Capitolo 13

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“..e abbiamo deciso che il contratto è tuo”. Le farfalle si impossessarono del mio stomaco,gli occhi diventarono lucidi,il cuore batteva sempre di più e le mani mi tramavano come non mai. Sul mio viso prese vita un enorme sorriso. Non sapevo che dire,non riuscivo a trattenermi “Oddio oddio oddio oddio dice sul serio?” le lacrime cominciarono a rigare le mie guancie una dopo l’altra. Cominciai a sventolarmi la mano davanti al viso per cercare di riprendermi. “Beh vedo che è contenta” ridacchiò Simon dall’altra parte del telefono. “Oh non può capire quanto,ha realizzato tutti i miei sogni con una sola telefonata” Okay forse stavo esagerando. “Bene allora vediamoci domani pomeriggio,le spiegherò tutto come funziona e partiremo con i progetti il prima possibile..benvenuta alla Syco”. “Grazie,grazie mille ancora”. Chiusi la telefonata e corsi in cucina da mia madre. <<MAMMA!>>. <<Si?>>. <<ERA SIMON AL TELEFONO E IO ODDIO MAMMA ODDIO>>. <<Cosa tesoro dimmi cosa?!>> chiese impaziente. <<MI HA CHIAMATO PER DIRMI CHE MI HANNO PRESA MAMMA,HO IL CONTRATTO,DOMANI VUOLE VEDERMI, MAMMAAA DOMANI COMINCIA IL MIO SOGNO E ODDIO MI HA DETTO BENVENUTA ALLA SYCO E ODDIO MAMMA MA TE NE RENDI CONTO?! CIOE’ IO OH MIO DIO!>> urlai tutto d’un fiato. Fece cadere i piatti nel lavandino e cominciò a sclerare con me incredula di quello che le avevo appena detto <<COSAA?! ALEXA SONO COSI’ ORGOGLIOSA DI TE ODDIO CHE BELLO>>. Tirò un urlo agli altri che erano al piano di sopra <<MARCO,MATTEO,LORENZO,EMMA VENITE GIU’ SUBITO!>>. Si precipitarono in cucina uno dopo l’altro preoccupati di tutte quelle “urla”. <<ALEXA DIGLIELO>>. <<HO VINTO IL CONTRATTO!>>. Tutti rimasero stupiti e corsero ad abbracciarmi. Anche loro erano felici,si,ma mai quanto mia madre che fece subito il giro di chiamate tra i parenti per avvertirli della grande novità. In un certo senso era imbarazzante ma ero troppo felice per provare altri tipi di emozioni. Verso sera scrissi a Bea,Kimberly,Kate,Josh e Andy,poi ad altri amici stretti. Erano tutti entusiasti per la notizia,continuavano a ripetermi di essere orgogliosi di me,tranne Jess. A dire il vero a lui non dissi niente,dopo la nostra discussione non sapevo più cosa eravamo e molto probabilmente si sarebbe comportato da menefreghista come suo solito e in questo momento stare male per lui era l’ultima cosa che volevo. Quella notte non riuscì a chiudere occhio e non perché pensavo ancora a quei ragazzi,anzi la telefonata di Simon mi aiutò a dimenticare ciò che era successo e a distrarmi almeno per un po’. Mi girai e rigirai nel letto ma non riuscivo a smettere di pensare a ciò che mi disse poche ore prima.  

