Pensieri inopportuni.

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Appena arrivo di nuovo all'ufficio di Yuu, mi capacito di cosa ho appena fatto.
Fisso lo schermo, ma la mia mente é da tutta altra parte . E finalmente mi rendo conto di qualcosa.
YG era piena di gente , apparsa come di colpo.
Sono sempre stato cosí , tendo a far scomparire le altre persone dalla mia concezione della realtá, come se fossero persone senza volto.
Ho cercato di trovare una soluzione a questo problema , sembra una maledizione , ma in alcuni casi é un vantaggio: ti risparmia un bel pò di problemi.
Se Yuu non mi ha visto, forse qualcun'altro l'ha fatto.
E se Yuu lo scopre di sicuro la nostra amicizia finirebbe.
Non sono venuto in Corea per rimorchiare.
Anche se lo devo ammettere, non mi dispiace per niente come si sono evolute le cose.
Inizio a farmi film mentali , quando entra Yuu nell'ufficio.
"Y/N dobbiamo parlare" mi dice .
Ok, mi ha sgamato.
"Dobbiamo liberarci di questo virus del cazzo di una buona volta, mi stanno rompendo i pezzo grossi e se non facciamo qualcosa mi cacciano a calci" esclama mentre cammina avanti e indietro.
"Non é cosí grave, dai sono riuscito a bloccare i trasferimenti , ora devo solo capire dove si trova questo server esterno" dico.
"Y/N forse non hai capito. Se mi cacciano in automático cacceranno anche te. E ciò significa niente piú Lisa per il resto della tua vita"
In quel momento il mio cuore smette di battere.
"Cosa intendi niente piú Lisa?"  gli chiedo mentre inizio a sudare freddo.
"Intendo che non potrai piú sbavarle dietro, ecco cosa intendo" Yuu risponde.
Tiro un sospiro di sollievo : "senti Yuu dammi un pó di tempo e ti risolvo il problema, se riesco ti riporto i dati persi.Ma devi lasciarmi lavorare"
"I capi mi hanno dato 24 ore" avvisa "questo 12 ore fa"
"Mi vuoi dire che ho solo 12 ore da ora per risolvere il problema???.E dirmelo prima no?"
urlo a Yuu.
Yuu risponde che gli avevano dato questo ultimatum quando parlava al telefono nel furgone , nel momento che io arrivai in Corea.
Non ho tempo da perdere, come sempre chiedo a Yuu di andarsene e cerco in tutti i modi di capire da dove proviene il famoso server esterno.
Le ore passano e non riesco ad uscirne , ha fatto un gran bel lavoro chiunque abbia progettato questo malware .
Sono troppo occupato e non mi accorgo che la porta dell'ufficio si apre.
Qualcuno si sta avvicinando e solo quando si trova a pochi centimetri da me capisco chi é entrato, o per essere piú precisi,entrata.
Muovo gli occhi verso l'entrata quando mi trovo a Jennie a pochi centimetri dalla faccia. Mi viene un colpo e cado all'indietro dalla sedia .
"Je..Jennie?"
"Mi conosci a quanto vedo" risponde lei.
"Che ci fai qui?......Comunque io sono Y/N, piacere di conoscerti" mi alzo e le porgo la mano per presentarmi.
"So perfettamente chi sei" risponde "Comunque non sono qui per fare amicizia con qualcuno come te"
L'ultima frase mi colpisce come una coltellata, ma riesco a riprendermi e le chiedo: "come mai tutto questo odio? Non mi conosci neanche."
"A quanto pare non c'é bisogno di conoscerti per capire che tipo di persona sei" dice lei.
"Ma si può sapere qual'é il tuo problema ?!"
"Ho parlato con Lisa e non la vedevo cosí contenta da anni ormai, non ha resistito e mi ha raccontato tutto quello che é successo nella zona fumatori, di come ti sei avvicinato e la hai baciata"
"É un problema forse?" rispondo con todo deciso.
"Senti ne ho avuto a che fare con persone come te , stranieri che vengono qui credendosi dei fighi e rimorchiandosi qualunque cosa si muova.
Lisa ha già sofferto troppo e non voglio che tu le faccia del male, non di nuovo" minaccia Jennie.
Le chiedo allora "Di nuovo? Se é la prima volta che la bacio....e comunque non sono venuto fino qui in Corea per rimorchiare . Ammetto di aver agito senza pensare ma il mio cuore mi diceva che dovevo farlo e per una volta nella mia vita ho deciso di ascoltarlo!" esclamo mentre mi avvicino a Jennie con un fare quasi minaccioso.
Jennie allora si allontana e si dirige verso la porta dell'ufficio.
Prima di varcare la soglia , si gira verso di me e dice , con tono anch'ella minaccioso : "Non so quale gioco tu stia giocando , ma spero che tu sia sincero con Lisa. Se la farai soffrire sappi che non avrai luogo nel mondo che ti possa nascondere da me , volevo solo avvisarti".
E con questa minaccia chiude la porta dell'ufficio alle sue spalle.

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