𝑪𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 𝒆𝒍𝒆𝒗𝒆𝒏

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Pov's Taeyong

" Non voglio più vederti " quella frase rimbomba nella mia testa distruggendomi. Sento delle fitte arrivarmi dritte al cuore ogni volta che il mio cervello ripete quelle quattro parole.
Non torno nella mia casa, perché solo il pensiero di incontrare Yoona mi mette ancora più angoscia addosso. E allora cammino, cammino, cammino per chissà dove senza dare attenzione alle automobili che passano, senza accorgermi che sto piangendo quasi disperato davanti alla gente che mi passa accanto. Sono davvero tanto penoso? Mi asciugo il viso con le mani, cercando di sembrare il meno ridicolo possibile. Perché mi sento così incredibilmente triste? Come se avessero preso il mio cuore e l'avessero calpestato. Mi sono affezionato troppo a qualcuno che in realtà preferisce un altro e come sempre, sono io a rimetterci. O forse... Renjun non vuole più parlarmi perché ho picchiato quel Jeno, o come cazzo si chiama. Però, non capisco, lo ha chiamato 'puttana' e lo ha schiaffeggiato! Dovrebbe solamente ringraziarmi! E poi cosa cazzo sono io per Renjun? Quando quello lo ha accusato di tradimento il moccioso gli ha detto che non lo stava tradendo quando invece lo stava facendo, e con me! Io non ci capisco più niente, ho sbagliato tutto. Non avrei dovuto avvicinarmi ad uno stupido ragazzino che non sa cosa vuole dalla vita, fanculo.
Di lì a poco c'è un grande parco: il prato è verde e la rugiada lo inumidisce rendendolo quasi brillante, le panchine in legno non sono molto rovinate o scritte, gli alberi sempre verdi contornano la rete che delimita lo spazio mentre altri, che iniziano già a perdere il fogliame, sono sparsi qua e là. Mi siedo su una di quelle panchine ed estraendo dallo zaino il pacchetto di sigarette da cui ne prendo una, inizio a fumare cercando di alleviare il dolore ed il nervosismo, quando vedo con la coda dell'occhio posizionarsi accanto a me un ragazzo: il suo viso è magro, i suoi occhi sono scuri ma luminosi, i capelli ben sistemati di colore castano, le sue labbra non troppo carnose sono rosate e un po' mangiucchiate. Non gli do molta attenzione, continuo ad aspirare il fumo con fare nervoso.
" Posso fare un tiro? " - mi chiede all'improvviso, dopo alcuni minuti. Lo guardo stranito, ma poi fregandomene gli passo la sigaretta. Aspira anche lui e poi si rivolge di nuovo a me.
" Thanks bro. " - me la ripassa sorridendo appena.
" Sei Taeyong, vero? "
" Sì, come fai a saperlo? "
" Ti sei fatto una canna o cosa? I tuoi occhi sono veramente tanto rossi. "
" Magari. Comunque dimmi come fai a conoscere il mio nome. "
" E cosa ti è successo? "
" Non voglio parlarne. E sei un maleducato, devi rispondere alla mia domanda. " - gli dico con voce seria e convinta; saperlo sembra essere l'unica di cui mi importi in quell'istante.
" Perché no? " - quanto è insistente questo, sono già di pessimo umore.
" Cosa cazzo ti interessa, ah? "
" Per caso, hai pianto? "
" Facilmente intuibile, vero? Fanculo. " - mi alzo da lì e faccio per andarmene, ma mi prende per un polso.
" Non te ne andare. "
" Lasciami. " - gli dico in cagnesco.
" È per Renjun, non è così? "- mi chiedo come faccia a conoscere anche il ragazzino, ma non dico niente, mi lascio cadere di nuovo sulla panchina; nella mia testa si fa tutto così oscuro e dentro è tutto freddo. Penso di essere letteralmente distrutto, mi sono lasciato fregare da un bambino? Eppure, è così, la risposta è che lui mi ha stregato. Il suo grande tenero cuore mi sta facendo dannare, io lo voglio. Voglio avere il suo affetto, le sue rassicurazioni, le sue labbra, il suo corpo, il suo cuore. Sono completamente immerso nei miei pensieri, Mark mi scuote vedendo che una lacrima riga il mio volto, come una stella cadente che attraversa il firmamento.
" Bro, cos'è successo con lui? "
" È tanto importante sapere i cazzi miei? "
" Renjun è il mio migliore amico, e mi ha parlato di te, anche perché non fa altro che questo. " - stupito dalle sue parole, mi giro a guardarlo.
" Non pensavo mi riservasse i suoi pensieri e le sue chiacchiere. "
" Lo fa eccome, bro. " - il suo cellulare squilla e subito lo estrae dalla tasca del giaccone per rispondere.
" Ren.. Frena frena frena. Cos'è successo? -- Jeno? Cosa?? STAI SCHERZANDO??? Dammi due minuti... " - riattacca la chiamata e mi guarda sconvolto e anche molto arrabbiato.
" Che cazzo hai fatto, eh? " - mi dice subito dopo portando entrambe le mani sul suo capo stringendo i suoi capelli bruni.
" Quello che andava fatto. "
" Picchiare a sangue qualcuno? Andava fatto?? Pensavo quasi fosse una buona idea far allontanare Renjun da Jeno, ma l'unico da cui deve farlo è da te. "
" Già, tutti si allontanano da me. Io sono un mostro, dopotutto. " - abbasso lo sguardo e sorrido amaramente cercando di trattenere altre lacrime che colmano i miei occhi spenti. Decido di farmi forza rigettandole indietro e mi incammino verso l'uscita del parco, con lo zaino poggiato su una spalla. Mark non mi ferma, ed è meglio così.

𝑪𝒂𝒏 𝑰 𝒃𝒆 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒔𝒐𝒐𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈? - Taeyong x Renjun fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora