Una rivale imbattibile

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Lo aspetto sotto il portico, come pattuito.
È leggermente in ritardo, ma lo è sempre stato. La puntualità non è un tratto di Caronte.

Osservo attentamente i cottage, ansiosa di vedere la sua porta aprirsi, nonostante le luci siano spente. Ho preparato anche del cibo, non essendo riuscita a dormire dalla troppa emozione.

Aver appianato i contrasti è stata fonte di sollievo per entrambi. Mi sento ancora in colpa per aver instaurato una relazione con un uomo sposato, tuttavia, la parte sentimentale di me ha preso il sopravvento.

Vengo distratta dal rumore di una macchina che sta entrando nella proprietà. Chi mai potrà essere a quest'ora? Di certo non i lavoranti, essendo sabato. Il fine settimana è libero, per i nostri operai che devono tornare alle loro famiglie.
Un altro gesto molto apprezzato dai dipendenti.

La macchina si ferma a poca distanza da dove sono io, così posso vederlo scendere.

«Car?» Gli vado incontro.

«Ciao, biscottino. Scusa il ritardo, sono tornato a casa a prendere le mie cose e... qualcos'altro».
Mi lascia nel mistero.

«Sei tornato a casa?» Non mi capacito.
Come posso non essermene accorta?

«Sì, dovevo parlare con Sam. Le ho detto che voglio il divorzio e che intendo avviare le pratiche quanto prima» mi fa una carezza, io mi sciolgo.

«Ne sei sicuro?» So che tipo è, ma voglio comunque che sia certo della scelta fatta, anche se il mio cuore gioisce.

«Min, ti ho amata per tutta la vita, credi che davvero possa avere remore o ripensamenti? Non è così, te lo garantisco. Ma dovrai vedertela con una rivale imbattibile».

Non dubito; Samara ci darà del filo da torcere e con ragione. Le ho portato via il marito.
Fossi ne suoi panni non agirei differentemente.

Lui fa dietrofront e si abbassa sul sedile posteriore della sua auto, armeggiando con qualcosa che è coperta alla mia vista.
Torna da me, sogghignando, stringendo qualcosa nelle possenti braccia.

«Ti darà pane per i denti, piccola» asserisce, per poi tirare fuori qualcosa da sotto la maglietta.
Emetto uno strillo, iniziando a ridere come una matta.

«Santo cielo, è meravigliosa! Come si chiama?» Indago.

«È giunto il momento di fare le dovute presentazioni: tesoro, lei è Nutella. Nut, lei è l'amore della mia vita, Minerva».

La dolce gattina color cioccolato inizia a fare le fusa, strofinando il capino sul mio petto.

«È semplicemente meravigliosa!
Che nome, poi: Nutella è bellissimo e le si addice; dolce e gustosa come quella crema».

«È la mia fedele compagna. L'ho trovata pochi giorni prima di venire qui. In un vicolo, vittima di alcuni bambini crudeli.
L'ho portata via con me e da allora è la mia piccolina. Sono contento che ti piaccia, sai quanto amo gli animali, come te del resto. Avevo paura che non avresti gradito una così bella rivale» scherza, accarezzandola.

«Se tutte le mie rivali fossero così, sarebbe una gioia. Ho sempre amato i gatti, checché se ne dica di loro, non è vero che sono opportunisti! Ma sentila, come fa le fusa».

«È una furbetta di prima categoria. Va bene se la portiamo con noi in gita?» Domanda.

«Certo, ma non sei stanco? Non hai dormito affatto, possiamo rimandare» credo sia esausto.

«No, non sono stanco per niente. Posso comunque fare un pisolino più tardi» lo dice in un modo che fa intendere tutt'altro.

«Va bene, come vuoi tu. Forza, signorina, ti faccio conoscere un po' del mio mondo. E quando sarai pronta, il mio migliore amico: Thunder».

SIAE. The Choice. SU Pubblicato 07/07/2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora