Il nostro viaggio

161 4 0
                                    

Quando arriviamo in aeroporto Nico prende le valige e si avvia verso il check-in e quando finiamo, ci sediamo su una sedia per aspettare che l'aereo parti.

Chiedo a Nico dove siamo diretti ma lui non mi dice nulla e io sono abbastanza preoccupata. Quando ci dicono che è ora di partire, ci alziamo e ci avviamo verso l'aereo. Nico mi dice che per me e per lui aveva prenotato in prima classe e io ne rimango stupita.

Entriamo in aereo e le hostess arrivano per fare i loro soliti discorsi e io rivolgo pochissima attenzione poiché sull'aereo ero salita tantissime volte quindi ormai questi discorsi li sapevo quasi a memoria.

Quando partiamo Nico mi stringe forte la mano e io appoggio la mia testa sulla sua spalla e lui appoggia la sua testa sulla mia.

Il viaggio è durato un bel po' però io ho ammazzato il tempo dormendo sulla spalla di Nico e lui lo stesso.

Quando è ora di scendere, Nico mi sveglia senza però dirmi dove siamo e io po guardo ancora abbastanza perplessa ma lui mi fa segno di stare tranquilla perché presto scoprirò dove siamo.

Appena arriviamo in albergo, Nico mi da appena il tempo di appoggiare le valige in camera che mi prende dal braccio e mi porta all'uscita. Mi obbliga a mettere una benda in modo da non vedere nulla e piano piano mi fa scendere le scale facendo attenzione a non farmi cadere.

Quando arriviamo all'uscita mi toglie la benda e non appena vedo cosa c'è davanti a me dalla mia bocca esce un urlo che Nico sente subito e non appena finisco di urlare Nico scoppia a ridere e mi guarda.

"Cos'è che ti fa così ridere eh?" dico mettendogli il broncio e lui ride ancora.

"Hai urlato come una pazza, se non ti avessi fermata io sarebbero arrivate le pattuglie di polizia e mi chiedi anche cosa ho da ridere?". A questo punto inizio a ridere anche io ma mentre rido mi prende dal braccio e mi fa salire nella limousine che si era parcheggiata davanti a noi.

Appena ci avviamo verso il ristorante Nico si decide a farmi sapere dove siamo e io attendo impaziente il nome della città.
Si gira verso di me e mi fa guardare fuori dal finestrino e quando guardo quasi svengo.

Guardo e trovo la scritta "Hollywood" sulla montagna.

Appena la vedo mi giro verso Nico.

"Nico ma sei pazzo?" dico con gli occhi spalancati e quasi piangendo.

"Si, di te" butta lì e io non posso far altro che abbracciarlo forte a me e accoccolarmi sul suo petto finché non arriviamo al ristorante.
Quando arriviamo mi porge la mano e mi aiuta a scendere dalla limousine e dice all'autista di accostare mentre noi facciamo ingresso.

Arrivati dentro mi fa segno di seguirlo verso l'ascensore però non ne capisco il motivo visto che i tavoli e il resto del ristorante erano al piano terra, subito dopo l'entrata.
Andiamo in ascensore e il tratto da far sembra abbastanza lungo.

"Piccola, non sai cosa ti farei, questo vestito mi provoca molto, forse anche troppo." appena pronuncia queste parole mi fiondo sulle sue labbra senza lasciarlo respirare e iniziamo a baciarci appassionatamente in ascensore.

Ad un certo punto sentiamo suonare la spia dell'ascensore e ci rendiamo conto di essere arrivati.
A questi punto Nico ride e si stacca da me lasciando le mie labbra e afferrando la mia mano e mi trascina fino al terrazzo, ma appena arriviamo io non trovo nulla di "emozionante" come mi aveva detto lui prima e ne rimango abbastanza perplessa.

Come se mi avesse letta nel pensiero, mi fa cenno di girare la testa e farmi guardare oltre il piccolo muro e non appena vedo ciò che si trova lì, mi giro verso di lui e lo bacio.

Only you. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora