" TAEYOOONG SVEGLIATI, E' TARDI! " - quella rompiscatole di mia sorella urla per svegliarmi, ma io come ogni altra mattina non voglio proprio ascoltarla, così ficco la testa sotto il cuscino per attutire lo stridore delle sue urla e continuo a dormire fino a quando non viene a tirarmi per i capelli. E infatti dopo qualche minuto mi ritrovo le sue manacce sulla schiena che mi scuotono neanche fossi un albero di mele.
" TAEYOOONG SEI GIA' IN RITARDO PER IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA, MA VUOI SVEGLIARTI DORMIGLIONE??? "
" Che ore sono? " - rispondo con un filo di voce e lei agitandosi ancora di più mi tira due schiaffoni sul sedere.
" AHIA, GUARDA CHE NON E' UN CUSCINO! " - inizio ad urlare anch'io oramai.
" Vedi di alzarti, o ti do molti altri di questi, Taeyong " - mi guarda maliziosa nei miei piccoli occhi addormentati facendomi rabbrividire. Mia sorella è una persona piuttosto violenta.
Esce dalla camera fortunatamente e tirandomi su mi stiracchio e sbadiglio. Ero davvero molto stanco perché la sera prima avevo passato molto tempo davanti al pc a cercare un lavoro, che mi serviva di certo, nonostante andassi ancora a scuola.
Mi alzo dal letto e mi vesto velocemente con la divisa scolastica lasciando la camicia sbottonata di un paio di bottoni, poi vado al bagno per rinfrescare il viso, lavarmi i denti e sistemare i capelli per come potevo, anche se ogni volta erano più scompigliati del giorno precedente. Prendo lo zaino che era praticamente vuoto, dato che dentro c'era solo un piccolo quaderno ed un astuccio, e scendo le scale di fretta e furia perché di lì a qualche minuto sarebbe passato il mio autobus per la scuola e se lo avessi perso mia sorella mi avrebbe fatto letteralmente a pezzi.
" Ciao Yoona! " - la saluto ed esco di casa sbattendo la porta per poi correre fino alla fermata, e alcuni secondi dopo l'auto si ferma davanti ai miei occhi.
" Che fortuna, ah." - dico sottovoce mentre salgo sul mezzo di trasporto. Cerco un posto libero e appena ne trovo uno vado a sedermi e come ogni volta posiziono il mio zaino sul sedile accanto per non avere nessuno vicino, cosa che odio profondamente. Estraggo le cuffiette ed il mio cellulare da una delle tasche della giacchetta ed ascolto della buona musica perdendomi nei miei confusi pensieri, fino a quando una mano tocca la mia spalla all'improvviso riportandomi alla realtà.
" Scusa... Posso sedermi qui accanto a te? " - mi chiede il ragazzino, che a detta mia sembra proprio un poppante.
" Non c'è un altro posto in giro?? " - rispondo infastidito dalla sua domanda.
" Mh, no... Scusami, mi dispiace averti disturbato... "
" Mi hai interrotto mentre ascoltavo la mia canzone preferita, non ti scuso moccioso. "
" Perciò non posso sedermi qui? " - mi guarda mortificato e pieno di imbarazzo.
" E va bene siediti, ma non rompere. "
" Posso almeno presentarmi? "
" Chi se ne frega di chi sei, resti un moccioso con o senza il tuo nome. "
" Ma... Volevo solo essere educato, ma okay, non ti chiederò più nulla... Taeyong, giusto? " - dice leggendo il mio nome sullo zaino e facendomi spalancare gli occhi.
" Come sai il mio nome, ah? "
" L'ho semplicemente letto sul tuo zaino, scemo. "
" Scemo ci sarai, moccioso. " - lui ride ed io mi innervosisco maggiormente, così sposto lo zaino dal sedile e lo poggio a terra davanti ai miei piedi e poi prendendolo per un polso lo faccio sedere con la forza.
" Ahi, guarda che potevo sedermi da solo! "
" Non mi sembra, dato che non fai altro che ridere. "
" Ridere è una delle cose migliori della nostra vita, dovresti ridere di più anche tu. "
" Non è importante farlo per me, anzi, meno lo faccio meglio sto. "
" Ora ti faccio il solletico e vediamo! "
" Non ci provare o ti rompo. " - non faccio in tempo a pronunciare queste parole che inizia a pizzicare i miei fianchi generando in me una risata davvero fragorosa, ed io odio anche questa.
" SMETTILA, BRUTTO MOCCIOSO. STA FERMOOO! " - nonostante le mie grida, che oltretutto attirarono l'attenzione di tutti, il ragazzino non smette di solleticarmi e decido così di pestargli un piede con forza.
" Ouch, perché mi fai sempre male?? "
" Perché sei un rompi palle. " - mi lascia stare tirando su il piede dolorante e mettendo su un piccolo broncio. Lo osservo con la coda dell'occhio per qualche minuto e poi torno a farmi gli affari miei.
Dopo un quarto d'ora arrivo a scuola e scendo dal bus continuando ad ascoltare la mia amata musica e senza fare attenzione inizio ad attraversare la strada e proprio quando un'automobile sta per mettermi sotto quello stupido moccioso mi tira per la giacca verso di sé, salvandomi la vita che però io non voglio.
" Cosa fai? Saresti potuto morire! "
" Magari... " - abbasso lo sguardo e mi perdo nel desiderio di morte. Tra di noi c'è solo silenzio, lui mi guarda perché sento il suo sguardo su di me.
" Perché vuoi morire? "
" Non ho detto questo, e poi cosa cazzo te ne importa, scusa? "
" Non mi piacciono le persone tristi, tutto qui. "
" Allora sta' alla larga da me, non sono tuo amico e tu non sei il mio e sinceramente è meglio così, non sono amico dei poppanti. " - Lo guardo freddamente in volto e vedo i suoi occhi pieni di tristezza, come se lo avessi ferito e non credo di averlo fatto, sinceramente. Si allontana da me a passo svelto proprio come gli avevo ordinato ed io mi sento tremendamente sollevato.
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Hi people! Questo è il primo capitolo della storia, spero che vi piaccia e che vi piacciano quelli seguenti, ho tante idee e mi auguro di poter aggiornare la storia con velocità! E soprattutto, mi auguro che questa ship mai vista vi appassioni come appassiona me anche se sembra quasi pedofilia... AHAHA!
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𝑪𝒂𝒏 𝑰 𝒃𝒆 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒔𝒐𝒐𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈? - Taeyong x Renjun fanfiction.
Hayran KurguTaeyong e Renjun, il primo di ventuno anni ed il secondo di soli sedici. Taeyong è un ragazzo sregolato e pieno di dolori, Renjun colmo di sogni e speranze vede tutto con positività. Riuscirà il ragazzino a comprendere Taeyong e a dargli sollievo? ...