Dopo pranzo, il giorno dopo mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.
-"Buongiorno carotina, mi hai sognato stanotte? Quando ci possiamo rincontrare?"
Alzo gli occhi al cielo. Noah.
Ma quanto è cretino?
-"Nei tuoi sogni. E lasciamo stare questa farsa, è una cattiva idea."
Rispondo, ma mi accorgo di star sorridendo mentre lo scrivo."Ma... gamberettina, inizio a pensare che tu non abbia coraggio. Paura di affezionarti?"
Io ho non ho paura.
-"No, torroncino. Quello non può capitare, fidati." Rispondo.
Chi si crede di essere? Mi scappa una risata.
-"Okay, cocomerina, come vuoi tu. Dove abiti?"
Ancora insiste? Scuoto la testa sorridendo.
-"Non te lo dico. Ma se oggi parliamo poi mi lascerai in pace?"
-"Certo nocciolina. I promise. Okay, vorrà dire che ti troverò io. A dopo."
Sollevò gli occhi al cielo.
-"🙄" invio. L'emoji perfetta per questa situazione.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Due ore dopo sento suonare il campanello. Vado ad aprire. Noah.
Spalanco gli occhi.
Fa un sorriso a trentadue denti e io richiudo subito la porta.
Mi ha trovato veramente. Come diamine ha fatto?
Cosa faccio?
Dai. Non posso lasciarlo fuori... ieri i miei genitori sono partiti di nuovo e Luke oggi è a casa di un suo amico, quindi... potrei farlo entrare.
Apro e faccio sbucare dalla porta socchiusa solo gli occhi.
<<Che maleducata, limoncina. Non si chiude la porta in faccia al tuo ragazzo.>>
<<Finto ragazzo. E non ci siamo neanche messi insieme per finta! Non ti pare esagerato venire addirittura a casa mia? Stai entrando troppo nella parte forse.>> Dico tutto molto in fretta, nascondendo che mi viene un po' da ridere però. Lui entra e richiude la porta dietro di sé.
<<E poi smetti di chiamarmi con questi... nomignoli.>>
<<Okay, puffettina. Almeno fai finta di essere felice di vedermi. Zac mi ha dato l'indirizzo>>
Sbuffo.
Zac fa un po' troppe cose.
Mi prende la guancia tra l'indice e il medio, la stritola un po' e mi sorride, gli si vedono le fossette. Io gli spettino i corti capelli un po' ricci. So che i maschi odiano quando gli si toccano i capelli.
<<Allora, dimmi com'è questo tuo grandioso piano per far ingelosire Liam... muoio dalla curiosità.>> dico sarcasticamente.
Indico le scale e saliamo per andare in camera mia. Ci mettiamo a sedere sul letto.
Mi metto a distanza.<<Questa di ritrovarsi su un letto sta diventando un'abitudine.>> Dice.
Rido e gli do una spinta sul braccio.<<Beh, quindi? Dobbiamo farci vedere in giro insieme il più possibile, no?>> Continua lui.
<<Che gioia.>> appoggio la testa alla testiera del letto.
<<Innanzitutto ho scoperto che ci sarà anche lui alla festa di Halloween nella nostra università.>> mi dice e io spalanco gli occhi.
<<A quanto pare... ho saputo che accompagna una... ragazza.>> questa parte la dice come se volesse indorare la pillola, ma non per questo fa meno male.
<<Wow... già... ha una ragazza?>> cerco di non far trasparire la delusione.
Abbasso lo sguardo e gioco con l'orlo del mio maglione.
<<Ehi, fidati. Faremo vedere a quel... cretino cosa si è perso.>> addolcisce un po' la voce.
Si avvicina e mi accarezza piano la guancia. Lo guardo e gli accenno un sorriso.
A volte sa essere dolce allora..Poi si stoppa, si schiarisce la voce e continua. <<Pensa che io mi dovrò travestire da qualcosa e farmi vedere in giro con te, zuccherino.>> cercando di farmi ridere.
Poi si alza e va ad esplorare la mia stanza. Prende in mano alcune cornici con delle mie foto da piccola.
<<Mi ero proprio immaginato la tua camera così, sai? Piena di quadri, colori, polaroid, lucine, libri, cd, dvd e... uh! Una chitarra.>> la prende e inizia a suonare qualche accordo.
<<Aspetta... anche tu sai suonare?>> Chiedo sorpresa.
<<Ovvio. Ero anche in una band.>>
Cosa?
<<Non ci credo. Ma è fantastico!>> non riesco a trattenere il mio entusiasmo.
Gli sorrido e lo guardo suonare.
Quando inizia a comporre una melodia, simile a "Superhero" di Lauv, impallidisco. Non ci posso credere che la conosce. Non è una canzone famosissima.
<<Non mi dire che conosci...>>
<<"Superhero"? Sì, ci sto in fissa da un po'. Sai, anche io mi sono lasciato da un po' di tempo con la mia ex ragazza. Mi fa pensare un po' a lei...>> rimango a bocca aperta.
<<Non ci credo. Questa canzone è tipo... la mia preferita.>> potrebbe sicuramente starmi più simpatico di prima.
<<Ti vedo molto... sopresa. Che c'è, non ti aspettavi che anche io avessi un cuore?>> smette di suonare per un momento.
<<Cosa? Oh, no no, solo che non me l'aspettavo, tutto qui..>> poi riprende.
Poi penso a quello che ha detto poco prima e interrompo il silenzio. <<Quindi questa situazione potrebbe fare comodo anche a te? La vuoi riconquistare... o no?>>
Lui abbassa lo sguardo.
<<Non so, forse è stato meglio così. Probabilmente non era quella giusta.>><<Ah capisco, allora meglio così. Cioè, mi dispiace ma... sicuramente troverai qualcuno.>>
Gli do una piccola pacca sulla spalla, mi guarda e... non so come decifrare il suo sguardo.
<<Sì... sicuramente>> continua.
Quando mi guarda con questi occhi, più addolciti, mi fa uno strano effetto, non so ancora decifrarlo.
So solo che sto iniziando ad arrossire e a sentirmi in imbarazzo, così distolgo lo sguardo, mi alzo e vado a prendere il mio quaderno degli accordi. Glielo mostro.
Continuiamo fino a sera a parlare di canzoni, cantanti, chitarre e mi faccio raccontare tutto sulla sua band.
Non me lo sarei mai aspettato.
Noah... l'ho proprio rivalutato. Anche lui ha una grande passione per la musica.
A volte è sorprendente come dopo una sola conversazione una persona possa cambiare velocemente ai tuoi occhi.
Mi rendo anche conto di non aver pensato quasi mai a Liam mentre ero con lui.
Sorrido. Penso che dopo oggi non mi sarà poi così difficile passare del tempo con lui.
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The Big Bubble
FanficAlexis ha diciannove anni. È ansiosa, quando è nervosa parla tanto, a volte anche troppo, e passerebbe le giornate a vedere serie tv e a suonare la sua amata chitarra. Ha una migliore amica supportiva, un fidanzato dolce, una bella famiglia, buoni v...