato ottenuto in quei dipinti e si sta auto-giudicando nel modo sbagliato, secondo me.
" E' meraviglioso, invece. "
" Lo pensi davvero? "
" Pensi che te lo direi per farti un contentino? "
" No signore. " - sbaglio, o mi ha appena chiamato signore??
" Signore? " - gli lancio un'occhiatina maliziosa, per cercare di farlo imbarazzare.
" Mi è sfuggito e non so il perché... " - le sue guance si sono colorate di un rosa molto accentuato, proprio come speravo. Mi viene voglia di riempirlo di baci... Che stai pensando Taeyong!
" Sei rosso. "
" Non prendermi in giro, me ne sono reso conto da solo uff... " - l'espressione sul suo delicato viso tramuta in un broncio tenerissimo.
" Ops, baby. "
" Scemo, andiamo in camera mia. " - riprende la mia mano, che aveva precedentemente lasciato quando sono entrato nella villa, stringendola davvero molto forte così tanto che una strana sensazione invade il mio stomaco; non capisco cosa significhi ma mi sta bene ugualmente.
La sua camera da letto è il triplo più grande della mia ed ha un letto ad una piazza e mezza al centro, le lenzuola sono bianche ed il piumone - che sembra essere morbidissimo - è color rosa antico, proprio come le pareti che ci circondano. Sembra di essere nella stanza di una ragazza, anzi no di una principessa kk. Sopra ci sono diversi cuscini ed un peluche di un orsacchiotto. Accanto al letto c'è un comodino molto grazioso dello stesso legno chiaro del portone.
" Sembra la camera di una principessa, Renjun. "
" Mi piacciono i colori pastello, shh. " - accetto la sua richiesta di starmene in silenzio e lo vedo sedersi sul materasso del "paradiso dei sogni", come lo chiamava mia madre. Io invece mi dedico all'esplorazione dell'ambiente, sono piuttosto curioso. Questo ragazzino ha un armadio come il mio... No, sbagliavo, è una cabina armadio dalle dimensioni esagerate, ha più vestiti che capelli! E' tutto ordinato per gradazione di colore e questo particolare mi salta subito all'occhio, è una cosa che adoro. Mi rilassa. Ha anche una scrivania, ma per mia fortuna anche io ne ho una! Solo ora mi accorgo che sul pavimento c'è un grande tappeto circolare color indaco, prende quasi tutta la stanza.
" Hyung perché non ti siedi accanto a me, invece di perlustrare camera mia? "
" Oh, sì. " - mi siedo anche io lì, e come credevo il copriletto è sofficissimo. Deve essere un tipo a cui piacciono le cose dolci e morbide.
" Allora, fammi pure vedere cos'ha fatto tua sorella. " - tolgo la giacca e sfilo la t-shirt che ho addosso, rimanendo così a petto nudo davanti ai suoi occhi. La sua espressione cambia immediatamente, ma non sembra rattristato per le bende ed i cerotti, piuttosto sembra nervoso a tal punto da mordere il suo labbro inferiore con insistenza.
" Non capisco cosa voglia significare la tua faccia. "
" NULLA! Ehm, perché hai tutti quei cerotti e quelle bende? "
" Mia sorella mi ha inciso con un coltellino svizzero... " - ho paura che si spaventi e che si metta a piangere, o peggio che mi cacci di casa... E comunque viene a me da piangere ed urlare, tutto questo mio raccontare non mi fa stare meglio, anzi mi fa rivivere ogni cosa e sento un peso troppo difficile da sopportare sulle spalle, ho paura di venir schiacciato.
" Spero che tu stia scherzando... " - il mio viso si fa più cupo e colmo di tristezza, mi limito a scuotere la testa per poi abbassarla, dato che gli occhi si stanno riempiendo di lacrime. Ti prego Taeyong, non piangere ancora.
" Hey " - alza il mio volto e poggia le mani sulle mie guance accarezzandole - " Mi dispiace molto, hyung... E' doloroso tutto questo, non credo che te lo meriti, nonostante il caratteraccio che hai. "
" Il caratteraccio... E' venuto col tempo. Non ero così, prima. " - una lacrima si lascia trasportare dalle emozioni che sto provando, sono un miscuglio di rabbia e tristezza: odio sentirmi così, odio sentire tutto e basta.
" Taeyong... Non piangere, mh? Ti aiuterò! Non puoi vivere così. " - asciuga quella lacrima con il pollice, passandolo sopra con delicatezza.
" Non è vivere il mio... Fa tutto così schifo... " - altre lacrime arrivano ad inondare le mie gote pallide, quasi cineree, facendomi sembrare solo un debole che si piange addosso. Vorrei essere come Renjun, lui è sempre così sorridente e solare.
" No, ti prego... Vieni qui. " - mi stringe in un abbraccio accarezzandomi la schiena ed io ricambio, poi nascondo il mio volto nell'incavo del suo collo e piango più forte, lasciando sfuggire dei singhiozzi. Il suo gesto mi sta scaldando dentro, nel cuore. Mi fa sentire accettato e compreso, un pò come mi sento con Yuta ed è davvero strano.
" Andrà tutto bene, hyung. Ci sono io da oggi in poi! E anche se sono un pò piccolo ti proteggerò, te lo prometto. " - non posso credere che stia dicendo delle cose così belle a me che l'ho trattato anche male. Si stacca dall'abbraccio e mi guarda dritto negli occhi sorridendo dolcemente; i suoi sono piccini e luminosi, sprigionano molta energia e bontà. Credo di essermi perso ad osservarli, a cercare di vedere qualcosa dentro di essi, quando involontariamente il mio sguardo cade sulle sue labbra - che sono di un rosa intenso - e senza rendermene conto poso un leggero bacio su di esse, come se mi stessero chiamando. Renjun mi scosta via con lentezza, come se non volesse farlo davvero.
" Taeyong... Non posso... " - ho ascoltato le sue parole ma il mio cuore ha fatto finta di non aver sentito nulla; riprendo a baciarlo stavolta con fogacia, trasportato da un sentimento che non riesco a spiegarmi. Renjun non rifiuta e mi lascia giocare con la sua lingua che sa di dolce, per questo la sto succhiando tanto forte. Non appena mi stacco dal bacio lo sento ansimare sulle mie labbra, così gliene lascio un ultimo.
" Taeyong... "
" Mi dispiace Renjun, non so cosa mi sia preso. "
" E' stato bellissimo. "
" Pensavo mi avresti fatto una sfuriata. "
" Dovrei, ma non posso mentirti, è stato davvero fantastico... E' stato intenso. "
" Perché dovresti? "
" Perché... Vedi mh, sono fidanzato se così si può dire... "
" Oh, capisco. " - non speravo in una risposta del genere, avrebbe dovuto respingermi invece di farmi provare quelle sensazioni inspiegabili.
" Ora mi sento in colpa... "
" Non succederà di nuovo, dimentica. "
" Ma... Non si può, è stato troppo bello... "
" Ne vuoi un altro, quindi? "
" Sì... "

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Hello everyone! Questo capitolo è probabilmente il mio preferito, fino ad ora. E a voi quale piace di più? Scrivetelo nei commenti! E POI E' ARRIVATO IL VERO INIZIO AWHICHCOA ok sto sclerando perché sono bellissimi loro due insieme e BASTA buona lettura! 



𝑪𝒂𝒏 𝑰 𝒃𝒆 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒔𝒐𝒐𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈? - Taeyong x Renjun fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora