9.

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Dopo pranzo, il giorno dopo mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.

-"Buongiorno carotina, mi hai sognato stanotte? Quando ci possiamo rincontrare?"

Alzo gli occhi al cielo. Noah.

Ma quanto è cretino?

-"Nei tuoi sogni. E lasciamo stare questa farsa, è una cattiva idea."
Rispondo, ma mi accorgo di star sorridendo mentre lo scrivo.

"Ma... gamberettina, inizio a pensare che tu non abbia coraggio. Paura di affezionarti?" 

Io ho non ho paura.

-"No, torroncino. Quello non può capitare, fidati." Rispondo.

Chi si crede di essere? Mi scappa una risata.

-"Okay, cocomerina, come vuoi tu. Dove abiti?" 

Ancora insiste? Scuoto la testa sorridendo.

-"Non te lo dico. Ma se oggi parliamo poi mi lascerai in pace?"

-"Certo nocciolina. I promise. Okay, vorrà dire che ti troverò io. A dopo."

Sollevò gli occhi al cielo.

-"🙄" invio. L'emoji perfetta per questa situazione.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Due ore dopo sento suonare il campanello. Vado ad aprire. Noah.

Spalanco gli occhi.

Fa un sorriso a trentadue denti e io richiudo subito la porta.

Mi ha trovato veramente. Come diamine ha fatto?

Cosa faccio?

Dai. Non posso lasciarlo fuori... ieri i miei genitori sono partiti di nuovo e Luke oggi è a casa di un suo amico, quindi... potrei farlo entrare.

Apro e faccio sbucare dalla porta socchiusa solo gli occhi.

<<Che maleducata, limoncina. Non si chiude la porta in faccia al tuo ragazzo.>>

<<Finto ragazzo. E non ci siamo neanche messi insieme per finta! Non ti pare esagerato venire addirittura a casa mia? Stai entrando troppo nella parte forse.>> Dico tutto molto in fretta, nascondendo che mi viene un po' da ridere però. Lui entra e richiude la porta dietro di sé.

<<E poi smetti di chiamarmi con questi... nomignoli.>>

<<Okay, puffettina. Almeno fai finta di essere felice di vedermi. Zac mi ha dato l'indirizzo>>

Sbuffo.

Zac fa un po' troppe cose.

Mi prende la guancia tra l'indice e il medio, la stritola un po' e mi sorride, gli si vedono le fossette. Io gli spettino i corti capelli un po' ricci. So che i maschi odiano quando gli si toccano i capelli.

<<Allora, dimmi com'è questo tuo grandioso piano per far ingelosire Liam... muoio dalla curiosità.>> dico sarcasticamente.

Indico le scale e saliamo per andare in camera mia. Ci mettiamo a sedere sul letto.
Mi metto a distanza.

<<Questa di ritrovarsi su un letto sta diventando un'abitudine.>> Dice.
Rido e gli do una spinta sul braccio.

<<Beh, quindi? Dobbiamo farci vedere in giro insieme il più possibile, no?>> Continua lui.

<<Che gioia.>> appoggio la testa alla testiera del letto.

<<Innanzitutto ho scoperto che ci sarà anche lui alla festa di Halloween nella nostra università.>> mi dice e io spalanco gli occhi.

<<A quanto pare... ho saputo che accompagna una... ragazza.>> questa parte la dice come se volesse indorare la pillola, ma non per questo fa meno male.

<<Wow... già... ha una ragazza?>> cerco di non far trasparire la delusione.

Abbasso lo sguardo e gioco con l'orlo del mio maglione.

<<Ehi, fidati. Faremo vedere a quel... cretino cosa si è perso.>> addolcisce un po' la voce.
Si avvicina e mi accarezza piano la guancia. Lo guardo e gli accenno un sorriso.
A volte sa essere dolce allora..

Poi si stoppa, si schiarisce la voce e continua. <<Pensa che io mi dovrò travestire da qualcosa e farmi vedere in giro con te, zuccherino.>> cercando di farmi ridere.

Poi si alza e va ad esplorare la mia stanza. Prende in mano alcune cornici con delle mie foto da piccola.

<<Mi ero proprio immaginato la tua camera così, sai? Piena di quadri, colori, polaroid, lucine, libri, cd, dvd e... uh! Una chitarra.>> la prende e inizia a suonare qualche accordo.

<<Aspetta... anche tu sai suonare?>> Chiedo sorpresa.

<<Ovvio. Ero anche in una band.>>

Cosa?

<<Non ci credo. Ma è fantastico!>> non riesco a trattenere il mio entusiasmo.

Gli sorrido e lo guardo suonare.

Quando inizia a comporre una melodia, simile a "Superhero" di Lauv, impallidisco. Non ci posso credere che la conosce. Non è una canzone famosissima.

<<Non mi dire che conosci...>>

<<"Superhero"? Sì, ci sto in fissa da un po'. Sai, anche io mi sono lasciato da un po' di tempo con la mia ex ragazza. Mi fa pensare un po' a lei...>> rimango a bocca aperta.

<<Non ci credo. Questa canzone è tipo... la mia preferita.>> potrebbe sicuramente starmi più simpatico di prima.

<<Ti vedo molto... sopresa. Che c'è, non ti aspettavi che anche io avessi un cuore?>> smette di suonare per un momento.

<<Cosa? Oh, no no, solo che non me l'aspettavo, tutto qui..>> poi riprende.

Poi penso a quello che ha detto poco prima e interrompo il silenzio. <<Quindi questa situazione potrebbe fare comodo anche a te? La vuoi riconquistare... o no?>>

Lui abbassa lo sguardo.
<<Non so, forse è stato meglio così. Probabilmente non era quella giusta.>>

<<Ah capisco, allora meglio così. Cioè, mi dispiace ma... sicuramente troverai qualcuno.>>

Gli do una piccola pacca sulla spalla, mi guarda e... non so come decifrare il suo sguardo.

<<Sì... sicuramente>> continua.

Quando mi guarda con questi occhi, più addolciti, mi fa uno strano effetto, non so ancora decifrarlo.

So solo che sto iniziando ad arrossire e a sentirmi in imbarazzo, così distolgo lo sguardo, mi alzo e vado a prendere il mio quaderno degli accordi. Glielo mostro.

Continuiamo fino a sera a parlare di canzoni, cantanti, chitarre e mi faccio raccontare tutto sulla sua band.

Non me lo sarei mai aspettato.

Noah... l'ho proprio rivalutato. Anche lui ha una grande passione per la musica.

A volte è sorprendente come dopo una sola conversazione una persona possa cambiare velocemente ai tuoi occhi.

Mi rendo anche conto di non aver pensato quasi mai a Liam mentre ero con lui.

Sorrido. Penso che dopo oggi non mi sarà poi così difficile passare del tempo con lui.

The Big BubbleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora