Capitolo 5

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L’indomani mattina la sveglia suonò alle sette e mezza. Solitamente ci metto sempre molto ad alzarmi la mattina presto, ma appena suonò  la sveglia mi alzai di colpo,non potevo far tardi il grande giorno. Scesi immediatamente di sotto a fare colazione senza fare troppo rumore,ancora tutti dormivano. Mi scaldai del caffè e presi dei biscotti secchi dalla dispensa. Non riuscivo a mangiare,ero troppo emozionata,le farfalle mi avevano chiuso lo stomaco. Bevvi qualche sorso di caffè e corsi subito di sopra a fare una doccia. Mentre l’accendevo le mani tremavano,tirai la tendina e mi rilassai concentrandomi solo sull’acqua calda che scorreva sul mio corpo. Dopo dieci minuti uscì dalla doccia,sarei rimasta sotto l’acqua ancora per molto ma il tempo stringeva. Mi asciugai i capelli,mi lavai i denti e tornai in camera per vestirmi. I vestiti che avevo comprato ieri avevano ancora il cartellino. Li indossai,di fuori il sole splendeva già,finalmente l’estate cominciava a farsi vedere. Presi gli occhiali,misi il mio quaderno e i miei cd dentro la borsa,presi la chitarra e salì in macchina. Arrivai nei parcheggi della Syco alle nove in punto. Era troppo presto,non potevo entrare avevo dato appuntamento a Louis alle nove e mezza. Il mio stomaco brontolava,avevo bevuto solo un po’ di caffè prima di venire qui e avevo una fame terribile così decisi di mangiarmi una brioche alla caffetteria al primo piano. Avevo ancora le farfalle allo stomaco e a stento riuscivo a mandar giù i bocconi ma non potevo non mangiare,sarei stata debole e non avrei dato il massimo. Appena uscita tornai alla macchina,non avevo idea di dove incontrare Louis quindi lo aspettai nel parcheggio. Nel frattempo l’emozione di incontrarlo mi stava assalendo così decisi di chiamare Jess. “Ciao Jess”-“Hey ciao,come mai mi hai chiamato? Non sei già con Louis? Ti conviene conversare con lui”*rise*”No,non è ancora arrivato e spero non arrivi”-“Dai su non ricominciare,te l’ho detto è un ragazzo come gli altri di che ti preoccupi?! Non ti cagherà neanche!”-“Si ma cosa devo fare quando lo vedo? Lo devo salutare?”-“No devi saltargli addosso e togliergli la maglietta” disse lui scherzoso “dai su non scherzare io sono seria”-“No ma anche io sono serio,devi togliergli la maglietta”*risi*”Ah almeno ci sei tu a tirarmi su di morale,vorrei fossi tu qui con me invece di un ragazzo famoso che non conosco e non ho intenzione di conoscere”-“Dai non dire così,secondo me è simpatico,mai quanto me ma sarà simpatico”-“Mmh ne dubito…sarà un montato che come hai detto tu non mi cagherà neanche”-“Dai su non ti far prendere da questi pregiudizi,io dicevo per rassicurarti poi ovvio che ti parlerà se no perché avrebbe accettato di accompagnarti?”-“Ehmm pubblicità forse?!”-“Ma che stai dicendo?! Dai su non innervosirti,non lo conosci nemmeno”-“E ripeto,non voglio conoscerlo”-“Beh ma ti tocca quindi ora chiudo il telefono così ti calmi”-“No dai scusa,è che questa audizione mi rende troppo nervosa”-“Non fa niente piccola dai però ora devo andare davvero,mi raccomando spacca la faccia a tutti! Ciao piccola”-“Ciao Jess,grazie”. Appena finito di parlare con Jess mi accorsi di una Porsche guidata da un ragazzo,guardai meglio e vidi che era Louis. Si stava guardando in torno per cercare parcheggio o forse cercava me,decisi di fare un cenno con la mano per salutarlo ma lui non mi notò e parcheggiò la macchina vicino alla mia. In quel momento mi sentivo abbastanza imbarazzata così,per non pensarci,cominciai a rovistare nella borsa fingendo di cercare qualcosa. Appena scese dall’auto si mise a guardarsi in giro. Forse si aspettava che una ragazza gli facesse un cenno per farsi riconoscere ma non era mia intenzione,non so perché ma non riuscivo a guardarlo,forse perché in fondo non volevo farmi riconoscere,volevo sparire. Non notando nessuno a parte me prese il cellulare e fece il mio numero. Io ci pensai un po’ poi risposi. Lui era di spalle e non mi aveva vista rispondere. “C-ciao Louis”-“Hey,io sono arrivato ma tu dove sei?”-“Ehmm…sono dietro di te” si girò e io lo salutai con la mano “Oh si ora ti ho vista”-“ehmm ciao”*arrossii*”Beh direi che possiamo anche smettere di parlare al telefono ora”*rise*. Chiusi la chiamata ancora tutta rossa. Ancora non lo conoscevo ed ero già riuscita a fare una figuraccia,iniziamo bene. Venne da me con il sorriso stampato in faccia e mi porse la mano <<Piacere,io sono Louis>>. Cos’ha da sorridere scusa? <<Io sono Alexa>> sforzai un sorriso. <<Beh allora che ne dici di entrare? Prima arrivi e meglio alloggi>>. Sorrisi. Il modo in cui cercava di allentare la tensione che c’era nell’aria era così dolce che non riuscivo a continuare ad avercela con lui. Che poi non so di preciso perché ce l’avessi tanto con lui. Entrammo nel palazzo e lui mi spiegò tutto quello che c’era nel vari piani. Entrammo nell’ascensore e spinse il tasto del quinto piano poi si girò verso di me e mi disse <<Bene,tutte le volte che vieni qua da Simon l’importante è che ti ricordi che il suo ufficio è al quinto piano,il resto non è importante>>. Continuava a sorridere,era dannatamente dolce quando sorrideva. Appena arrivati al piano mi accompagnò dalla segretaria di Simon,una signora sui quarant’anni bionda ossigenata,capelli cotonati,occhi neri e uno sguardo per niente gentile. Louis suonò il campanello e la segretaria mi squadrò continuando a tenere lo sguardo basso poi disse sbuffando <<E tu…che vuoi?>>. <<S-sono qui per il provino alla casa discografica>> dissi con un filo di voce. <<E come ti chiami?>>. <<Alexa…Pietricelli>>. Staccò un postit e me lo passò in malo modo <<Tieni! Va nella sala d’aspetto e stai lì finché non senti il tuo nome>>. Lo presi senza ringraziare,non se lo meritava. Louis appoggiò una mano sulla mia spalla e disse <<Scusala,fa così con tutti non prenderla troppo sul personale>>. Gli sorrisi,come potevo non farlo? Era così gentile. Appena entrammo nella sala d’aspetto mi ritrovai davanti almeno una centinaia di persone,la stanza straboccava e a mala pena si vedeva l’ufficio di Simon. Mi venne il panico e Louis se ne accorse. <<Hey tutto bene?!>>.

**Spazio Autrice**

bene questo è il quinto,spero vi piaccia. So che probabilmente avrò fatto un po' confusione con i tempi verbali ma scrivere tutto al presente mi faceva strano quindi ho usato il congiuntivo anche se non sempre ne sono consapevole. Vabbe commentate e votate se vi piace:)

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