La mattina seguente la passai tutto il tempo a cercare qualcosa di adatto da mettermi per il colloquio. Alla fine optai per un semplice paio di shorts a vita alta e una camicetta bianca senza maniche con il colletto nero. Per pranzo mangiai un panino al volo nel bar al piano terra. Finito di mangiare mi ricordai perfettamente come orientarmi grazie alla spiegazione di Louis di qualche giorno fa. Arrivata al quinto piano entrai in sala d’aspetto che quel giorno fortunatamente era quasi del tutto vuota. Passati circa quarantacinque minuti la porta dello studio si aprì e io mi fiondai davanti. In quello stesso momento stavano uscendo..gli one direction. Avevo già avuto occasione di “conoscerli” qualche giorno fa ma non so,ritrovarmi qualcuno di famoso davanti mi metteva ancora in agitazione. Non sapevo se salutarli o fare finta di niente,cosa impossibile visto che ce li avevo praticamente davanti. Non sapevo se mi avrebbero riconosciuta e salutata o mi avrebbero ignorata. Per primo uscì il biondo che alzò lo sguardo e mi fece un sorriso,poi uscirono Zayn e Liam che mi fecero un accenno di saluto con il capo. Appena Louis mi vide mi fiondò addosso e inaspettatamente mi strinse a se con un caloroso abbraccio <<Alexaa! Oh mio dio come stai?!>> mi chiese come se fossi in fin di vita. <<Ehmm..bene e tu?>>. <<Io sto benone. Harry mi ha raccontato e mi dispiace davvero,ti è andata bene che ci fosse lui nei paraggi>>. <<G-già>>. In quel preciso istante Harry uscì dallo studio <<Ehmm…ciao Alexa>>. <<Ciao Harry>> dissi tentando un sorriso. Ci fu un attimo di silenzio che fu rotto da Louis <<Va beh,Harry io vado giù dai ragazzi. Ciao Alexa e congratulazioni per il contratto>>. <<Grazie>>. Appena uscì dalla stanza tra me e Harry calò di nuovo il silenzio. Se ne stava davanti a me a guardarmi quando finalmente disse qualcosa <<Quindi hai ottenuto il contratto?>>. <<Già>>. <<Beh..ehm..bene,cioè congratulazioni>>. <<Grazie>>. <<Come stai?>> mi chiese con imbarazzo. <<Sto bene,tu?>>. <<No,dico,dopo ciò che è successo>>. Abbassai lo sguardo. <<Oh..ehmm bene>>. <<Non mentire,non ti riesce bene>>. <<Non sto mentendo>>. <<Bene allora guardami negli occhi>>. <<Eh?! E perché scusa?>>. <<Alexa guardami negli occhi!>> alzò la voce. <<Perché?!>>. Prese il mio mento con la sua grande mano e quasi urlò <<Guardami negli occhi e dimmi che stai bene!>>. Il mio sguardo incrociò i suoi bellissimi occhi verdi. I miei occhi non riuscirono a reggere i suoi e il ricordo di quella notte mi tornò in mente in un terribile flashback. I miei occhi diventarono lucidi all’istante e non riuscii più a tenermi tutto dentro. <<No Harry,non sto bene. Ho paura,è da quel giorno che non chiudo più occhio la notte! Non faccio altro che pensarci,ma è stata colpa mia,me la sono andata a cercare e ora devo pagare>>. Cominciai a tirare su con il naso cercando di trattenere le lacrime. Non volevo che mi vedesse piangere di nuovo. <<Non ti azzardare a dire di nuovo una cosa del genere! Tu non sei stupida Alexa,non sapevi a cosa andavi incontro,nessuno poteva aspettarselo. Non devi avere paura,io ero con te e mai avrei lasciato una ragazza nelle mani di quei cretini,puoi starne certa. E..ehmm…volevo dirti scusa per come ti ho trattato,sono stato stupido,non te lo meritavi>>. Un attimo,Harry si è davvero scusato con me per il suo comportamento? Harry Styles? Lo stesso Harry che ieri mi mandava messaggi dove diceva esplicitamente di non sopportarmi? <<Okay Harry,chi ti ha obbligato a scusarti?>> chiesi fredda rovinando il momento. <<Come scusa? A cosa ti riferisci?>> chiese confuso. <<Mi riferisco al fatto che fino a ieri dicevi di non provare simpatia nei miei confronti e ora tutto d’un tratto ti vieni a scusare con me per come ti sei comportato dandoti anche dello stupido quindi o sei lunatico o lo stai dicendo per fare un piacere a qualcuno. Chi te lo ha detto? Louis?>>. Alzò nuovamente la voce <<Lo vuoi sapere veramente? Nessuno mi ha obbligato a venire qua a scusarmi,ho semplicemente capito di aver sbagliato e mi sono voluto scusare con te ma a quanto pare ho solamente sprecato tempo>>. Non feci in tempo a rispondergli che sentì chiamare il mio nome dallo studio. <<Devi andare,ciao>> disse il riccio sorpassandomi e dirigendosi verso l’ascensore.   

**spazio autrice**

Heey! Ecco quà il 13 :) mi scuso infinitamente per gli svariati errori,so di averla scritta male,è che mi si chiudono gli occhi ma avevo bisogno di aggiornare perchè nel weekend vado via e non avendo il computer a portata di mano non sarei riuscita a scrivere il capitolo quindi ecco lo aggiorno ora. Comunque sia spero vi piaccia e mi farebbe piacere se commentaste e votaste poi per chi avesse twitter può trovarmi là,sono @_givemecaniff. Buona giornata bellezze:* 

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