Chi è lo youtuber?

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Dopo il suono della campanella, vengo travolta dall'orda di studenti ammassati giù all'ingresso; decido di incamminarmi verso l'ospedale della mia città, il pranzo può aspettare.
Prima passo in un supermercato: compro un sacchetto di cioccolatini Mars, i preferiti di Alba e un piccolo orsacchiotto di peluche, con un cuoricino che dice "Torna presto". Sento qualcuno arrivarmi alle spalle di fretta.

«Ciao Alex!» lo vedo con in mano un mazzo di rose gialle e rosa. Da sempre è stato un ragazzo educato, gentile..un vero cavaliere. È stato anche il mio ex. Ma alla fine siamo rimasti amici..e sembra funzionare. Forse. Non so, vederlo lì con le rose per una mia amica...mi piacciono quelle rose...forse è gelosia? Non lo so nemmeno io. Ci eravamo conosciuti il primo anno di superiore (era molto bello, alto con i capelli castani mossi e scompigliati e occhi verdi) e da quel momento siamo stati inseparabili. Il suo carattere dolce mi aveva conquistata: fino alla terza superiore siamo stati insieme. L'ho lasciato io alla fine dell'anno scorso. Non so perché..forse volevo provare nuove esperienze, sono giovane accidenti..non ero pronta per una relazione lunga tre anni! Però ora mi rendo conto di cosa ho perso.

«Ciao! Anche tu qui eh?»

Entriamo insieme in ascensore. Per fortuna c'è la musica di sottofondo: quel silenzio è imbarazzante. Alex si guarda alla specchio rimettendosi a posto i capelli..(che carino che è, perché l'ho lasciato??)
L'infermiere ci scorta verso la camera;

«Toc toc, ehi..» sussurro, non so se stia dormendo. Ci sediamo vicino al suo letto e iniziamo a raccontarle quello che succede a scuola

«..E così la prof. Bianchi aveva questa enorme gomma da masticare appiccicata dietro sulla gonna» racconta Alex ridendo.

«Allora, come stai?» le domando interessata.

«Bene, volete farmi anche voi le millemila domande che gli investigatori stamattina mi hanno fatto?» ride, sistemandosi uno dei fili che servono a controllare il battito cardiaco. Riprende dopo averci visto interessati

«Non ricordo nulla se è quello che volete sapere. Ricordo l'immagine di una panchina...e basta

Io vado dritta al punto, sapevo fin dall'inizio cosa chiederle

«Questa felpa è tua?» mi alzo e le indico la fel...aspetta dov'è la felpa?

«Quella rosa? L'hanno presa i detectives. Devono esaminarla per controllare se ci sono tracce di qualcosa, sei proprio interessata a quella felpa! La vuoi? Me l'aveva regalata Andrea ma non mi piace..mi sembra strano che io la indossassi venerdì pomeriggio, non la indossavo mai per uscire.»

Mi avvicino al letto;

«Ah sì, Andrea..È venuto a vederti?»

«Ehm, diciamo che prima che perdessi la memoria ricordo che non ci frequentavamo più rispetto a prima. Aspetta. Forse volevo lasciarlo..sì sono quasi sicura

Voglio parlare ma..c'è Alex. E se andasse a spifferare tutto? No dai, è Alex..mi posso fidare.

«E se ti dicessi che ho visto una felpa identica alla tua, quella che avevi comprato alla fiera degli youtubers a Los Angeles, quella rosa cipria, ricordi?»

«Dove l'hai vista?»

«A casa di Giada..»

«Beh l'avrà presa anche lei..Strano però, ricordo che quando l'avevo indossata una volta a scuola mi aveva chiesto chi fosse quello youtuber. Mi aveva chiesto quanto era costata e tutte cose strane..»  dice Alba pensierosa.

Giada era una ragazza arrivata l'anno scorso in classe nostra; aveva due anni in più di noi, infatti era stata bocciata due volte. Da subito eravamo diventate amiche nonostante fosse molto introversa e non amasse molto parlare della sua vita privata.

«E poi dobbiamo chiederci cosa ci facevi in edicola..dovevi andare a casa di Chiara, giusto? Dovevi forse comprare un biglietto del bus?» chiede Alex, interessato a partecipare anche lui a questa 'indagine'.

«Impossibile, ho l'abbonamento..»

«Però sei stata trovata con il tuo telefono ma con una sim nuova. Non è che sei andata in edicola a comprarne una..magari volevi andare via di casa e ora non te lo ricordi.» suggerisco io.

«Te l'avrei detto se volevo fuggire, lo sai Chià. No, non volevo fuggire, per le trentesima volta» Alba si butta sul cuscino.

Forse è meglio che andiamo. Il mio stomaco inizia a brontolare. Decidiamo di tornare a casa, Alex mi accompagna fino alla porta.

«Che giornate..sembra di essere un film vero?» scherza Alex. Si tocca i capelli, sembra nervoso.

Decido di tirare fuori in fretta le chiavi, non voglio stare lì ferma in imbarazzo per troppo tempo. Ci salutiamo ed entro a casa. Mi sembra di tornare indietro a due anni fa quando stavamo insieme: le farfalle nello stomaco, i sorrisi nel leggere i suoi messaggi, l'impazienza di riceverne di nuovi...ma che mi sta succedendo?

Devo concentrarmi su un'altra questione. Domani, domenica, andrò a casa di Giada..devo rubare quella felpa.

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