Mi scuso in anticipo per lo stile di scrittura, ma la storia è stata scritta nel 2018 e avevo quattordici anni, è vero ho fatto qualche piccola revisione ma il modo di scrivere l'ho lasciato invariato per ricordo e affetto della me più piccola. Spero vi piaccia lo stesso e buona lettura!
Corri Marinette, corri!
Pensò la ragazza mentre correva verso la scuola.
La franco-cinese arrivò davanti all'edificio scolastico.
L'orologio segnò le otto e venti.
Marinette sospirò sconsolata. I capelli bluastri legati in due codini erano completamente scombinati.
Aveva il fiato corto.
Era madida di sudore.
Ma nonostante la lunga corsa, non era riuscita ad arrivare prima.
Aprì il suo borsellino rosa e ne uscì il suo kwami Tikki.
La piccola coccinella era scoraggiata quanto la ragazza. Prima che potesse dire qualsiasi cosa Marinette la interruppe.
"È la terza volta di fila che arrivo così tardi a lezione per combattere le akuma."
"Non è colpa tua, Marinette..." tentò di consolarla Tikki.
Marinette scosse la testa.
"Ma tutti pensano che lo sia."
Salì di malavoglia i gradini dell'edificio e si diresse verso la sua aula.
Chiusa ovviamente.
Marinette si avvicinò titubante alla porta.
"Coraggio, bussa!" la esortò la kwami prima di sparire nel borsellino.
La ragazza si fece forza e bussò. Poi entrò.
Erano tutti seduti ai loro banchi mentre seguivano la lezione. Ma appena entrò tutti gli sguardi si puntarono su di lei.
La professoressa la guardò accigliata.
"Signorina Dupein-Cheng, le pare l'ora di arrivare in classe?!"
"M-mi scusi prof... è che..."
"Non accetto scuse, questa scena si sta ripetendo troppe volte!" disse la professoressa prima di liquidarla.
Marinette si sentì le gambe molli ed era rossa per la vergogna. Al terzo banco c'era il suo adoratissimo Adrien, il ragazzo di cui aveva sempre avuto una cotta e che da poco era diventato il suo ragazzo.Non faccio altro che deluderlo... Marinette non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia. Ma se lo avesse fatto si sarebbe resa conto che anche lui era un po' in affanno per essere arrivato di corsa poco prima di lei, chissà come mai...
Si sedette al secondo banco accanto alla sua migliore amica Alya.
"Marinette! Anche oggi sei arrivata tardissimo! Si può sapere che ti sta succedendo?!"
Ma Alya stavolta non sembrò semplicemente scherzosa alle orecchie di Marinette, ma piuttosto seccata.Perfetto. Ho fatto innervosire la prof e Alya, ho fatto una figuraccia davanti a tutta la classe ma soprattutto davanti ad Adrien! Cosa può succedere di peggio?!
"Oh Marinette! Sei davvero un disastro! Non riesco a capire perché siano tutti così clementi con te!"
Chloè Bourgeoise. La ragazza più popolare della scuola. La figlia del sindaco. La ragazza che Marinette non poteva proprio sopportare. Infatti la ignorò, ma sentì le sue parole crudeli come pugnalate nello stomaco.
Ha ragione, sono veramente un disastro...
Verso ora di pranzo non riuscì ad affrontare Alya. Non aveva parlato con lei durante tutte le lezioni. La vide che chiacchierava con Nino, il suo ragazzo.
Beh, almeno lei è felice.
Si diresse da sola verso la biblioteca scolastica.
Superò uno scaffale pieno di libri. Dietro c'era un tavolo.
Seduto c'era un ragazzo dai capelli biondi con gli occhi verde chiaro intento a leggere.
Le labbra di Marinette si dischiusero in un sorriso.
"Adrien!"
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Miraculous: storie di Ladybug e Queen Bee
RomanceSi chiamava "Mai più Marinette!" e ora ho iniziato ad aggiungere il sequel "Puoi farcela Chloè!" Dal testo di Mai più Marinette! Ladybug! Ladybug! Sempre e solo Ladybug! QUANTO VORREI CHE LEI SPARISSE! Ma che sto dicendo... Come farebbe Parigi senza...