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'Bip bip', sento il cellulare vibrare nella tasca. Ho ricevuto un messaggio da Alba.

«Sono uscita di casa, arriverò fra 10 minuti. Spero che il bus sia puntuale questa volta.»

Butto il telefono sul letto. Mi siedo sulla sedia della scrivania e guardo fuori dalla finestra, che si affaccia sulla strada. Una macchina rossa, una macchina gialla, un furgoncino dei gelati (uh,che fame!), una signora con un cane, un barboncino per l'esattezza...(quanto vorrei un cane, peccato sia allergica!) Ehi, aspetta, quello è un autobus! Mi alzo di scatto e scendo al piano di sotto, aspettando di sentire il campanello suonare. Mi siedo sul divano, niente.
Mi alzo, prendo un'arancia e mentre la sbuccio guardo di tanto in tanto la porta, niente. Ci vuole così tanto per attraversare la strada?! Esco da casa in pantofole (intanto in quella via non c'è mai nessun ragazzo che passa), attraverso la strada e guardo gli orari del bus. Era proprio quello che Alba avrebbe dovuto prendere..
Corro in casa, salgo in camera e cerco il telefono. Lo trovo in mezzo alle coperte (devo ricordarmi di rifarmi il letto prima che arrivi mia madre!)

«Dove sei?»

Aspetto che visualizzi.
'Ultimo accesso: 10 minuti fa'.

Aspetto 10 minuti.
'Ultimo accesso: 20 minuti fa'

Magari le è finito l'internet. La chiamo.
'Numero inesistente'

Come? Ho sbagliato a digitare? Digito di nuovo il numero, controllando per tre volte che sia giusto (ormai lo so a memoria)
'Numero inesistente'

Tiro un lungo sospiro, mi sto iniziando ad agitare ma so che mi sto preoccupando per nulla! Chiamo sua madre.
Uno squillo, due squilli...Metto giù di colpo.
E se fosse andata a fare un salto dal suo ragazzo, Andrea? Sua madre non sa di lui, non voglio che lo scopra per colpa mia. Chiamo allora Andrea.

«Pronto?» che voce bella. Ho avuto sempre una cotta per lui ma è il ragazzo della mia migliore amica, non potrei mai fantasticare su di lui! Sento anche i suoi immancabili tre cani, che abbaiano in sottofondo. Sono così carini, peccato che appena mi avvicino il mio naso diventi rosso come il naso di Rudolph, la renna di Babbo Natale!

«Andrea, ciao! Sono Chiara. Alba è lì con te? Doveva venire a casa mia mezz'ora fa ma non riesco a rintracciarla.»

«No, mi dispiace. Hai provato a chiamare i suoi amici, i suoi genitori?»

Ora inizio a spaventarmi, sento il cuore battere forte. Alba non mi mentirebbe mai. Se doveva venire da me, veniva. Se aveva un impegno mi avrebbe avvertita.. Lo ringrazio, saluto e riattacco. Avevamo concordato di chiamare tutti i suoi conoscenti; nessuno l'aveva vista. Era giunto il momento più temuto: dovevamo chiamare i suoi genitori.
Uno squillo, tum tum tum (cuore, rilassati!)

...un altro squillo, tumtumtum. Mille pensieri mi giravano nella testa: magari il suo telefono si era scaricato ed è corsa in casa a caricarlo, perdendo il bus. Così mentre aspettava la corsa successiva, caricava il telefono a casa! Sembra molto ragionevole come ipotesi! Scommetto che è così!!

«Pronto?» è la voce di sua madre. Non voglio farla spaventare ma devo..

«Signora Olivetti, salve sono Chiara..ehm, Alba doveva venire a casa mia mezz'ora fa ma non si e presentata. È per caso lì a casa?»

«No..»

Vuoto. Sento il corpo abbandonarmi, mi butto sul divano..mi sento la nausea, ora vomito, me lo sento. Aspetto una risposta, una frase. In questo momento ho dimenticato come si parla, come usare la bocca.

«Chiamo la polizia!» sento nell'orecchio. Poi sento una voce maschile, probabilmente il padre di Alba. Sento confusione, poi riattaccano. Io continuo a guardare la porta. Magari sentirò il campanello suonare.

MISSING FRIEND.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora