MISSING FRIEND.

koala sotto stupefacenti

Un altro giorno era iniziato. Guardo la sveglia,  8:37..Era domenica, potevo dormire di più. Chiudo gli occhi, cercando di riaddormentarmi.

Alex ieri mi aveva scritto..cosa succederà lunedì? Si avvicinerà per parlare? Chissà se mi ha risposto. Non ricordo nemmeno cosa gli ho scritto..magari sono stata troppo brusca! Gli riscriverò oggi.

Ah devo anche andare da Giada per quella maledetta felpa! Sono ormai ossessionata, non riesco a non avere sospetti su di lei..

Riapro gli occhi. È inutile, non riesco a dormire. Mi alzo, mi guardo allo specchio: un ammasso di capelli rossi mi copre la faccia. Tiro su un ciuffo..orrore! Un enorme brufolo, probabilmente da stress, mi è comparso sul naso. Inizia bene la giornata!

Mi vesto, guardo l'orologio. Ancora 10 minuti e parto direzione casa di Giada. Mi prendo uno zaino abbastanza grande per portare i libri per la ricerca. In realtà mi serve per nascondere la felpa rosa, dato che si accorgerebbe se andassi via con la sua felpa in mano...

Parto. Mille pensieri mi offuscano la mente; ho talmente tante cose a cui pensare che non mi accorgo di una radice sul marciapiede. Inciampo. Mi guardo in giro: per una volta nessuno aveva assistito a una mia figuraccia!

Dopo aver suonato a casa, Giada ed io iniziamo a studiare.

«Quindi, il pianeta Marte ha maggiore o minore massa della Luna?» dice Giada, mangiando il tappo della sua penna

Io non la sto ascoltando, continuo a guardare la porta della sua camera. Devo trovare una scusa

«Posso andare in bagno?»

«Certo, è di là a sinistra.» mi indica dalla parte opposta della sua camera.

"Accidenti". Mi dirigo verso il bagno; dopo essere entrata vedo una finestra aperta. Decido di tentare. Giada vive al primo piano quindi non è un'impresa suicida. Scendo dalla finestra, faccio un salto di un metro circa con l'agilità di un koala sotto stupefacenti e corro lungo il perimetro della casa.
"Oddio, spero che la finestra della camera sia aperta...altrimenti non so se riuscirò a risalire in bagno. L'unica altra possibilità sarà suonare alla porta fingendo di essere caduta dalla finestra..mmm poco credibile.
Sì! È aperta! Uso un secchio del giardino come scalino, metto una gamba e cerco di arrampicarmi agitando le braccia in alto. Sento una presenza dietro.

Mi giro, fin quanto la posizione assunta me lo garantisce, e vedo Alex con il suo cane a guinzaglio, mentre mi guarda lungo il marciapiede. Vedo dalla sua faccia che ha molte domande su quel che sta vedendo. Sta sorridendo. Grazie a dio, pensavo ce l'avesse con me dopo il messaggio.
Tento di staccare una mano dal davanzale per salutarlo, ma non voglio finire in ospedale con Alba. Decido quindi di sorridere e sussurrare "ciao" con quanto fiato mi è rimasto. Tento di dire "è complicato" ma sento le gambe cedere. Mi giro e continuo a salire. Alex ride e se ne va.
Mi rendo conto proprio ora del brufolo enorme sul naso..
Bene, se Alex prima aveva una cotta per me,  d'ora in poi non dovrò più preoccuparmene!

Entro. Cerco di fare il più piano possibile, apro il cassetto delle coperte e la trovo.
La famosa felpa rosa.
La prendo..un momento, lo zaino!
È appoggiato sul tavolo in cucina!
Decido quindi di nasconderla dietro l'albero del giardino, sperando che nessuno se ne accorga.

Rientro nel bagno, usando lo stesso secchio come ripiano e torno in cucina. Sono sporca di erba, di intonaco di muro e i capelli disordinati..Giada mi guarda come se fossi sopravvissuta a un attacco nella savana.

«Che ti è successo? Che hai fatto in bagno?»

Faccio un lungo respiro per riprendere fiato.

«Ehm..ho bisogno di correre sul posto per...ehm scaricare..» mi vergogno di quel che ho appena detto, ma non sono brava a inventare sotto pressione. Non per niente, mia mamma riusciva sempre a mettermi in punizione: non riuscivo mai a mentire se facevo qualcosa di sbagliato!

Giada mi guarda con uno sguardo di disgusto misto perplessità.

«Continuiamo?» dico sedendomi, esausta.

A pensarci dovrei iniziare palestra...